sabato 12 novembre 2022

I SABATI AL PALAZZO DELLE AZZARIE DEL SANTUARIO DI SAVONA

 


 
 
 
 
 
 
 
   
 
 

Promossa dall’Associazione Aiolfi di Savona e dalle Opere Sociali di Savona, organizzata dall'ASSOCIAZIONE RICREATIVA CULTURALE "IN LEGEND”, la Mostra si propone di ripercorrere, attraverso una sequenza ragionata di reperti fossili provenienti da tutto il mondo e appartenenti alla collezione privata del Sig. DOMENICO LANZANO, l'affascinante cammino della vita sulla Terra, dalle prime forme molecolari fino all'uomo preistorico: un cammino lungo ben quattro miliardi di anni, che si snoda tra forme di vita attraenti ma ancora perlopiù sconosciute al grande pubblico, quali quelle del Pre-Cambriano, Cambriano e Carbonifero, per arrivare a quelle ampiamente note come i dinosauri, i grandi mammiferi e lo stesso uomo. Tra i pezzi selezionati e proposti troviamo innanzitutto un grande calco di Tarbosauro, il gigantesco carnivoro lungo dai 10 ai 12 metri e con un cranio di oltre un metro. Non mancano poi esemplari di crani della terrificante Tigre dai denti a sciabola, che probabilmente si estinse proprio a causa di questi canini spropositati che negli adulti diventarono degli ostacoli alla sopravvivenza. Protagonista esclusivo di una vetrinetta è il cranio dell'Homo naledi: vissuto in Africa tra i 335.00 e i 236.00 anni fa, presenta caratteristiche comuni ad Australopithecus e Homo. Un periodo importante, quello nel quale visse, nella storia dell'evoluzione umana; lo stesso periodo in cui si sarebbero cominciati ad affermare, tra gli altri, gli antenati della nostra specie, i moderni Homo sapiens (in sostanza, con naledi siamo stati, almeno per una fase della nostra storia evolutiva, contemporanei). Uno degli ultimi acquisti effettuati dal collezionista, è un insetto odonato, ovvero una splendida libellula proveniente dal sito cinese di Liaoning, oggi chiuso e dichiarato di interesse esclusivamente scientifico. Proveniente dal Madagascar è invece una colata di ambra dallo straordinario peso di oltre un chilo. Come sappiamo, l'ambra è una resina fossilizzata che, scendendo lungo la corteccia della pianta, ingloba piccoli insetti e resti vegetali. Nell'esemplare esposto ci sono oltre 6o inclusioni di insetti che resteranno per altri milioni di anni inglobati nella resina fossile. Ad attendere i visitatori è anche un enorme diaspro zebrato del peso di oltre 30 kg, le cui striature sono dovute all'accumulo di strati di diversi minerali durante i milioni di anni trascorsi. Molto suggestivi, infine, i reperti litici usati dall'uomo preistorico, tra i quali raschiatoi per pulire le pelli, punte di frecce e di lance, e una bellissima ascia. Qualora lo desideri, durante l'intero percorso il visitatore non sarà solo, ma verrà accompagnato e guidato personalmente dal Sig. Lanzano e dalla moglie Annamaria.



 

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Sabato 12 Novembre  2022 ore 16,30

Lorenzo BECCATI  “Uno di meno” Oligo, 2022

Introduce Graziella Frasca Gallo


Era il più abile dei sicari, addestrato fin da ragazzo per annientare i nemici del Doge. Viveva da decenni nell'ombra di un'altra identità ma, fedele a un giuramento, Grifo è costretto di nuovo a impugnare i suoi coltelli letali. Cosa si nasconde dietro la morte del Doge Gerolamo Chiavari? Chi ricatta il Reggente? Quante persone dovrà uccidere per scoprirlo? Tra la fine del Cinquecento e l'avvio del Seicento, nello sfarzo dei palazzi e nell'ombra dei carrugi, in una Genova scossa da congiure e intrighi di potere, Lorenzo Beccati ambienta un affascinante thriller storico capace di far respirare l'aria del passato e di provocare forti emozioni, catapultando il lettore in un mondo fatto di misteri, amori, tradimenti e disonore.

LORENZO BECCATI (Genova, 24 febbraio 1955) è un autore televisivo e scrittore italiano.

Nato a Genova nel quartiere di Cornigliano, è un autore televisivo e scrittore, collaboratore stretto di Antonio Ricci: è celebre per i suoi doppiaggi, soprattutto per aver dato la voce al Gabibbo nel programma televisivo Striscia la notizia, è anche la voce dei doppiaggi di Paperissima Sprint con il celebre tormentone ti voglio bene, dobbiamo stare... vicini vicini!. Ha ricevuto premi quali il Burlamacco e il premio alla satira per Striscia la notizia. Ha dichiarato che non esiste un segreto dietro il suo successo, ma tanto lavoro misto ad una naturale simpatia: ad esempio da quando il Gabibbo è nato non ha avuto bisogno di ridisegnarsi, difatti è stata la satira di una politica in continua mutazione che gli ha concesso il rinnovamento gratuito. Risulta essere contrario a una televisione troppo spontaneista, difatti anche se concorda con alcuni atteggiamenti naturali che un personaggio può avere, è convinto che bisogna prepararsi il lavoro, come ai tempi del Drive in che si arrivava a lavorare 22 ore consecutive per essere sicuri di avere le giuste battute sui giusti personaggi.





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Sabato 19 Novembre 2022 


A Spasso nel tempo
a cura di Roberto Fiaschi 


ore 14,30 raduno al Ponte di Lavagnola
Escursione lungo la Valle del Letimbro con PAOLA BUSSINO (guida escursionistico ambientale)
Roberto Fiaschi presenta uno studio di Don Giuseppe Militello sulle 9 cappelle mariane.

PAOLA BUSSINO è architetto e Guida Ambientale ed Escursionistica dal 2006. Accompagna turisti e residenti a fare fantastiche esperienze ed a scoprire i sentieri, la natura, la storia, l’arte della nostra bellissima provincia di Savona. E' anche “Operatrice in attività di Educazione Ambientale ” e svolge anche attività e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado.

ore 16,00 Piazza del Santuario
UGO GHIONE presenta uno studio fatto con i suoi studenti sull'osservazione del sole.

Osservare non è solo vedere, il senso coinvolto non è mai solo quello della vista il nostro cervello ci permette di interpretare ciò che l’occhio vede anzi spesso lo interpreta lui stesso senza nemmeno chiederci il permesso. Impariamo con dei piccoli laboratori a passare dal vedere all'osservare capiremo molte cose in più e impareremo a vedere cose che prima non vedevamo. Iniziamo con due brevi esperienze nella prima vi illustreremo come con i miei allievi osservando l’ombra di un bastone abbiamo determinato i punti cardinali, la latitudine e perfino la misura dell’intera circonferenza della Terra. Nella seconda vi faremo vedere il pianeta Giove e alcuni esperimenti di ottica e percezione.

UGO GHIONE è professore di matematica e fisica da ormai tre decenni e appassionato di astronomia sin da ragazzo. Responsabile della commissione didattica dell'Unione Astrofili italiani per tre anni dal 2018 al 2021. Ora docente presso il liceo scientifico Orazio Grassi di Savona.

ore 16,30 Palazzo delle Azzarie
PAOLO TRAVERSO “Orizzonti del senso”  accompagnato dal chitarrista ROBERTO STORACE letture di FRANCA DE BENEDETTI


La raccolta delle sue poesie segue una esile trama narrativa che muove dal recupero di attimi di consapevolezza del nostro essere al mondo e della nostra finitezza. Passa attraverso il recupero del silenzio interiore per accedere all'infinita profondità della nostra anima, al desiderio che si eleva al di sopra della ordinarietà degli eventi del quotidiano, per ricollegarsi a un senso della vita che ci trascende. Da qui il titolo della raccolta "Orizzonti del senso". La raccolta è arricchita da riflessioni poetiche e personali sul mistero della bellezza.

PAOLO TRAVERSO, laureato in fisica, ha insegnato a lungo nelle scuole pubbliche superiori, attività che gli ha consentito di esprimere meglio il suo potenziale comunicativo e creativo. Nato a Genova nel 1954 ha vissuto e lavorato dal 1985 a Savona. Il suo profondo interesse per l'arte figurativa lo ha portato alla poesia e allo studio approfondito sulla percezione visiva.

ore 17,00 Palazzo delle Azzarie
ROBERTO STORACE “Verso nord” Italian Edition,2021 accompagnato dall'arpista GIANNA WILLIAMS

Il Diario di Bordo di un avvincente viaggio di 18 giorni nelle isole Shetland ed Orkney e nelle selvagge Highlands Scozzesi, rivissuto e scritto da Roberto Storace dopo ben 31 anni, come se fosse successo l’estate scorsa. 

(Dall'intervista rilasciata a Athos Enril)
(...) Spesso ci si innamora di una musica senza sapere e cercare motivazioni, ma d’istinto stiamo bene (o male) ascoltando un particolare strumento, una determinata aria melodica. La musica scozzese e irlandese sono solo questo per te, o esiste un totale apprezzamento per certa cultura e stile di vita?

Sicuramente la seconda che hai detto… conoscevo e suonavo già alcune canzoni irlandesi, ma il vero amore è nato dopo aver viaggiato, dalla fine degli anni ’80, in Scozia e Irlanda e aver vissuto la loro cultura, così affascinante! Tornare in Italia ed essere subito sopraffatto dalla nostalgia e dal desiderio di rivedere quelle scogliere, quel mare, quel verde, quel cielo, fu quasi istantaneo. Ci si accorge che la musica irlandese e scozzese sono proprio intimamente e inestricabilmente legate a quelle Terre e a quelle culture. Anche mia moglie Raffaella è affetta dalla stessa malattia … lei suona il bodhran, il tamburo irlandese, e balla le set – dances tradizionali!

Il CD Scottish Airs contiene canzoni e melodie tradizionali della Scozia con arpa, voce e lira vikinga. Gianna Williams, arpista del duo Heather Lasses (le ragazze dell'Erica)

SANTE TERRE
AGGREGATORE DI ENERGIE LOCALI
Sabato 26 Novembre  2022 ore 16,30 

Claudio CARRIERI “UROBORO” Laboratorio Cibele di S. Bernardo in Valle


https://youtu.be/MpaBm1CIXoo

La suggestiva statua del maestro Carrieri accresce il fascino della mostra paleotologica di Domenico Lanzano. Importanti accordi sono stati stipulati tra Domenico e Claudio. Il primo effettuerà un prestito a lungo termine di alcuni importanti reperti che saranno esposti nel parco Cibele dell'artista e il secondo farà altrettanto con alcuni suoi grandi draghi nell'erigendo Jurassyk Park del paleotologo ad Altare. 
Inoltre una produzione di serie di tirannosauri e pterodattili ceramici saranno realizzati presso il laboratorio dell'artista ed esposti negli stand italiani che ospiteranno la grande mostra itinerante in questi mesi esposta alle Azzarie di Santuario di Savona.

Il grande successo di visite, specie da parte di istituti scolastici liguri, e di famiglie con bambini e ragazzi, ha fatto sì che debbano essere programmate alcune aperture eccezionali. In Particolare la mostra resterà aperta tutti i restanti sabati e domeniche mattina dalle ore 10 alle 12.

CIBELE APRE LE PORTE ALL'ARTE CON-CRETA ED ALLA RICERCA CERAMICA
  


Nell'ambito del progetto Sante Terre, volto al rilancio del borgo del Santuario di Savona, l'Aggregatore di Energie Locali Civicness, coordinato da Nat Russo, ha favorito la nascita di un laboratorio d'arte particolarmente vocato alla ceramica, g
razie alla collaborazione coll’APS Cibele di San Bartolomeo in Valle. Il laboratorio ceramico opera sotto la direzione artistica del maestro Claudio Carrieri, ed ospita le attrezzature necessarie allo svolgimento di corsi propedeutici destinati agli utenti che desiderino imparare ad usare gli strumenti utili alla creazione, invenzione e realizzazione di oggetti d’arte, prototipi e piccole serie, anche partendo dall'utilizzo dell'informatica e della stampa 3D.
I corsi per ragazzi ed adulti possono essere effettuati in gruppi di max 5 persone, al costo di 10 € ad incontro (della durata di 2 ore) per persona. Per informazioni e prenotazione 3289451144.






Claudio Carrieri Ho frequentato studi tecnici, secondo la tradizione famigliare, di meccanica (il nonno era fabbro); in realtà, senza rinnegare le origini, lungo il mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone speciali, quelle che di solito si definiscono come: “Maestri”. A partire proprio dalle scuole elementari, devo alla Maestra Elina Bolla la passione per la lettura e alla sua amorevole bravura la scoperta dell’inclinazione verso l’espressione artistica. Le prime “uscite” risalgono agli inizi degli anni settanta con happening en plein air di dipinti collettivi con il coinvolgimento dei passanti o teatro/fotografia, per denunciare la desolazione della condizione provinciale. Mi sono dedicato anche al graffitismo, intervenendo sul paesaggio, per recuperare al bello l’insignificante o il degradato, come muri diroccati o scogli sulla spiaggia. Reminiscenze di questi primi esperimenti si ritroveranno più avanti, negli anni novanta, nelle grandi installazioni in tela dipinta, gonfiabile (“Classic”, 1991-92, a Stella, Savona, Albisola) e in vetroresina (“Palma a vento” e “Cactus” ad Albisola Superiore e Marina). “Negli anni settanta avevo il mito del DAMS di Bologna, studiavo Renato Barilli, Umberto Eco, Marshall Mc Luan”. Contemporaneamente frequentavo le fabbriche di ceramica di Albisola, in particolare quella di Lino Grosso (poi di Sandro Soravia), iniziando come garzone di bottega. Questa è stata la prima, vera scuola, non solo di ceramica, perché nei laboratori si avvicendavano molti pittori, scultori, maestri e artisti, di ogni parte d’Italia. Luciano Francesconi mi aiutò a migliorare il disegno, in seguito mi invitò a partecipare alla rassegna nazionale: “Humor Graphics”, al Castello Sforzesco di Milano … Si può dire che questo è stato il mio “liceo”. Negli anni settanta, all’Istituto Tecnico l’incontro con Sergio Giuliani mi ha stimolato allo studio della storia dell’arte, della storia della scienza sulla via di un sincretismo interdisciplinare, che comprende filosofia, fisica, poesia. Gli studi continueranno alla facoltà di lettere a Genova, ma saranno interrotti prima della laurea. Ho incontrato Antonio Saba Telli, siamo diventati amici. La vena ironica presente in molti miei lavori è la nota più squillante che testimonia l’affinità intellettuale con questo straordinario artista che considero uno dei miei maestri. Con lui, oltre a quella per l’arte, ho coltivato le passioni per la geografia, il paesaggio, l’astronomia (anche pratica, costruendo telescopi, mappe, strumenti per fotografare …) l’antropologia, la storia delle religioni, la psicoanalisi della visione, studiando autori come: James Frazer, Mircea Eliade, Giorgio de Santillana, Anton Ehrenzweig, Giuseppe Tucci, Fritjof Capra, Ilya Prigogine…Titus Burckardt, ritrovando così anche l’impensata dimensione alchemica dell’eredità del nonno fabbro … Si può dire che questa è stata l’università. Nel 1981 fondai: “Arzocco”, un gruppo ristretto di artisti che allestirà, nel savonese alcune mostre (“Finta pasticceria per veri ghiottoni”, “Ex voto”, “I maghi dell’Arzocco”) ironicamente critiche verso i credo della nascente “Trans avanguardia”.La formazione tecnica condurrà a continue sperimentazioni: nel campo della grafica, frequentai il laboratorio di xilografia del maestro Pietro Gatti. Nel 1976 avevo messo a punto un metodo di “stampa povera” (usata per i manifesti di molte esposizioni), che in seguito si evolverà fino, nel 1999 ai “Quadri di cronaca” e, nel 2004, alla mostra: “Ri-tratti” (Naviglio modern art). Provai anche l’arte del vetro, presso il laboratorio di Luigi Casarini. Qui, fra le altre cose, nel 1987, realizzai la vetrata a piombo e vetro fuso: “Idillio” (collezione “Cassa di Risparmio di Savona), esposta nel 1991 alla mostra “La fortezza di vetro” e altri lavori esposti in diverse personali. Altre sperimentazioni sono le sculture di filo di ferro, in cartapesta o la pittura di “ver fixé”. In realtà tutto il mio lavoro è volto al: “Metodo” (Edgar Morin), tradotto: “L’arte è scienza nel senso più alto, dove il pensiero razionale smaterializza il confine fra phisis e credo”. Opere come le “Odalische”, in questo senso, rappresentano il punto di arrivo di una sintesi di pensiero e pratica, che si traduce in gesti “primari”, solo apparentemente semplici. Queste sculture sono state esposte in diverse mostre in Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto, Sardegna, Isola d’Elba, Toscana), all’estero (Provenza, Parigi, Danimarca), si trovano a Cipro, negli Stati Uniti, Belgio, Spagna …

Con lo stesso spirito ho allestito performances come: “Forno-Drago” (del 1992), “Un quadro al giorno” (1999), installazioni come i quadri o le sculture gonfiabili negli anni ottanta a Savona, Stella, Albisola, “Le porte dei quattro elementi” a Finale e dipingo i miei quadri.

L’attività di pittore (dal 1977, con numerose personali collettive fra Savona, dove inizialmente ho collaborato con Stelio Rescio della galleria “Il Brandale”, poi, soprattutto, con la galleria “Santandrea”, di Caterina Mamberto e galleria “Conarte”; Genova, galleria “La tua Arte”, di Elvira Piazza; Milano, galleria “Naviglio”, di Renato Cardazzo “Naviglio Modern Art”, “Naviglio Factory”, di Giorgio Cardazzo; Torino galleria “Free Art” di Alina Butturi; Bologna, galleria “Gnaccarini Arte”, di Otello Gnaccarini; Brescia, galleria “Forma e Colore”; Livorno, galleria “Gulliver Art” di Gianlorenzo e Susanna…). Una parentesi molto importante sono le incisioni che, nei primi anni novanta, ho realizzato presso la “Stamperia del Bostrico”, di Alfredo Meconi, prediligendo le tecniche di acquatinta e puntesecca che consentono pittoricità e freschezza di disegno. “Naturalezza”, spontaneità del segno (nella grafica e nella pittura), del gesto (nella scultura) sono gli obiettivi che perseguo sempre. Degne di rilievo sono le performance con grandi sculture (per lo più draghi e coccodrilli) in ceramica modellate e cotte all’aperto, con forni a legna provvisori, costruiti sul posto. In una di queste performances ho prodotto la scultura “Madonna del Carmelo” che, dopo essere esposta nel Santuario di Arenzano è stata collocata in fondo al mare sulla tolda del relitto della nave Haven. Il tema della Madonna mi è molto caro: “Mater Domina”, 2004, è una personale interamente dedicata a tele che interpretano statue di Madonne, di varie epoche, da me fotografate in diversi santuari fra Italia, Portogallo, Francia, Spagna.

Mi tengo al largo dalle speculazioni intellettualistiche, preferisco puntare verso l’impegno civile, perché credo che oggi la funzione dell’arte sia strettamente connessa a forme di partecipazione e di impegno sociale. Questo concetto, chiaramente espresso nella prefazione al catalogo di “Abissi di Speranza” (2012 Priamar a Savona), rappresenta un vero e proprio “Manifesto”. La propensione all’impegno sociale si è manifestata fin dall’inizio della mia attività, trovando un momento particolarmente significativo con l’edizione del 1996 de “Il bosco e le lanterne” (performance annuale di pittura, scultura, teatro e paesaggio, che ho inventato e diretto nel periodo: 1992-1999 a Stella, Savona): “Ombre-Storie”, dove 180 ritratti rappresentavano la storia vivente e il censimento delle famiglie della comunità.

Nella medesima direzione vanno i vari interventi nelle scuole, le collaborazioni con il Dipartimento di Psichiatria di Savona e le opere per non vedenti. In sintesi, il mio lavoro ha il donchisciottesco scopo di offrirsi alla società contemporanea come catalizzatore per una formula (“Metodo”) che renda Natura, sensi e mente ecologicamente compatibili. L’impresa è certamente ardua, ma anche laddove dovessi fallire, resta importante l’affermazione che oggi l’Arte non può prescindere dall'obiettivo che costantemente mi pongo. 

2012- Primavera: “Abissi di Speranza” (mostra dedicata ai migranti annegati nel Mediterraneo), manifesto di impegno “politico ” dell’arte “Palombari” (2011)

2012- Estate: personale di scultura: “Odalische e Osmunde”, Lido di Spartaia, Procchio, Isola d’Elba. Autunno: personale: “Cantico” galleria “Conarte”, Savona.

2013- Primavera: inizia la realizzazione del progetto “Ortoscultura”. Estate: installazione di scultura nei “Giardini Augustei” di Capri. Replica della mostra: “Abissi di Speranza” (Maschio Angioino, Napoli). Autunno: fondazione della cooperativa “altamira”.

2014- forno drago per la manifestazione “Cairo Medioevale”. Scultura in acciaio: “Luciferro” (Piazza Vittoria, Cairo Montenotte), Libro: “Draghi in Val Bormida”.
Installazione: “Vorrei che tu venissi a trovarmi” realizzata con gli alunni della Scuola Media delle Albisole.
2015- Primavera: installazione di scultura nel chiostro del convento francescano di Cairo Montenotte. Nello stesso luogo, in autunno, collettiva: “Paesaggi francescani”, con Fulvio Rosso, Sandra Chiesa, Titti Boero

2016- “Salvapensieri” installazioni e libro, in collaborazione con Istituto Comprensivo delle Albisole: chiostro della Cappella Sistina e IPERCOOP, centro commerciale Il Gabbiano (Savona)

2017- “Africa la grande Madre”, collettiva, Palazzo Foscolo, Oderzo, Treviso

2018- “Mama Wa Rangi e il vascello farfalla” (il mito che non c’è), allestimento, libro e conferenza; foto di Aldo Grattarola, Oratorio S. Michele, Celle Ligure

2018- “Tutti in un filo” collettiva, Palazzo Zaguri, Venezia

2019 “La banalità del mare” ISS Federico Patetta, Cairo M. (Savona)

2019 “AEssenza” Palazzo Zaguri (Venezia)

2020 “Cenacolo” (installazione) Seminario vescovile (Savona)



Sabato 3 Dicembre 2022 ore 16,30
Rosanna LA SPESA “MEMORIA FOSSILE” Palazzo delle Azzarie Santuario Savona

https://youtu.be/fvTvYJ2Yuy4

ROSANNA LA SPESA Savonese di nascita (1958) – origini sicule/venete, inizia il suo percorso artistico nel 1974; si esprime attraverso pittura, ceramica, raku, acciaio, incisioni, vetrofusione, creazione di gioielli in vetro ed oro, realizzazione di vetrate d’arredo, termofusioni in vetro artistico, opere a tema sacro, scenografia per la danza, ha illustrato testi per l’educazione fisica. La sua poetica si ispira all’elemento Acqua, al linguaggio delle pietre, alle memorie di conchiglie fossili e si sviluppa attraverso narrazioni in vetrofusione, terrecotte e metalli…
Scrivono di lei: “molteplicità di codici linguistici, ricchezza delle variazioni formali e sagacia degli allestimenti, caratterizzano la sua espressione artistica, i materiali sono per lei un’estensione del proprio essere, le sue opere dirette ad insidiare le verità, le certezze dello spettatore”. Ha sempre unito il suo lavoro a musica, teatro, danza e poesia, collaborando con: l’attore Jacopo Marchisio dei Cattivi Maestri, il cantautore Marcello Stefanelli e il suo gruppo, con Gianfranco Grisi in AequoReaVitrea presso il Museo del Vetro di Altare nel 2006 – Laboratorio Averla di Savona e Ceramiche Il Tondo di Celle Ligure (SV).


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Sabato 10 Dicembre 2022 

A Spasso nel tempo
a cura di Roberto Fiaschi 


ore 14,30 raduno al Ponte di Lavagnola
Escursione lungo la Valle del Letimbro con PAOLA BUSSINO (guida escursionistico ambientale)
Lorenza RUSSO “Mi porti in Val Bormida?” Il Geko, 2017

Ogni notte, quale immenso animale estinto, la Val Bormida ispida di latifoglie sonnecchia distesa tra Liguria e Piemonte. I venti, che dalla galleria di Melogno si incanalano nell’oltregiogo, fanno fremere la cresta di antiche rocce che separa il ramo occidentale da quello orientale e tengono in allerta i lupi, che in ogni sbuffo d’aria annusano richiami e minacce…

LORENZA RUSSO cammina in montagna da quando era bambina. Negli ultimi anni ama molto le escursioni tra mare e macchia mediterranea, che le permettono di camminare anche d'inverno. Ha collaborato a "Alp", "La Buona Neve" e altre riviste di settore.

ore 16,00 Piazza del Santuario
UGO GHIONE e UGO TRAVERSO laboratori di osservazione astronomica e percezione visiva

ore 16,30 Palazzo delle Azzarie
ARMANDA SCAIOLA presenterà alcune sue poesie accompagnata dal chitarrista ROBERTO FARETTI Una forte e profonda spiritualità l'accompagna nel suo percorso di vita e in quello che scrive cercando di trasmettere ai lettori sensazioni e riflessioni sul nostro modo di vivere e di essere.

Armanda Scaiola, da anni compone poesie e argomenti in prosa, contempla con grande intensità le bellezze della natura e del creato.

ORE 17,00 Palazzo delle Azzarie
CHRISTIAN PELUFFO “Einstein non credeva a Darwin” Arianna, 2022

Sei sicuro di sapere che l'evoluzione sia l'unica verità accettabile? E se ti dicessimo che è ben altra? "Einstein Non Credeva a Darwin" di Christian Peluffo divulga una scienza autentica, non ideologia travestita da scienza. Si tratta di un libro prezioso per svelare l'inganno della propaganda evoluzionista e comprendere il pensiero logico e scientifico di Albert Einstein. Nonostante le clamorose sconfitte scientifiche subite, l’evoluzionismo viene oggi presentato come un dato praticamente certo, un’ideologia travestita da scienza. Dalle elementari all’università, dalla televisione all’edicola, dai musei alle conferenze, l’evoluzionismo rimane ben saldo esclusivamente perché è parte integrante, e dunque irrinunciabile, dell’ideologia materialista che permea l’Occidente.

CHRISTIAN PELUFFO, savonese, dopo essersi laureato in Scienze Naturali, ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose. Insegnante di scuola media e superiore, ha recentemente pub­blicato tre libri di Storia per i tipi di Marco Sabatelli ed EBS Print, destando, tra gli altri, il pubblico apprezzamento dello storico di fama nazionale Piero Vassallo. 




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Domenica 11 Dicembre  2022 ore 16,30
Irene SCHIAVETTA e Fiorenza  GIORGI   “Le ragazze del Bosco delle Ninfe”   Fratelli Frilli, 2022 

Introduce Graziella Frasca Gallo

 

(Dall’intervista rilasciata a Mary M. Riddle)
(...) Abbiamo scelto Savona perché è la città in cui viviamo entrambe e secondo la nostra opinione è lo scenario migliore per i nostri “gialli”. Ne conosciamo i molti aspetti, le caratteristiche delle persone, le bellezze. Ognuno dei nostri romanzi è legato a un luogo particolare della città, un elemento importante del suo fascino e della sua storia: nel tempo si sono susseguiti la Cappella Sistina, la Torre del Brandale e la città medievale, la Vecchia Darsena, il Teatro Comunale Chiabrera, il Convento di San Giacomo. I nostri “gialli” sono intrisi di “savonesità”.

Due balordi rapinano il “Liguria Market” di Savona, nel quartiere della Villetta. Durante la fuga in moto perdono per strada una sacca contenente ossa umane e strani mazzetti di fiori. Si apre così lo scenario inquietante della nuova indagine che vede coinvolti il Sostituto Ludovica Sperinelli e il suo storico collaboratore Francesco Mancini. Pian piano emergerà una realtà penosa: un giro di prostituzione minorile e ricatti sessuali, orchestrati con perversa maestria da un oscuro Stregone. Per salvarsi dalla giustizia, l’uomo non esiterà a mettere in atto spietate esecuzioni. La squadra di investigatori dovrà impegnarsi al massimo nelle indagini, mentre le vicende personali di ognuno continueranno a occupare i loro pensieri: Mancini è alle prese con le turbolenze della crescita dei figli, mentre la vita sentimentale di Ludovica prende una direzione inaspettata.


IRENE SCHIAVETTA ha compiuto studi musicali e classici, diplomandosi in pianoforte appena ventenne. Attualmente insegna presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo. Con Fiorenza Giorgi ha pubblicato cinque libri “gialli” per l’editore Fratelli Frilli di Genova: “Delitto alla Cappella Sistina” (finalista al premio Giallo Limone), “Morte al Chiabrera”, “La sala nera”, “Omicidio in Darsena” (finalista al premio Giallo Indipendente 2018 – città di Bergamo), “Il mistero di San Giacomo”. Ha pubblicato per Coedit di Genova il romanzo “Le tre signore” (2016), vincitore del 2° premio al Concorso Letterario Internazionale “Locanda del Doge” di Lendinara – Rovigo, 2017 e 2° classificato al Premio Internazionale “Giovanni Descalzo” (sez. Romanzi, 2018). Con Il Ciliegio ha pubblicato il romanzo per bambini “L’Occhio di Bubuz” e il romanzo “La tabacchiera di Otto Schmitt”.

FIORENZA GIORGI è nata a Savona, dove vive e presta servizio come Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale. Da sempre impegnata in iniziative contro la violenza alle donne, è appassionata di musica lirica e di cultura popolare ligure. Negli ultimi anni ha pubblicato altrettanti quattro libretti dedicati ai modi di dire savonesi, gli ultimi dei quali sono stati illustrati dal Dino Gambetta ed è altresì autrice, insieme ad Irene Schiavetta, di una serie di libri gialli, ambientati a Savona, che hanno ottenuto un successo lusinghiero.




ore 16
IO PINOCCHIA E LE ALTRE

STORIE DI CERAMICA di Laura Peluffo 

da Sabato 14 Gennaio a Sabato 25 Febbraio 2023 (apertura sabato e domenica ore 16 -19)

visite con laboratorio dedicati alle scuole od alle famiglie (su richiesta in orario da concordare)

  

  

 
All’interno delle proposte del progetto Sante Terre, nella sezione Arte Con-creta, proponiamo un momento espositivo di grande qualità, basato su un allestimento ad isole tematiche. 

Associazione culturale “ Atelier Giocoscenico” Via Carissimo e Crotti 29r 17100 Savona

Laura Peluffo nasce ad Albisola Superiore nel 1953. Artista di grande personalità, legata ai temi del teatro e vicina, per sensibilità, alla lezione di Emanuele Luzzati, si diploma al Liceo Artistico “Arturo Martini” di Savona, frequenta i corsi di modellato, fotografia e serigrafia presso l’Accademia “Ligustica” di Belle Arti di Genova e corsi di tornio e pittura su ceramica alla Scuola di Ceramica di Albisola Superiore. Nel 1976 consegue l’abilitazione all’insegnamento dell’Educazione Artistica rivolgendo la sua attenzione didattica verso i bambini, contemporaneamente si avvicina al magico mondo del teatro, nella veste di attrice, scenografa, costumista e truccatrice. Inevitabili, dunque, le influenze del mondo teatrale nell’arte di Laura Peluffo. Un'arte intesa come comunicazione, fatta di creatività, di ricerca tecnica e sperimentazione, frutto della sua vivace curiosita'. La sua "materia" elettiva è la ceramica che modella con sapienza in poetiche sculture e che spesso combina con fondali in legno dipinto, come fossero le quinte teatrali delle sue innumerevoli "rappresentazioni sceniche". Numerose le personali e collettive, sue opere sono state esposte in Italia e all’estero, sono presenti in collezioni pubbliche tra le quali il Muse della ceramica Palazzo Trabia a Santo Stefano di Camastra (ME) e numerose collezioni private. Nel 2003 fonda l’associazione culturale “atelier giocoscenico” per lo sviluppo dell’arte, della quale è presidente e per circa 10 anni svolge attività di volontariato nell’ insegnamento della manipolazione ceramica, con la sua associazione, in alcune scuole del territorio. Attualmente ricopre la carica di presidente del “ Comitato di Rigore Artistico Albisola/Savona" ed è membro del consiglio direttivo dell’associazione QuiArte di Savona. 
Espone in permanenza nel suo “Atelier” in via Carissimo e Crotti 29/r. -17100 Savona 

Contatti: telefono 3398129982 e-mail laurapelu@libero.it sito www.laurapeluffo.it


VISITA CON LABORATORIO
Laura Peluffo, è disponibile per un pubblico in età scolare e per gruppi famigliari, a svolgere una visita con laboratorio in cui illustrerà la tecnica ceramica e le sue radici ed indirizzerà i ragazzi a riprodurre spunti guidati per futuri lavori. Le scuole o famiglie interessate a questa esperienza, possono prenotare un'apertura straordinaria della mostra anche in orario scolastico.
Laura Peluffo 3398129982.

PS. Per il laboratorio ogni partecipante deve avere a disposizione la propria carta da disegno e cancelleria (matita, gomma, pennarelli, colori, ecc.)

ore 16,30 

STORIA TRA DUE SPARI
   

Corinna Parodi Brondo (canto) e Franca De Benedetti (affabulazione) si esibiranno in un recital di teatro canzone dedicato ai Cantautori della Scuola Genovese "Storia tra due spari" di Nat Russo. Ingresso libero abbinato alla visita della mostra personale di Laura Peluffo "Storie di ceramica".

Si tratta della riduzione del testo "Luna e palanche" di cui pubblichiamo la locandina del debutto.

Corinna Parodi nasce l'08/10/2002 a Pietra Ligure (SV) e risiede a Loano (SV). Diplomata al Liceo delle Scienze Umane indirizzo classico c/o Istituto Redemptoris Mater frequenta il corso di Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione all'Università di Genova (polo di Savona). Ha studiato musica, pianoforte e canto sotto la guida di Teo Chirico e Alessandro Collina. Ha studiato recitazione, danza e musical sotto la guida di Lorella Brondo, Francesca Cipriani e Bruno Borraccini. Ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche e vinto concorsi anche di carattere nazionale: Festival dello Zucchino d'oro, Margherita d'oro, Una canzone dal cuore, Tour Music Fest, Martinarte Sotto le Stelle, Musica è, Un Mare di Stelle, Fuori Classe Talent, Gazebo Voice, OFF Side, Esplosioni di voci, Miss Roberta, Io canto da casa e non solo, Maratona d'Estate, Una Voce per San Marino, Euro Channel, Universo in Rosa, Miss Inverno, Milano Sing Gala, Sanremo Music Award, Sanremo Artist Talent, Sanremo Discovery, Bussola Oggi. Discografia: “Giostra” di Corinna Parodi, “Ricordo” di Corinna Parodi, “Sognami Amor Mio...” di Corinna Parodi e Lorenzo Biricocoli, “Pianto di Demetra” di Lorenzo Biricocoli, “Non è possibile” di Alessio Terrinoni in “Sognando Sanremo 2020”, “Lone” di Godylart in “World of Wanderlust”.
Musical: Alice in “Che Pasticcio in casa Addams”, Maria in "Tutti insieme appassionatamente”, Caterina in “Issa Brassa... il miracolo dell'amore”. Televisione: Sanremo Young (RAI), Amici (Mediaset), Festival Roma Capitale (GoldTV), Miss Italia 2022 (RAI, tappa di Loano). Fiction: Petra 2 (RAI), Criminel” (TV tedesca). Solidarietà: Partecipa come atleta partner normodotata del ballerino Enrico Gazzola per la sezione “Danza in carrozzina” alla World Cup 2021 ed ai Campionati Italiani Rimini 2021. dove ottengono la medaglia d’oro. Contatti: Cell.: 3381046830 E-mail: parodicorinna@gmail.com

Franca De Benedetti, savonese con ascendenze toscane, laureata in Matematica e diplomata in recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Genova, ha alternato tutta la sua vita tra l’insegnamento e lo spettacolo. Cofondatrice dell’Atelier Duetiesse (Teatro Totale di Savona) ha interpretato molti ruoli da protagonista dei più importanti autori italiani ed internazionali. Attiva nel settore radiofonico e televisivo, ha preso parte a programmi delle reti Rai e Mediaset, dando vita al trio cabarettistico musicale gli “Atelier”, con Daria Pratesi e Carlo Deprati, coi quali ha inciso numerosi brani musicali originali. Ha preso parte a lungometraggi di fiction sotto la regia di Giovanni Minardi. Fa parte del trio di teatro canzone “Passato recente” con Renato Procopio ed Andrea Tomasini, coi quali ha allestito un ciclo di pièce dedicate alla storia della canzone italiana. È la presentatrice della Banda Forzano di Savona.

ore 17 

Andrea NOVELLI “Sindrome cinese a Genova” Fratelli Frilli, 2022Introduce Graziella Frasca Gallo


IN COLLABORAZIONE CON LIBRERIA PAOLINE DI SAVONA
Via Santa Maria Maggiore, 17100 Savona SV

IN COLLABORAZIONE CON MONDADORI BOOKSTORE LOANO

via G.Garibaldi 150 -  17025 Loano SV


ANDREA  NOVELLI  dopo aver studiato ingegneria e aver intrapreso una carriera professionale in multinazionali di settore, ha iniziato a dedicarsi alla narrativa. Scrittore, sceneggiatore e critico è autore di romanzi gialli e thriller di successo. Ha costituito per anni un collaudato sodalizio con Gianpaolo Zarini con cui ha pubblicato Soluzione finale, Per esclusione, Il paziente zero (Marsilio), Manticora (Feltrinelli), Blind spot (Ink Edizioni).

Con Fratelli Frilli Editori è autore della serie gialla che ha per protagonista l’investigatore privato Michele Astengo, scrivendo Acque torbide, La superba illusione, L’essenza della colpa, Dare e avere. Ha pubblicato in Italia e Germania Gli insoliti casi del professor Augusto  Salbertran. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come il Premio Palazzo al Bosco e un Libro per l’estate ed è stato più volte finalista del Premio Tedeschi e del Premio Altieri.


Michele Astengo lavora come investigatore privato a Genova. Dopo una lunga carriera nelle forze dell’ordine, ha deciso da anni di fare una vita più tranquilla, sbarcando il lunario con incarichi  su questioni di tradimento e di spionaggio industriale. Niente di troppo impegnativo e pericoloso. Le uniche certezze della vita sono la sua segretaria Dalia con cui ha intrecciato una relazione nata dal tango, il fido collaboratore Corrado e il suo amico Giuseppe Bazzano, ex collega della Polizia, a cui ogni tanto chiede una mano. Tutto fila liscio finché un giorno si trova invischiato in una delicata questione internazionale  che riguarda la comunità cinese della città …


Sabato 21 Gennaio 2023 dalle ore 16 alle ore 17
IL SAPORE DELLO SGUARDO
Artisti e impiattatori sono convocati alle 15,30
Dalle ore 17 alle ore 19 sarà visitabile la mostra di Laura Peluffo

 

 


https://youtu.be/xogO4ood8ss
per entrare nello spirito della manifestazione

IL SAPORE DELLO SGUARDO
Artisti e chef si esibiscono come visual food designer
Si intitola Il sapore dello sguardo, la manifestazione di arte edibile attraverso il Visual Food Design, ideata dal cronista del gusto Nat Russo per Casa Bergese, che si terrà Sabato 21 Gennaio 2023 dalle ore 16 alle 17 presso il Palazzo delle Azzarie al Santuario di Savona.
Un’arte effimera popolare per eccellenza, quella edibile, cioè che si mangia, rivolta a tutti indistintamente dal sesso e dall’età con particolare riguardo a chi vuole festeggiare il Carnevale.
I protagonisti sono artisti e chef savonesi che si esibiranno pubblicamente nell'allestimento di alcuni centro tavola utilizzando piatti d'artista appositamente creati, guarnendole con svariate tipologie di cibo dolce e salato. 
Le votazioni da parte della Giuria Popolare, composta da tutti gli intervenuti alla manifestazione, sancirà il piatto vincitore. A seguire proclamazione dei vincitori (Trofeo Casa Bergese), assaggio delle creazioni effimere di arte edibile e brindisi finale di Carnevale per marcare così un momento di convivialità immergendosi nella bellezza.

Artisti partecipanti

 
Claudio Carrieri
 

 
Rosanna La Spesa
Elisabetta Oliva
Elisabetta Oliva, nata e vissuta ad Albisola. Nel tempo libero mi dedico con passione al disegno e alla pittura e, da quando frequento il laboratorio "N. Poggi", ho imparato a modellare l'argilla per creare opere ceramiche che ho esposto nel 2010 in una galleria d'arte di Albisola Mare. Partecipo ogni anno alle seguenti rassegne: "Il piatto di Natale" e "Fisch art" per la galleria di A. Licheri. "La natività" per la collettiva dei presepi dell'Associazione Campanassa di SV. Inoltre sono stata invitata dalla Banca di Pianfei per esporre alcune mie opere nelle loro vetrine di piazza Giulio II. Curo poco l'aspetto commerciale delle mie produzioni, per cui la mia casa è diventata nel tempo un'esposizione permanente.
Giulio Tassara
Giulio Tassara originario di Vado Ligure, si trasferisce a Savona dove attualmente vive. Geometra professionista, matura la sua esperienza nell’ambito della progettazione e del disegno industriale. La sua personalità poliedrica lo porta a collaborare, prima come attore, poi come scenografo con la compagnia teatrale “La Torretta” conseguendo importanti risultati. Questa esperienza lo avvicina all’arte figurativa; sono i primi assemblaggi di materiali di recupero che, assumendo forme scultoree, stimolano Tassara a cimentarsi anche con la ceramica. Da qui nascono le sculture eteree e quadri con applicazioni geometriche in cartone prevalentemente monocrome. Da diversi anni è membro e docente del “circolo enogastronomico Della Rovere”.
   
Nat Russo
Cristina Mantisi

Ho iniziato il mio percorso artistico dipingendo con colori acrilici. Per anni ho frequentato un laboratorio di Albissola creando opere in ceramica. Infine sono approdata alla Digital Art, una tecnica che mi appassiona moltissimo. Ho esposto le mie opere in molte mostre sia in italia che all'estero (USA, Europa, Russia, Cina, Paraguay, ecc.) ottenendo consensi positivi. Negli ultimi anni ho applicato l'arte digitale anche alla ceramica. Sono un'appassionata fotografa e per anni ho anche scritto poesie vincendo molti premi in importanti concorsi nazionali. Prediligo l'arte astratta, nelle mie elaborazioni è predominante il colore che crea forme.
Maria Grammatico 

Diplomata al Liceo Artistico "A. Martini" di Savona , dove era allieva di Pollero e Parini. Si laurea in Architettura presso I' Università di Genova. Nel 1984 partecipa ad un corso di modellato sotto la guida di Enzo L'Acqua. 

Inizia il suo percorso artistico dando priorità alla pittura sperimentandone le varie tecniche non tralasciando l'arte della ceramica ,sia modellata che decorata. 

Nel 2013 entra a far parte del Comitato di Rigore Artistico di Albissola Marina. 

Nel 2016 partecipando alla Mostra sul "Vento" presso la Fortezza del Priamar di Savona la sua opera viene segnalata sul quotidiano "la Stampa". 

Nel 2022 entra a far parte dell'associazione culturale QUI ARTE di Valleggia di Quiliano (Savona). 

Partecipa a numerosi concorsi ed esposizioni. 

Contatti: Esposizione Studio Laboratorio : Via Carissimo e Crotti 31 R. - Savona 

E-MAIL : mgrammatico59@gmail.com  Cellulare : 3403058013

 




  

  

Enrico Parodi

Busalla 10/06/1965  

Formazione Artistica pluriennale, maturata in campo Scultoreo 1991/1995 (intaglio,modellato,disegno dal vero) presso lo Studio del M°Edoardo Alfieri -Genova.  

Perfeziona la tecnica dell'intaglio diretto del marmo e della pietra frequentando corsi specifici al “Marble Carving Studio” col M°Cesare Riva- Pietrasanta (Lucca).  

Si dedica allo studio della  ceramica tradizionale presso il Laboratorio “Il Tondo” di Marcello Mannuzza  Celle Ligure (SV).

Si avvicina alla ceramica Raku col M°G.B.Pairola-Villa Faraldi (Im) 

Decorazione della ceramica Savona sotto la guida di Demi Valerga-Albisola (SV) 

Corso di iconografia tenuto da Lucy Verzello presso il Seminario Vescovile - Albenga 

Si perfeziona in scultura e figurativo con il M°Costantino Giannetti -Livorno 

Ha realizzato busto in bronzo presso Fonderia Artistica“La Versiliese”-PietraSanta. 

Ha realizzato opere e trofei per eventi artistici, culturali e sportivi. 

Partecipa a  mostre e collettive : 

Palazzo della Provincia in memoria di “Aldo Capasso”Savona- 

“Collettiva d'Arte Pozzo Garitta “ Albisola -”La Ceramica a Corte” Varazze - 

”Auditorium La Pietra”Pietra Ligure- 

Vice Presidente Ass.Culturale Sportiva Dilettantistica “Attimo Danza”Loano (SV) Socio Federale F.I.D.S.Federazione Italiana Danza Sportva CONI. 

Pratica  una particolare ginnastica dolce cinese simile al Qi-Gong sotto la guida di Omar Lobbia(Ge) 

Esercizi  per lo sviluppo psicofisico“I cinque Tibetani”con Brigitte Sollich (Ge) Tai-chi con Migi Autore (Ge) Pratica Reiki di I° e II°Livello. 

Tiro con l'arco.

contatti: Via Palestro 5/2-17025 Loano (Savona) 339/3373918 lorellabrondo@alice.it 

Laura Macchia Laura Macchia vive e lavora a Savona. Pittrice e ceramista, predilige lo stile astratto e la scultura ceramica. I suoi lavori hanno un linguaggio sereno, i quadri con tinte chiare e spesso tutti bianchi, mentre nelle ceramiche a volte compare il rosso o l’arancio quasi a voler riscattare il suo personale dialogo volto al silenzio. E’stata socia del Comitato di Rigore Artistico sino al suo recente scioglimento e attualmente partecipa ai gruppi organizzati dall’Artista Laura Peluffo. 

ROBERTA GIULIETTI MANCONI 
Roberta Giulietti nasce a Chiusi, in provincia di Siena, il 23 Dicembre 1949. Prestissimo si trasferisce con la famiglia a Savona dove trascorre la sua infanzia e adolescenza. Terminati gli studi inizia a lavorare nell'ambito dell’ abbigliamento. Il forte desiderio di una famiglia propria la fa sposare nel 1972 e nel 1974 ha il suo primo e unico figlio. Lascia il lavoro per dedicarsi alla sua educazione poiché il coniuge è Ufficiale di Marina Mercantile e trascorre lunghi periodi lontano da casa. Grazie al cambio di attività del marito, dal 1980 inizia a frequentare i paesi del Medio Oriente e a trascorrervi lunghi periodi (oltre 20 anni). La frequentazione di paesi multietnici, “calderoni” di culture e civiltà diverse, formano la sua creatività. Il Qatar e Dubai principalmente la portano a conoscere molteplici culture e arti che la influenzano profondamente. Frequenta con interesse un corso tenuto da insegnante egiziana sulla pittura su seta e si dedica a questa tecnica con passione per alcuni anni. I colori delle spezie orientali e dei tessuti del “suk” arabo vengono riflessi nei suoi lavori di bricolage e pittura. I colori della sabbia dei deserti e l'azzurro dei caldi mari mediorientali traspariscono dai suoi lavori. Artisticamente è stata molto attratta ed influenzata dal cubismo di Picasso e Braque, ma anche dall’ astrattismo. Ama l’ arte povera ed utilizza soventemente materiali da riciclo e scarto, quali la carta, legno, pietre. Attualmente risiede con la famiglia a Cairo Montenotte (SV). Contatti C.so Martiri della Libertà, 59/9 17014 – Cairo Montenotte (SV) Cellulare e WhatsApp: 331 423 7067 e-mail: rob.manconi@gmail.com

MAURO MANCONI
Mauro Manconi nasce a Savona il 1 Agosto 1951. Trascorre la sua prima giovinezza ad Albissola Marina dove viene attratto ed influenzato dall’ allora clima artistico internazionale, quindi trascorre l’adolescenza a Savona. Il disegno e i colori sono stati da sempre i suoi passatempi preferiti, ma anche la fotografia, soprattutto il bianco-nero, lo ha affascinato negli anni ’60. Dopo il completamento degli studi all’ Istituto Nautico di Savona ed aver espletato gli obblighi di Leva nella Marina Militare, nel 1974 si imbarca come Ufficiale di Coperta su navi mercantili ed ha inizio la sua navigazione di Lungo Corso. Dal 1980 inizia a lavorare per società di ingegneria italiane, operando maggiormente in Medio Oriente dove trascorre circa 30 anni, principalmente in paesi della Penisola Arabica, tra i quali il Qatar, gli Emirati Arabi, l’ Arabia Saudita, l’ Iraq, l’ Oman. Attualmente risiede con la famiglia a Cairo Montenotte (SV). Artisticamente è stato attratto ed influenzato in diversi suoi periodi dal cubismo, dall’ astrattismo, dagli artisti crepuscolari, dai macchiaioli, dai futuristi…da Van Gogh, Gauguin, Klimt. Istintivamente, dopo un lungo periodo discontinuo di ricerca e studio artistico e pittorico, ha adottato la tecnica del puntinismo e della delimitazione delle forme tramite il contornismo materico di sua ideazione. La scultura fa parte della sua espressione artistica: lavora con materiali poveri, pasta da modellare, creta. La ceramica è diventata la forma artistica di sua preferenza.
Contatti C.so Martiri della Libertà, 59/9 17014 – Cairo Montenotte (SV)
Cellulare e WhatsApp: 347 379 858 e-mail: mau.manconi@gmail.com
fb: IL GRUPPO DI CHI E’ O SI SENTE UN ARTISTA


Sabato 28 Gennaio 2023 dalle ore 16 alle ore 17
A CHE SERVE UN MIRACOLO?

Dalle 17 alle 19 è visitabile la mostra di Laura Peluffo


A CHE SERVE UN MIRACOLO?
Cronache del Santuario di Savona
a cura di Claudio Baseotto, Franca De Benedetti e Nat Russo




https://youtu.be/3wNUF0L7RhI

A CHE SERVE UN MIRACOLO
a cura di Nat Russo


1 - La caduta di Savona ad opera dei Genovesi.

Voce narrante

Nel 1528 viene decretata la fine della fiorente e ricca Savona: il porto viene interrato, la città saccheggiata più volte e parzialmente distrutta; i genovesi, non paghi, radono al suolo la rocca del Priamar distruggendo secoli di storia e di civiltà.

Sul Priamar viene costruita la Fortezza coi cannoni rivolti non verso il mare bensì verso la città: Savona subisce un duro colpo e a lungo non riesce a risollevarsi, basti pensare che la popolazione si riduce a meno di un terzo.

2 - Prima apparizione. Voce narrante Sabato 18 marzo 1536 nella valle del Letimbro, pochi rustici casolari si raccoglievano intorno alla chiesa di San Bernardo situata ad alcuni chilometri dalla città. Erano poche famiglie di contadini e pastori rotti alla fatica ed al lavoro. Quella mattina un povero contadino Antonio Botta che abitava in un casolare di fondovalle uscì di buon'ora per recarsi nel suo podere per legare i tralci già potati. Giunto alla vigna si accorse che le viti avevano già buttato fuori i primi germogli. Gli venne in mente allora che la vigna di un suo parente cui l'aveva promesso non era ancora stata potata. Così Antonio Botta lasciò di legare le sue viti e partì per compiere la carità promessa. I due vigneti non distavano molto l'uno dall'altro, la strada da percorrere era un piccolo sentiero sassoso e bisognava attraversare un torrentello, in quella stagione  abbastanza ricco d'acqua. Strada facendo tirò fuori dalla tasca la sua grossa corona e cominciò a dire il rosario. Giunto al torrente attirato dalla limpidità di quell'acqua, non poté fare a meno di chinarsi per tuffarvi le mani e rinfrescare la faccia. Fu in quella posizione in ginocchio sulle pietre del torrente che avvenne il prodigio. Antonio Botta raccontò nel suo linguaggio semplice e disadorno come gli apparve il “discendere dal cielo di un grande splendore”.

Botta
Molto sbigottito fui per cascare in terra tramortito. Talmente che mi cascò il berretto di capo e subito poi sentii una voce nel splendore, qual mi disse …

Vergine

Levati e non dubitare. Io sono Maria Vergine 
Botta

e rizzandomi parmi vedere, ma pure offuscamente nello splendore, la forma di una donna quale in tal modo mi incominciò a parlare…
Vergine
Vanne al tuo confessore e digli che annunzi in chiesa al popolo che digiuni tre sabati e faccia la processione tre giorni in onore di Dio e della sua Madre: tu poi ti confesserai e comunicherai: il quarto sabato in questo luogo tornerai.

Botta

E detto questo sentii passare per la strada pubblica alquanti mulattieri onde io dubitando che non ci vedessero mi volsi nascondere, ma lei mi disse…

Vergine

Non ti muovere che non potranno vedere né l'uno né l'altro.

Botta
Poiché ebbe detto queste parole disparve la figura con lo splendore insieme.

3 - Confessione del Botta al Rettore della Chiesa di San Bernardo in Valle.

Voce narrante Il Botta riferì che la Madonna gli aveva chiesto di recarsi da lui, il suo confessore, il Rettore della Chiesa di San Bernardo in Valle, di comunicarsi e, tramite quest'ultimo, di esortare il popolo a fare lo stesso; la Vergine gli avrebbe chiesto inoltre di ritornare nello stesso luogo dopo quattro sabati, poiché altri messaggi dovevano essere comunicati alla curia e al popolo di Savona.

4 - Il Rettore si reca a parlare con Mons. Chiabrera.

Voce narrante. Il Rettore si recò subito a Savona e comunicò tutto al vescovo della locale diocesi, monsignor Bartolomeo Chiabrera, vicario del Cardinale Orazio Spinola. Il Chiabrera inviò prontamente messi al Cardinale Orazio Spinola di Genova che però risiedeva abitualmente a Roma.  Botta infine, anche per l’intercessione del suo confessore, che testimoniò di lui una fede schietta ed una onestà immacolata, fu creduto dalla curia e il popolo savonese accolse il messaggio mariano.

5 - Botta viene trascinato dalle guardie dal podestà genovese Baldassarre Doria.

Voce narrante
Diversa fu la reazione delle autorità civili, in particolare del podestà genovese Baldassarre Doria, reggente il feudo di Savona per conto della Repubblica di Genova. Quest'ultimo, temendo una possibile rivolta anti-genovese in nome della fede, convocò il contadino al castello per un interrogatorio sui fatti accaduti.  Una leggenda racconta che durante il colloquio tra le autorità e Antonio Botta alcuni pescatori, al largo di Savona, videro sopra la cattedrale e il castello tre fiammelle alte nel cielo.

6 - Seconda apparizione.

Voce narrante

L’8 Aprile, quarto sabato dopo l’Apparizione, vigilia delle Palme. Botta ritornò sul luogo del miracolo.

Botta

Mi posi in ginocchio, raccolsi le mie mani nel gesto della preghiera e il prodigio si rinnovò. Il cielo si aprì in una luce immensa abbagliante. Attorno gli alberi ed i monti parevano non esistessero più. Lì dinanzi come posata su un sasso del torrente vidi una luce che a poco a poco prese forma di donna tutta vestita di bianco coronata d'oro fulgente con le mani tese in giù ed allargate in un gesto di dolcissima imperante misericordia e disse

Vergine

Tu andrai da quelli di Savona che ti mandarono a chiedere spiegazioni sul mio primo messaggio e dirai che annuncino al popolo di digiunare per tre sabati e facciano fare la processione per tre giorni da tutti i religiosi e case di disciplinanti; ed a questi disciplinanti sia raccomandata alla disciplina soprattutto nel giorno di venerdì santo. Perché se non fosse per quelle poche orazioni ed opere buone compiute dalle confraternite e da altri servi di Dio il mondo sarebbe ancora più tribolato che non è. E in genere che annuncino a tutto il popolo di emendarsi dalle loro iniquità e di lasciare i vizi e i peccati: perché il mio figliolo è molto adirato verso il mondo per le grandi iniquità che in esso al presente regnano. E se non faranno questo la loro vita sarà breve.

Voce narrante

Ed allora Botta rispose

Botta

Se non mi date alcun segnale e se non mi crederanno.

Vergine

Io diedi loro tale segno interiore quella sera in cui fosti chiamato alla loro presenza che ti crederanno senza altro segnale. Tu andrai avanti nella tua vita ed io ispirerò a molta gente quello che avranno da fare.

Voce narrante

E detto questo alzò tre tre volte le mani e gli occhi verso il cielo dando tre volte la benedizione sopra il fiumicello sempre dicendo rivolgendosi al suo Gesù.

Vergine

Misericordia figlio voglio e non giustizia

Voce narrante

E poi scomparve e in quel luogo rimase per lungo tempo un grande profumo


7 - Gran Consiglio cittadino con Doria, mons. Chiabrera, card. Spinola.

Voce narrante
La notizia dell'apparizione mariana nella valle del Letimbro fece ben presto affluire sul luogo dell'evento un numero sempre crescente di pellegrini e credenti, tanto che fu costituita un'apposita commissione tra i cittadini per regolarne l'afflusso. Le cospicue somme di elemosine, offerte dai pellegrini in visita, accrebbero la necessità di edificare in loco un edificio o luogo di culto per accogliere i sempre più numerosi fedeli. Il primo progetto, un oratorio, fu ben presto approvato da monsignor Bartolomeo Chiabrera il 21 aprile del 1536, ma si optò per la costruzione di un'opera maggiore, un santuario con annesso un ospizio per i poveri. Il nuovo progetto fu quindi deliberato dal consiglio cittadino di Savona e dal cardinale Orazio Spinola il 24 luglio, e già l'11 agosto dello stesso anno si diede il via al nuovo edificio di culto nella valle del Letimbro.

Banditore

Il Gran Consiglio riunitosi in forma solenne alla presenza di sua eminenza Cardinale Spinola  e sua eminenza il Podestà Doria hanno decretato per la comunità savonese il 18 marzo, giorno della prima apparizione mariana ad Antonio Botta, data festiva e l'intenzione di compiere annualmente in tale occasione una processione votiva al luogo dove sarà eretto un Santuario con annesso un ospizio per i poveri. Voce narrante Dopo quattro anni di intenso lavoro, nel 1540, il Santuario si presentava già pronto nella sua struttura muraria grazie al progetto di Antonio Sormano Pace. 8 - Costruzione della Basilica Sormano La chiesa costruita su mio disegno, da me medesimo architetto Pace Antonino Sormano da Osteno, è un tipico esempio di architettura di ispirazione alla maniera genovese. La sua struttura è costruita su tre livelli (navata, cripta e presbiterio), in ricordo dell'antica cattedrale, che sorgeva in luogo del Priamar. Voce narrante Già un grande dolore, ma sopito nel cuore dei Savonesi. La cattedrale romanica era stata distrutta dai Genovesi per lasciar spazio alla costruzione della fortezza rinascimentale. Il Santuario è grande ma anche raccolto. Il cuore architettonico e spirituale è la cripta. Costruita dal figlio dell'architetto Sormano, così come attestano i libri dell'amministrazione savonese dove si annota un contratto del 1557 per una somma di 160 lire.  Giovanni Battista Orsolino e il figlio Giovanni contribuirono alle decorazioni interne della cripta composta da tre archi a tutto sesto decorati con splendidi Angeli cantori nel frontale. Stucchi decorati in oro adornano la volta così come i pannelli raffiguranti la Santissima Trinità e la Madonna benedicente la comunità di Savona opera di Pietro Orsolino. Alla destra della statua è presente il tabernacolo, mentre a sinistra è collocato un crocifisso del XV secolo; nelle vetrine laterali sono esposti gli ex voto donati dai fedeli.

9 - Il miracolo dei due fratellini ciechi.

Voce narrante 

Innumerevoli pellegrini si recano in visita nei luoghi dell’apparizione. E si ha testimonianza di un serie numerosa di grazie, guarigioni miracolose. Una di esse suscitò particolare commozione.  Due bimbi di Carrù Giovanni Guglielmo Burgosio di 21 mesi e Maddalena Tasca di 7 anni ciechi dalla nascita vennero ad impetrare il miracolo pregarono a lungo con le mani giunte inginocchiati per terra. Quando già quasi delusi erano sulla via del ritorno su sentiero che dal fondovalle si inerpicava rapido in direzione di Altare il miracolo improvvisamente venne. Gli occhi dei due bimbi si aprirono alla luce e videro il cielo ed i monti i sassi del sentiero ed i volti attoniti dei genitori piangenti di gioia. Fu una scena indescrivibile. La comitiva tornò quasi correndo alla piccola cappella della valle a ringraziare. Vennero poi a Savona ed in cattedrale aprirono l'anima alla gioia e alla riconoscenza con inni e cantici. Tutta la città ne fu commossa tanto che il podestà ed il vicario chiamarono a sé i miracolati e li fecero esaminare dal cancelliere della città Marco Tullio Lorenzo che ne stese regolare deposizione.

10 - Terza apparizione della Vergine al Padre Cappuccino Agostino da Genova.

Voce narrante

La Vergine Madre sarebbe in seguito di nuovo apparsa al Padre Cappuccino Agostino da Genova sul poggio (dove sarà edificata la Cappella della Crocetta) ai Savonesi in processione, per chiedere la costruzione di un santuario e di una cappella, «dove successivamente ella compartisse le sue misericordie alli bisognosi», e in cui «volle essere rappresentata in atto supplichevole e con le braccia aperte, e gli occhi alzati al Cielo», per invitare tutti a unirsi alla preghiera di supplica che «ella avanti al trono di Dio, sta sempre porgendo per nostro aiuto». Vicino al santuario fu costruito un "Hospitale" per dare assistenza a orfani, infermi e bisognosi.

11 - La decorazione della Basilica.

Voce narrante

Il Santuario col tempo si arricchì di preziosi completamenti e decorazioni.

La facciata, a tre porte, in pietra del Finale, è opera di Taddeo Carlone di Rovio di Lugano. In tre nicchie sono collocate le statue di san Giovanni Battista, di san Giovanni apostolo ed evangelista e della Vergine. Del pittore Andrea Semino è opera la pala dell'Annunciazione di Maria del 1585 che adorna un altare.

Grazie all’amicizia con il poeta savonese Gabriello Chiabrera opererà a lungo Bernardo Castello. Una sua opera raffigurante Il presepe del 1593 ed una pala del 1610 intitolata alla Madonna della Neve, sono conservate negli altari laterali. Così come gli affreschi che adornano la volta, databili ai primi anni del ‘600, raffiguranti scene ed episodi tratti dal vangelo, così come sono opera dello stesso Castello i riquadri pittorici della cupola che si apre sul presbiterio e l'affresco sopra la porta d'ingresso della navata.
Dello stesso periodo è la tela del pittore Giovanni Battista Paggi raffigurante la Crocifissione. Seguiranno nel 1636 il bassorilievo marmoreo dedicato alla Visitazione della Beata Vergine Maria. L'altare fu concesso nel 1636 alla famiglia Siri di Savona, mentre l'opera marmorea del 1665 è da riferirsi al noto scultore Gian Lorenzo Bernini che ne curò il disegno e la parte architettonica mentre la parte scultorea fu poi completata dal suo allievo Matteo Bonarelli di Lucca. Successivamente, nella seconda metà del seicento, vengono decorati i restanti altari (otto in tutto). La pala del pittore caravaggesco Orazio Borgianni di Roma è dedicata alla Natività della Vergine, quella di Domenico Zampieri, più noto come il Domenichino, ritrae la Presentazione di Maria al tempio. Le due opere sono considerate dagli storici dell'arte i maggiori capolavori conservati nel santuario savonese. Della metà del ‘700 è pala del pittore Paolo Gerolamo Brusco di Savona, allievo della scuola pittorica genovese del Settecento, intitolata all'Immacolata Concezione. Delle stesso periodo è l'altare maggiore, opera molto probabilmente dello scultore Francesco Schiaffino e fu donato al santuario dai governatori della Pia Opera. Del 1915  è il pulpito dello scultore Onorato Toso di Genova costruito in occasione del primo centenario dell'incoronazione della statua raffigurante Nostra Signora della Misericordia ad opera di papa Pio VII nel 10 maggio 1815. Costruita nel 1643 la sagrestia è ubicata alla destra dell'altare maggiore in un piano rialzato sopra la cripta. Il grande armadio, facente parte di un notevole assembramento di mobili in legno di noce scolpito e intagliato, è opera del padre gesuita Orazio Grassi di Savona. Dello stesso periodo storico è risalente il leggio in mezzo alla sala. La costruzione del coro con sedili e spalliere in legno intarsiato avvenne nel 1644, mentre le tarsie delle spalliere furono eseguite nella seconda metà del XIX secolo ad opera dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Garassino di Savona. Un particolare della tarsia della spalliera centrale raffigura la scena biblica dell'Annunciazione di Maria, copia esatta del dipinto del pittore Giuseppe Agostino Ratti, mentre altre spalliere sono state decorate con la tecnica della pirografia. Del pittore Ignazio Scotto è attribuita la paternità della tarsia dietro l'altare maggiore raffigurante Lo sposalizio della Vergine tratto da un dipinto di Raffaello Sanzio. Risalente al 1928 è l'organo della ditta Malvestio di Padova. Dispone di due manuali (Grand'Organo - Organo Espressivo), 25 registri reali più tutte le unioni gravi ed acute tra le tastiere e la pedaliera. Dietro di esso, situato presso il catino dell'abside,  vi è l'affresco attribuibile alla mano del pittore Eso Peluzzi e raffigurante angeli musicanti e cantori che inneggiano alla misericordia della Vergine.

12 - Le visite al Santuario.

Voce narrante Sul piazzale antistante la chiesa è collocata una fontana di Giacomo Antonio Ponsonelli del 1708.

Attorno al santuario nel tempo sono stati edificati ospizi per anziani ed orfanotrofi, molti dei quali funzionanti fino alla seconda metà del Novecento (resta un ospizio per anziani). Il santuario ha un Museo del tesoro, dove si possono ammirare ex voto di varie epoche, paramenti e oggetti sacri, tra cui un Reliquiario della Croce di argento dorato dell'orafo settecentesco torinese Vincenzo Belli. Il piazzale e gli edifici che lo circondano su tre lati creano una magnifica atmosfera che richiama ai modelli rinascimentali delle città ideali ed è stata definita da Carlo Argan “la più bella piazza del savonese”. Il Santuario dopo l’apparizione della Madonna divenne meta di visita di prelati e regnanti. Nel 1538 Papa Paolo III. Nel 1561 Emanuele Filiberto. Nel 1585 Carlo Emanuele I. La storia del Santuario si intreccia profondamente con quella di papa Pio VII, che imprigionato da Napoleone e condotto a Savona in prigionia, qui fece voto alla Madonna che in caso fosse stato liberato, sarebbe tornato nel santuario per incoronarla. Nella cripta, dove si trova la statua della Madonna di Misericordia, l'incoronazione avvenne il 10 maggio del 1815 dopo essere stato liberato dalla sua prigionia savonese, iniziata nel 1809 e durata fino al 1814. In occasione della visita papale a Savona di papa Benedetto XVI del 17 maggio 2008, si è svolta la solenne cerimonia di conferimento dell'onorificenza della Rosa d'oro al santuario. Poiché, nel messaggio al beato Botta, la Madonna menziona espressamente le confraternite, lodando le loro pratiche di pietà, esse si sono sempre sentite legate al santuario. In data 18 marzo 2009, Vittorio Lupi, vescovo della diocesi di Savona-Noli, accogliendo la richiesta dei delegati CEI per le confraternite, lo ha eretto a santuario nazionale delle confraternite. Ogni anno, il 18 marzo, anniversario dell'apparizione, il vescovo guida la processione fino alla basilica. Le confraternite - non solo della città, ma dell'intera diocesi - partecipano numerose, spesso portando anche i caratteristici crocifissi.




LUOGHI INSOLITI NELLA VALLE DEL LETIMBRO 

Arch. PAOLA BUSSINO Guida Ambientale ed Escursionistica

contatti cell. 349 0936366 email: paolabussino@alice.it

PREMESSA

La valle del Santuario, attraversata dal torrente Letimbro, inizia nella immediata periferia di Savona, inizialmente stretta e sinuosa si snoda lungo un percorso naturalistico in mezzo al verde degli alberi per poi allargarsi in zone di antica tradizione agricola. La valle si addentra nel cuore dell'antico bosco comunale, il grande “Nemus Savonese”, che divenne possedimento della città fin dal 1192 e servì per l’approvvigionamento di legname per i cantieri navali. 

Luogo centrale della valle è la Basilica di Nostra Signora della Misericordia, luogo sacro per l'apparizione della Madonna nel 1536,  rimasto miracolosamente immerso in un luogo “incolto e romito, alpestre e scosceso” con la sua bellissima piazza definita dallo storico dell’arte  Carlo Argan “la più bella piazza del savonese”.

FINALITA’

Il presente progetto vuole offrire un'occasione per far conoscere, apprezzare e amare la valle del torrente Letimbro sotto tutti gli aspetti: storico, artistico, religioso, culturale e naturalistico. 

OBIETTIVI

1)  Far scoprire ai bambini ed ai ragazzi i tesori di questo un angolo di fondamentale importanza del territorio savonese per la sua storia, arte e fede;

2) Sensibilizzare  il bambini ed i ragazzi al rispetto e alla tutela del territorio in cui viviamo sia dal punto di vista naturalistico, storico, artistico, della fede e delle sue  tradizioni;

3)  Fare esperienza di camminare e lavorare insieme

STRUMENTI

Il progetto propone visite guidate, laboratori didattici e facili escursioni 

VISITE GUIDATE

TITOLO

BREVE DESCRIZIONE

TEMPO

Il Santuario di N.S. di Misericordia

Visita per scoprire i tesori della Basilica

Costo: 3.00 cadauno

1 ora

Il Museo del Santuario “un tesoro da scoprire”

Visita guidata al museo per scoprire doni preziosi fatti da visitatori illustri, gli ex voto ed i dipinti di Eso Peluzzi

Costo: 3.00 cadauno + 2.00 ingresso al museo

1 ora

LABORATORI

TITOLO

BREVE DESCRIZIONE

TEMPO

Caccia ai tesori del Santuario

Si svolge nella piazza della Basilica per scoprire, giocando, le bellezze artistiche e naturalistiche di questi luoghi

2 ore

Piante in gioco

Attraverso un'esperienza ludica, i bambini divisi in squadre, impareranno a riconoscere le piante spontanee tipiche della Valle del Santuario

2 ore

I risseu

Laboratorio per conoscere e riprodurre il tipico mosaico acciottolato dei sagrati delle chiese liguri. 

Ciascun bambino deve procurarsi la colla vinilica

2 ore

L’oro del Letimbro

Laboratorio per conoscere meglio il nostro torrente con le piante che vivono sulle sue sponde, i pesci ed altri animali che lo popolano

2 ore

COSTO

per classi con almeno 20 alunni: 6 euro a bambino

ESCURSIONI

TITOLO

BREVE DESCRIZIONE

TEMPO

Antica via per il Santuario

Facile escursione per scoprire luoghi poco conosciuti intorno al Santuario

2 ore

Le cappellette  del Santuario

Facile escursione che percorrendo la via per il Santuario, permette di conoscere Storia e arte della Valle

2,30 ore

Parco dell’Adelasia

Escursione naturalistica nell’antico “Bosco di Savona”

3 ore

COSTO

per classi con almeno 20 alunni: 6 euro a bambino

Sabato 4 Febbraio 2023 dalle ore 16 alle ore 17,30
Silvio Riolfo Marengo & Friends


https://youtu.be/llT-iNhCWj8

Un grande concerto di Cultura diretto da Roberto Fiaschi


Silvio Riolfo Marengo, nato nel 1940 a Castelvecchio di Rocca Barbena, nel 1976 si è trasferito a Milano per dirigere le redazioni delle Grandi Opere della casa editrice Garzanti di cui è stato anche consigliere di amministrazione. A Genova è stato amministratore delegato della Marietti e, a Milano è consigliere della Fondazione Corrente. A Savona dove, dal 1992 al 1998, era stato vicepresidente della Fondazione della cassa di Risparmio, è presidente della Fondazione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo. Per la Cassa di Risparmio di Savona ha diretto la rivista «Risorse» ed è direttore responsabile della rivista «Resine. Quaderni liguri di cultura» che esce da 43 anni e prende nome dal titolo del primo libro di poesie di Camillo Sbarbaro. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 1985 ha collaborato a lungo con «il Sole - 24 Ore» e ha fatto parte del Comitato Scientifico del Centro Mondiale della poesia a Recanati.

Con
Francesco Creazzo dal bozzetto all'opera finita
Giovanna Riolfo Pessano poetessa
Roberto Faretti e Roberto Storace e le loro chitarre
Franco Caserta e la potatura del cuore
Maria Caruso ed i colori della luna
Tommaso Badano e la fantascienza

 



Sabato 11 Febbraio 2023 dalle 16 alle 17
Storie del bosco savonese



https://youtu.be/dAQGTpHaKZI

STORIE DEL BOSCO SAVONESE
con Silvia Bottaro, Paola Bussino e Nat Russo

TIMBERLAND TERRE DA LEGNO
Una proposta integrata agro-energetica per il recupero ambientale e produttivo dell’entroterra igure

testo e conduzione di Nat Russo
colonna sonora e video di Claudio Baseotto

Cari amici che come me state dalla parte del bosco un saluto da Nat Russo. Ho voluto chiamarlo Timberland/Terredalegno, il progetto operativo ispirato dalle ricerche del Prof. Ferruccio Pittaluga dell’Università di Savona, parafrasando la foresta canadese divenuto poi un noto brand commerciale.


E’ centrato sulla filiera sostenibile del legno, “soil-to-engine” e permetterebbe non solo lo sviluppo e il rilancio del nostro entroterra, ma anche la possibilità di offrire un impiego duraturo alle categorie svantaggiate (quali disoccupati, cassaintegrati ecc..) all’interno di ogni singolo step della filiera


1/4 Le storie del bosco
Negli ultimi 12.000 anni lo sviluppo dell’agricoltura ha consentito all’umanità di crescere e di sviluppare una società evoluta tecnologicamente, ma questo fatto ha comportato contemporaneamente anche la distruzione delle foreste e dei boschi e la desertificazione di immense superfici.

Il potere che l’agricoltura ha dato all’uomo, liberandolo dalla quotidiana ricerca di cibo per sopravvivere, e permettendogli di sviluppare il pensiero creativo e tecnologico, ha aumentato a dismisura la sua capacità di trasformare e modi care il paesaggio e l’ambiente circostante, ma la scarsa conoscenza (il più delle volte, voluta o indotta) degli equilibri ecologici gli ha impedito di perseguire uno sviluppo sostenibile ed un rapporto armonico con il suo ambiente.


Va affermato con forza che molti fabbisogni energetici, idrici, alimentari, ambientali e di materie prime, che assillano l’umanità, possono essere soddisfatti con una nuova gestione delle foreste già esistenti e con la realizzazione di nuovi boschi, superproduttivi, basati essenzialmente su specie a crescita rapida, con la prerogativa di migliorare la fertilità del terreno e “catturare” biologicamente, fissandolo in materiale organico, una grande quantità di carbonio atmosferico.


In questo scenario va riconsiderata la nozione di “specie arboree autoctone”, riportandola dall'angusta visione, oggi prevalente, limitata alle ultime centinaia d’anni (dove l’intervento dell’uomo è stato determinante) ad un contesto di almeno qualche millennio: per intenderci, quello in cui, ad esempio, le colline che contornano la valle di Albenga erano coperte, prima che la Repubblica di Genova ne utilizzasse il legno per le sue galee, da splendidi esempi di “foreste dei climi temperati”.

Tali foreste, che per la Liguria erano un tempo “la norma”, presentano una vegetazione tipica formata da latifoglie ad alto fusto, generalmente decidue: ad un periodo di intensa attività biologica vegetale, con abbondante produzione di biomassa, della durata di circa sei mesi, segue un periodo all'incirca altrettanto lungo in cui si ha riposo vegetativo. Al contrario delle conifere, le piante latifoglie non producono e etti di acidi cazione del terreno in cui crescono; il suolo che si sviluppa è pertanto piuttosto ricco, profondo, stabile e permette lo sviluppo di un rigoglioso sottobosco, refrattario agli incendi.

2/4 La consociazione arborea per i terreni della Liguria
L’attuale situazione dell’entroterra ligure presenta, accanto a situazioni, purtroppo sempre più rare, di boschi ben sviluppati sia d’alto fusto che di macchia mediterranea, una netta prevalenza di terreni che, anche escludendo le situazioni più critiche (discariche, erosioni profonde e frane a cielo aperto), sempre più appaiono:degradati da monocolture invasive introdotte dall’uomo (pini, castagni), acidificati dalla presenza di conifere, aridificati per tagli non razionali seguiti da abbandoni del terreno, impoveriti per inserimento di specie un tempo utili all’uomo ma purtroppo non consone ad un adeguato rigoglio vegetativo, dissestati per incendi ricorrenti, in situazione di grave rischio idro-geologico per mancanza di substrato che, ben consolidato da apparati radicali profondi, risulti atto ad assorbire le precipitazioni anche intense, incapaci di svolgere una corretta azione di ripascimento delle sorgenti perenni (un tempo così frequenti in Liguria) e di mitigazione del clima, anche costiero.






In questa situazione, la strategia di “salvaguardare l’esistente” mettendo vincoli agli interventi di recupero vegetativo e di ripristino di fertilità dei substrati appare in linea con la logica di “mettere dei guardiani ad un cimitero”.

Tale logica è quella stessa che ritiene di poter risolvere il problema degli incendi aumentando il numero dei Canadair ovvero di contrastare le frane e le alluvioni tramite le cementificazioni di contenimento dei pendii e degli alvei.


Per le situazioni di conclamato, o progressivo, degradamento dei terreni della Liguria, la proposta che qui viene formulata è quella di perseguire consociazioni arboree che sostituiscano o affianchino le specie esistenti (n.b.: le conifere vanno tagliate e progressivamente eliminate) tramite inserimenti mirati delle seguenti specie:
Specie più importanti e a maggior densità per ettaro: Olmo siberiano, Frassino ossi llo, Mirabolano, Ciliegio di Santa Lucia (Magaleppo), Olivello di Boemia.
Specie accompagnatrici: Farnia, Ontano napoletano, Sorbo domestico, Pero selvatico piccole quantità di Pioppo cipressino e Salice bianco.
Ove già non siano localmente presenti arbusti appartenenti alla famiglia delle leguminose, è opportuno affiancare alle specie arboree di cui sopra alcune specie arbustive a rapida capacità azoto fissatrice (ad es., la ginestra odorosa).

A questo punto, per definire gli ordinamenti colturali (cioè i sesti di impianto) delle specie consociate bisogna stabilire l’obiettivo dell’intervento. Se l’intendimento è quello di riforestare un territorio ai ni del suo recupero naturalistico, idro-geologico ed ecosistemico, quindi senza prevedere, almeno per i 30 anni successivi all’intervento, alcun diradamento o abbattimento importante di alberi allo scopo di utilizzarne il legno, allora il sesto d’impianto può tipicamente prevedere una distanza lungo le la (DLF), tra fusto e fusto, pari a 1,75 m ed una distanza tra le la (DTF) di 4,00 m, con un conseguente numero di piante per ettaro pari a 1428 piante/Ha. Questa modalità di intervento appare molto adatta al recupero di pendii anche scoscesi nel nostro primo entroterra. Se invece l’intendimento è quello di produrre fusti pregiati di Ciliegio, Frassino, Olmo e Ontano, prevedendo quindi tagli a medio-lungo termine (tra il 20° e il 30° anno), allora i sesti di impianto saranno caratterizzati da distanze DLF pari a 1,75 m e distanze DTF non superiori a 3,50 m, con circa 1650 piante/Ha.

Invece, se l’obiettivo è quello di massimizzare la produttività di biomassa legnosa per ettaro e per anno a scopo di produzione energetica, allora i sesti di impianti possono diventare molto tti (compatibilmente con l'orografia a ligure), con DLF e DTF che possono scendere, entrambi, sino a 1,30÷1,40 m a cui corrisponderanno no a 6000 piante/Ha. In tal caso, ove non siano presenti pozzi, sorgenti o piccoli corsi d’acqua a distanza ragionevole, sarebbe opportuno predisporre sul territorio alcune raccolte di acqua piovana o di falda a ni di procedere con qualche irrigazione durante l’anno. Le ceduazioni avverranno tipicamente ogni 6 anni, con 2 o 3 ricacci (sempre a distanza di 6 anni l’uno dall’altro) da parte delle ceppaie ripollonanti. Questa modalità di forestazione a crescita rapida, di cui un esempio è osservabile a margine della discarica di ri uti speciali in località Bossarino (Vado Ligure), riesce a garantire, ogni 6 anni, produzioni dell’ordine di 500-600 tonnellate per ettaro, cui quindi corrispondono produttività di 80-100 ton/(ha*anno), cioè ben oltre 10 volte le normali produttività che si riscontrano sui terreni boschivi della Liguria. Un risultato non secondario di questa strategia è un deciso incremento della fertilità dei substrati, con notevole aumento dello spessore dell’humus e insediamento di un rigoglioso sottobosco. I terreni, a vocazione boschiva, che, in Alta Val Letimbro, fanno parte del comprensorio di proprietà delle Opere Sociali di Savona presentano, ad una prima osservazione, caratteristiche molto variabili, sia in termini di esposizione, acclività, copertura boschiva e tipologia di piante.



3/4 Recupero idro-geologico e incremento di produttività per i terreni di proprietà delle Opere Sociali di Savona

Ove il bosco risulta ricco di specie arboree ed arbustive, ci si ritrova in pieno all’interno di una macchia mediterranea cosiddetta “alta”, ove la vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arboreo, con chiome che raggiungono i 4-5 metri d'altezza: ivi, sono rappresentative le specie del genere Quercus (leccio, roverella), quelle del genere Phillyrea (ilatro e ilatro sottile), ed inoltre Arbutus unedo (corbezzolo), alcune specie del genere Juniperus (in particolare Ginepro rosso), il lentisco e altre di minore diffusione.

In alcuni casi si osservano scenari tipici della cosiddetta “foresta mediterranea sempreverde”.

In altre zone, si riscontra la presenza di macchia mediterranea “bassa”, ove la vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arbustivo, con chiome che raggiungono al massimo i 2-3 metri d'altezza, ove, nella composizione possono entrare specie tipiche delle garighe, come l'euforbia arborea, le ginestre e altre cespugliose, quali i cisti e il rosmarino.

Tali situazioni sono assolutamente da salvaguardare e andrebbero conosciute e valorizzate ben più di quanto oggi si faccia. In particolare non dovrebbero essere permessi interventi quali aperture di strade di accesso, o installazioni eoliche ovvero discariche!





Purtroppo, la prevalenza dei terreni non si trova però nelle condizioni di cui sopra, ma si presenta degradata dall’intervento dell’uomo che, negli ultimi secoli, ha tagliato i boschi e le foreste in modo sconsiderato e ha sostituito le specie autoctone piantando, a scopo utilitaristico, prevalentemente castagni e conifere. Tali “nuovi” boschi, lasciati a se stessi, si sono progressivamente degradati sino alla situazione attuale ove si notano zone a grande rischio di incendio ovvero in stato di forte degrado idro-geologico, con tendenza a instabilità dei pendii. In più, mentre le pinete mono - colturali (pinus pinaster) diventano preda di parassiti (evidenziando come i nostri antenati sbagliarono nello scegliere questa specie, in realtà tipica dei climi montani e non mediterranei), l’alternativa, purtroppo già molto avanzata, è quella di vedere vaste colonizzazioni da parte di specie invasive (robinia, ailanto), aspettando un prossimo parassita che si faccia carico di contrastarle.

Per i terreni, anche in pendio, che si trovano nelle condizioni di degrado, diradamento della vegetazione, aridificazione e rischio ambientale la proposta è quella di consolidare i substrati e aumentare la fertilità dei suoli attraverso inserimenti di specie arboree consociate (peraltro, ritenute erroneamente “non autoctone”!) atte ad aumentare il livello di biodiversità delle specie arboree ed arbustive ivi presenti e indurre progressivamente una ricostituzione del sottobosco. Una parte di questi terreni, una volta recuperati, potrà venire indirizzata alla produzione intensiva di biomassa legnosa vergine a scopo energetico ovvero alla produzione di legname di qualità. Avendo un fogliame ricco d'azoto, le specie consociate sono in grado di aumentare la fertilità del terreno, la presenza dei lombrichi e la carica microbica, sino a livelli molto superiori a quelli di altre specie arboree, soprattutto poi se mono-colturali. Le specie consociate sono nitro le e possiedono un apparato radicale in grado di approfondirsi parecchio nel terreno: per tali motivi, resistono alla siccità e, se vengono concimate ed irrigate una-due volte all'anno, sono in grado di raggiungere produzioni veramente imponenti, con un legname di ottima qualità. In alcune situazioni, potrebbe essere necessario intervenire predisponendo (a meno che qualcosa non esista già), soprattutto per i primi anni dopo il trapianto delle nuove specie, vasche di raccolta (ricavate nel terreno o per no trasportabili) per l’acqua e semplici impianti (anche mobili) di irrigazione. Le piantine potrebbero venire prodotte tramite insediamento in zona di un vivaio forestale condotto, inizialmente, da esperti e poi, progressivamente, gestito direttamente da personale di Opere Sociali. Vista la localizzazione in territorio particolarmente vergine sotto il profilo ambientale, il vivaio forestale potrebbe eventualmente prevedere un’area dedicata alla produzione di piante medicinali di riconosciuta (e certificata) attività fitoterapica anche in ambito clinico.

4/4 Filiera del legno

Una volta che si sia insediata una prima attività di produzione di biomassa tramite cippatura di materiale legnoso (e non) proveniente da: pulizia del sottobosco diradamento o taglio dei boschi esistenti sfalci e ri uto verde (opportunamente essiccato) in prospettiva, taglio dei boschi consociati si interverrà con il suo utilizzo a scopo energetico tramite gassificazione termica, con impianti per la produzione del cosiddetto bio-syngas (una miscela di CO, H2 e N2). La strategia che si intende perseguire poggia sui seguenti capisaldi, da venire realizzati in sequenza temporale:

Produzione primaria di syngas e sua distribuzione tramite micro-rete locale atta all’alimentazione di bruciatori per caldaie da riscaldamento, domestico o rurale (serre) Auto-produzione (ad uso locale) di energia elettrica e calore tramite alimentazione del syngas a opportuni gruppi moto-generatori a combustione internaProduzione di energia elettrica da immettere in rete nazionale sfruttando le tari e di vendita particolarmente incentivanti: in questo caso i gruppi moto-generatori sarebbero “dedicati” alla produzione e vendita di energia elettrica mentre il calore prodotto (gratuito!) verrebbe utilizzato localmente.

 


CREAZIONE DI UN DISTRETTO ENERGETICO IN LOCALITÀ SANTUARIO DI SAVONA
 
La recente accelerazione della crisi energetica pone nella necessità di rendere autosufficienti porzioni di territorio attraverso fonti rinnovabili. Lo sviluppo del Nemus Saonensis, una delle più grandi riserve boschive d’Italia, unita alla proprietà in gran parte demaniale o di Enti Pubblici (Opere Sociali Savonesi), rende praticabile la creazione di un distretto energetico in Località Santuario di Savona per rendere totalmente autosufficiente i residenti e le importanti strutture sanitarie che qui sorgono e fornire un contributo all’occupazione..
Il progetto formativo-produttivo si articola in una serie di fasi:
Obiettivo: Fornire a dodici disoccupati residenti nel Comune di Savona qualifica e competenze relative alla professione di boscaiolo in modo completo, innovativo, efficace attraverso un corso di formazione finanziata.
Tipologia: corso finanziato FSE – Asse II Destinatari: 12 disoccupati maggiorenni Durata: max. 600 ore (necessarie per qualifica) Ente erogatore: Ente di formazione accreditato Regione Liguria - SPES Partner: Opere Sociali,  Comune di Savona, Università di Savona. 
Argomenti di studio: Scienze forestali, Botanica, Principi di sicurezza sul lavoro, Tecniche di coltura e piantumazione, Strumenti e tecnologie a supporto del taglio, Metodi e tecniche di taglio su terreni scoscesi, Economia del bosco, Biologia: la vita del bosco.
Impostazione del corsoTeorico-pratica con il 50% di teoria in aula ed il 50% di applicazioni pratiche/training on the job. Stage presso aziende di taglio e vendita legna da ardere.
DocentiPer la parte teorica saranno utilizzati docenti universitari ed esperti dei diversi settori scelti tra i migliori a livello nazionale I docenti della parte pratica saranno selezionati tra i migliori professionisti attualmente attivi nel settore del taglio boschivo con particolare attenzione verso l'utilizzo di tecnologie quali funicolari, macchine da taglio di ultima generazione ecc.
DurataSi può prevedere una durata massima di sei mesi nel caso di corso di qualifica di 600 ore e 4 mesi nel caso di corso di specializzazione. Ai corsisti saranno fornite attrezzature e dispositivi di protezione individuale che resteranno di loro proprietà alla fine del corso. 
Prospettive occupazionaliIl corso viene attivato per fare fronte alle necessità della creazione di un distretto energetico integrato con l'installazione di generatori a biomasse, pirogassificatori per la produzione di energia e calore puliti. La pirolisi è un processo di decomposizione termochimica, ottenuto mediante l'applicazione di calore e in completa assenza di un agente ossidante. La totalità degli allievi sarà quindi impegnata direttamente in questo progetto.


Sabato 18 Febbraio ore 16 Azzarie di Santuario

Le maschere di Franca De Benedetti


https://youtu.be/-XYGpmX9x70

   
   

   

  

  

  

  


Sabato 18 Febbraio 2023 dalle 16 alle 18
SABATO VERDE CON MASCHERE

Per entrare nel clima della festa un video di monili in ceramica raku di Laura Peluffo

https://youtu.be/-8EHST_NlDo

Le dame presenti che lo desiderano saranno modelle di una sfilata di monili.
  

SABATO VERDE CON MASCHERE

Dal Santuario all'Isola di Smeraldo e ritorno

Sabato 18 Febbraio, dalle ore 16 alle 18.00
Palazzo delle Azzarie, Santuario di Savona
Laboratorio di danze tradizionali irlandesi con Raffaella Bergonzi
Laboratorio di canto tradizionale irlandese con Gianna Williams e Roberto Storace 
Proiezione di immagini di paesaggi irlandesi scattate da Roberto Storace

Per partecipare si dovrà indossare almeno un capo di abbigliamento verde (berretto, sciarpa, foulard, maglia, piumino, mutande, ecc.)

Per preparaci alla festa gustiamoci 

LIKE WORDS IN THE WIND [by Roberto Storace] con Gianna Williams e Roberto Storace 


https://youtu.be/GYrDRjQRDMQ

Sabato 25 Febbraio 2023 dalle ore 16 alle ore 17
ESIBIZIONE DI DANZA INCLUSIVA

  

IL RISCATTO DEL CORPO OFFESO

Corinna Parodi Brondo ed Enrico Gazzola campioni italiani di danza sportiva paralimpica saranno gli interpreti di un momento coreografico che dimostra come da un handicap possa nascere un'opportunità.


Enrico Gazzola

Nel 2010 incontra per la prima volta la danza sportiva paralimpica. Nel 2016 vince il titolo italiano in coppia con Lorella Brondo con le coreografie di Edo Pampuro, nello stesso anno partecipano al campionato Europeo classificandosi al quarto posto. Vince diversi titoli italiani in quattro specialità diverse fino al 2021. In questo stesso anno gareggia con Corinna Parodi vincendo il titolo italiano e classificandosi ottavo alla coppa del mondo svoltasi a Genova. Partecipa a due campionati mondiali e come miglior risultato nel 2019 si classifica al quinto posto nel duo di carrozzine raggiungendo il quarto posto nel ranking mondiale della stessa specialità. Come miglior risultato in campo internazionale vince in Polonia nel 2018 la medaglia d'oro nella stessa specialità.

Corinna Parodi nasce l'08/10/2002 a Pietra Ligure (SV) e risiede a Loano (SV).

Diplomata al Liceo delle Scienze Umane indirizzo classico c/o Istituto Redemptoris Mater 

frequenta il corso di Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione all'Università di Genova 

(polo di Savona). Ha studiato musica, pianoforte e canto sotto la guida di Teo Chirico e Alessandro Collina. Ha studiato recitazione, danza e musical sotto la guida di Lorella Brondo, Francesca Cipriani e Bruno Borraccini. Ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche e vinto concorsi anche di carattere nazionale: Festival dello Zucchino d'oro, Margherita d'oro, Una canzone dal cuore, Tour Music Fest, Martinarte Sotto le Stelle, Musica è, Un Mare di Stelle, Fuori Classe Talent, Gazebo Voice, OFF Side, Esplosioni di voci, Miss Roberta, Io canto da casa e non solo, Maratona d'Estate, Una Voce per San Marino, Euro Channel, Universo in Rosa, Miss Inverno, Milano Sing Gala, Sanremo Music Award, Sanremo Artist Talent, Sanremo Discovery, Bussola Oggi.

Discografia: “Giostra” di Corinna Parodi, “Ricordo” di Corinna Parodi, “Sognami Amor Mio...” di Corinna Parodi e Lorenzo Biricocoli, “Pianto di Demetra” di Lorenzo Biricocoli, “Non è possibile” di Alessio Terrinoni in “Sognando Sanremo 2020”, “Lone” di Godylart in “World of Wanderlust”.

Musical: Alice in “Che Pasticcio in casa Addams”, Maria in "Tutti insieme appassionatamente”, Caterina in “Issa Brassa... il miracolo dell'amore”. 

Televisione: Sanremo Young (RAI), Amici (Mediaset), Festival Roma Capitale (GoldTV), Miss 

Italia 2022 (RAI, tappa di Loano).

Fiction: Petra 2 (RAI), Criminel” (TV tedesca).

Solidarietà: Partecipa come atleta partner normodotata del ballerino Enrico Gazzola per la sezione 

“Danza in carrozzina” alla World Cup 2021 ed ai Campionati Italiani Rimini 2021. dove ottengono la medaglia d’oro.

Contatti: Cell.: 3381046830 E-mail: parodicorinna@gmail.com

Lorenzo Biricocoli musicista Roma, Italia. Nasce nel 2002, ad Avezzano (AQ).

Istruzione e formazione

I.I.S.S. Liceo Artistico Caravaggio, Diploma, Roma. Ha frequentato il Liceo Artistico ad indirizzo "Architettura e Ambiente".  Masterclass di batteria di Dom Famularo a Roma. Ha intrapreso un percorso formativo e lavorativo all'interno dello studio musicale "One E Music" guidato dal produttore artistico Giovanni Errera. Ha potuto lavorare nell'ambito della produzione musicale, dalla registrazione all'arrangiamento, dal missaggio al mastering. Conservatorio Licinio Refice Frosinone, frequenta il corso di Batteria Pop-Rock al secondo anno di studi con gli insegnanti Stefano Caturelli (Tecniche dell'armonia e Tecniche compositive), Marco Tiso (Musica d'insieme), Paolo Tombolesi (Tecniche d'improvvisazione), Marco Rovinelli (Batteria e percussioni pop-rock).

Lavoro

Tramite il sito Fiverr.com è batterista freelancer e collabora alla realizzazione di molteplici progetti tramite questa realtà. Batterista, Easy Fit Palestre, Roma.

Concorsi

Fuoriclasse Talent Roma,   Score Relief 2022,  Tour Music Fest 2022 Repubblica di San Marino. 

Brani inediti

"Destinoazione" apr 2021, "Note per un Amore Spezzato" ago 2021, "Folle incantesimo" apr 2022, "Il pianto di Demetra" mag 2022 interpretato da Corinna Parodi, "Sognami amor mio" sett 2022 interpretato da Corinna Parodi, il brano è accompagnato dalla traccia bonus “Sogno di un ballo antico, Valzer No. 1 in re minore”, "Estate, Adagio in sol minore" dic 2022.

Contatti 3668171515 E-mail lorenzo.biri02@gmail.com


Lorella Brondo

Inizia lo studio della danza classica all'età di nove anni.

E' allieva dell'”Accademie de Danse Classique Princesse Grace”di Monte-Carlo diretta da Marika Besobrasova. Iscritta alla “Formation Intensive Professional” e “Formation Section Pedagogique”, si diploma al “Centre de Danse International Rosella Hightower”di Cannes diretto da Rosella Hightower e Jean Luc Barsotti . Segue la formazione di teatro-musicale con Claude Poitier, Robert Carrique, Bernard Lyautey. Frequenta il Corso di “ Composizione Coreografica “Università di Danza “Susanna Egri”. Partecipa al Progetto Interdisciplinare Arte Sceniche “Sipario” Milano. Frequenta il Corso di ” Specializzazione Professionale Regione Toscana”. Corso di Aggiornamento insegnanti e coreografi “Accademia Vaganova di San Pietroburgo”. Corso di aggiornamento all''Accademia Nazionale di Danza di Roma. Danza nella “Compagnia Spazio Musica” Liguria diretta da Jaquelin De Min e James Urbain e nella “Compagnia Regionale del Balletto di Mantova”. Prende parte a programmi televisivi e documentari TV direzione artistica Raoul Molinari. Danzatrice per gli allestimenti lirici e teatrali di “Teatro Tempo” direzione artistica Manlio Palumbo Mosca. Coreografa per la stagione “Opera Festival” Diano Castello (IM). Coreografa stagione lirica di Orvieto “Opere e Concerti“ Direzione Artistica Gabriella Ravazzi. Aiuto-regista per l'allestimento della “Cenerentola” di Alessandro Verducci -Varese Ligure (SP). Danzatrice e Coreografa ne“Il Cavallino Bianco” Regia Mariano Furlani Teatro Comunale Adria (Ro). Cura i movimenti coreografici nel film per ragazzi “Magico Tragico Ribelle” di Nat Russo al Giffoni Festival che viene premiato alla sezione Cinemadomani alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Collabora come referente per la Liguria con la rivista “DanzaSI” diretta da Raffaello Luciani

Insegnante presso il “Centre California “ di George Teboul Cagnes sur Mer. Assistente ai corsi di danza terapia di Jeanin Dubouch al “Centre de Danse International” Cannes. Docente di Danza Classica ai corsi estivi “Spazio Musica Stage Internazionali”. Dirige la sezione danza/teatro Progetto Giovani-Provveditorato agli Studi e Servizi Sociali “Teatro Domus”- Finale L. Nel 1987 è fondatrice del “Centro di Danza Lorella Brondo” Cairo Montenotte. Dal 1991 al 2001 Direttrice artistica ed insegnante della Scuola di Danza di Pietra Ligure.  Dal 1997 Direttrice Artistica di ATTIMO DANZA a.c.s.d. Loano

Nel 2010 inizia il percorso sportivo federale FIDS/CONI Maestro Midas, Istruttore Federale FIDS Giudice Straordinario . Frequenta il “Corso di Formazione Attività Paralimpica FIDS“ Stadio Olimpico-Roma. Dal 2015 al 2018 si dedica alla attività paralimpica in coppia con l'atleta Enrico Gazzola nella categoria “Wheelchair Freestyle Combi” a livello agonistico. 

Formazione Musicale

Lasciate in un cassetto le esperienze musicali giovanili, studia canto lirico sotto la guida del Soprano Gabriella Ravazzi . “Borsa di Studio “ per la classe di Arte Scenica della Regista Vera Bertinetti. Dal 1991 al 1994 è allieva del Conservatorio Nazionale “P. Cochereau”di Nizza (Francia). Frequenta il Corso di Formazione Professionale per l'Artista di Teatro col M° Leonello Capodaglio. Si avvicina al Canto Barocco con il Soprano Carmen Vilalta. Partecipa a Echange Culturel “ECUME Ateliers Mediterranées” de Chant e Calligraphie, Marsiglia. E' presente al Galà Finale di “Voci e Volti nuovi per l'Operetta” al Teatro Alfieri di Torino. Tra i vincitori di “Sanremo In Campus il Musical “di Roberto Croce al Teatro Ariston Sanremo.



Giulia Caruana

Nell’ottobre 2010 inizia lo studio della danza classica sotto la guida di Lorella Brondo a Loano presso la scuola ATTIMO DANZA. Nel 2013 partecipa al suo primo concorso al Teatro Nuovo di Torino “AGON 2013” vincendo una borsa di studio per Vignale Danza. Nel 2015 inizia il percorso nella danza sportiva della Federazione Italiana danza Sportiva-FIDS cominciando a partecipare alle prime gare e competizioni. È presente al Premio Internazionale DANZA GIOVANI CITTA’ DI SANREMO. Nel 2017 e 2018 partecipa al progetto didattico artistico CHILDREN BALLET IN THEATRE. Viene selezionata con successo all’audizione per il JOFFREY BALLET SCHOOL di New York. Terza classificata al Concorso JOY DANCE-sezione danza classica. È medaglia d’argento -Vicecampionessa italiana ai Campionati Italiani FIDS 2018. Nel 2019 terza classificata al concorso BALLANDO SOTTO LA PIOGGIA vince la borsa di studio per uno stage a SAN PIETROBURGO. Frequenta il corso di Fusion e Contaminazione del Maestro MAX SAVATTERI dove riceve una borsa di studio per il PROGETTO UNION DANCE CAMP -NEW YORK. Al Trofeo Nazionale Dance Contest 2021- LIBERTAS è medaglia di bronzo per la sezione danza classica. Al Trofeo Nazionale Dance Contest 2022 -LIBERTAS è nuovamente medaglia di bronzo danza classica e medaglia d’argento per la categoria solisti danza moderna. Riceve la STELLA AL VALORE ATLETICO LIBERTAS LIGURIA 2022. Primo posto danza classica e secondo posto danza moderna ai Campionati Regionali FIDS 2022. Quarto posto sezione danza classica ai Campionati Italiani FIDS 2022. Partecipa a diversi stage con i Maestri Sabrina Rinaldi, Marcello Algeri, Raffaele Paganini, Carla Perotti. Nell’Ottobre 2022 è presente alle lezioni di Danza Classica, Repertorio, Passo a Due tenute dal ballerino Francesco Docino del Moscow Ballet, Oksana Bondareva e Andrey Liapin solisti internazionali. Con la scuola ATTIMO DANZA è presente ai diversi eventi culturali e artistici sul territorio, spettacoli teatrali e musicali in collaborazione con la MJD del Maestro Teo Chirico, dallo scorso anno inoltre è impegnata come assistente ai corsi propedeutici e preparatori allo studio della danza. Alla formazione accademica affianca lo studio di altre discipline e frequenta l’Istituto Falcone di Loano 

indirizzo Moda.




https://youtu.be/Qfuw7WnOudE

L’INCLUSIVITÀ PROTAGONISTA PER UN GIORNO ALLE AZZARIE

Un evento particolarmente significativo per la sua portata artistica e simbolica si svolgerà Sabato 25 Febbraio 2023 dalle ore 16 alle ore 17 presso il Palazzo delle Azzarie del Santuario di Savona. 

Aprirà la manifestazione un video intitolato “Oltre i limiti con determinazione”, realizzato dagli allievi della classe 5E dell’IIS Ferraris Pancaldo di Savona. Con la partecipazione di Adam, Teo e Roberto; Andrea Camuffo, Chiara Perrotta, Carlo Cortesi. La voce off è di Sara Piccardo, le riprese sono di Pietro Cavallo e Roberto Pastorino. Le simpatiche animazioni sono di Chiara Morando, Sara Piccardo, Lucrezia Vitale e Oscar Vivaldo. La musica originale è di SpoundProdMusic from Pixabay. La responsabile del progetto è la prof.ssa Olga Russo, mentre i responsabili della creazione e realizzazione  sono il Prof. Rino Alaimo e la Prof.ssa Veronica Vescio. Amiamo citarli tutti.

Si tratta di un contributo antiretorico ed antipietistico, diretto, essenziale, in altre parole inevitabile.

Non poteva esserci migliore introduzione alla inclusività a conferma che il messaggio sociale, fortemente ribadito dai media, è passato. Come non pensare al protagonista di Avatar o a Brumotti che, a favore delle telecamere di Striscia la Notizia, colloca un simulacro di escremento sulle auto di coloro che parcheggiano il proprio mezzo nei park riservati ai disabili?

Ma un altro prezioso gioiello è riservato agli intervenuti. 

Ne saranno protagonisti Giulia Caruana, Corinna Parodi (partner normodotata) ed Enrico Gazzola, campioni italiani questi ultimi di danza sportiva paralimpica, interpreti di un momento coreografico che dimostra come da un handicap possa nascere un'opportunità.

Enrico Gazzola incontra per la prima volta la danza sportiva paralimpica nel 2010. Dopo anni di appassionata dedizione nel 2016 vince il titolo italiano in coppia con Lorella Brondo con le coreografie di Edo Pampuro. Nello stesso anno partecipano al campionato Europeo classificandosi al quarto posto. Vince diversi titoli italiani in quattro specialità diverse fino al 2021. 

In questo stesso anno gareggia con Corinna Parodi vincendo il titolo italiano e classificandosi ottavo alla coppa del mondo svoltasi a Genova. Partecipa a due campionati mondiali e come miglior risultato nel 2019 si classifica al quinto posto nel duo di carrozzine raggiungendo il quarto posto nel ranking mondiale della stessa specialità. Come miglior risultato in campo internazionale vince in Polonia nel 2018 la medaglia d'oro nella stessa specialità. Ma al di là del ricchissimo palmares, ben altro valore di testimonianza ha questa esibizione. Ci dice che la strada dell’inclusività è lunga, ma che, con la volontà, un bel pezzo, a dispetto delle menomazioni, è già stato compiuto.


Giulia Caruana 1

https://youtu.be/F1V-82NnJLU


Giulia Caruana 2

https://youtu.be/wn_nsH0mQMo


Giulia Caruana 3

https://youtu.be/SlBndINAMdE


Enrico Gazzano solo

https://youtu.be/Qd3Hx940PPI


Enrico Gazzano e Corinna Parodi 1

https://youtu.be/B-wtWRSKOjY


Enrico Gazzano e Corinna Parodi 2

https://youtu.be/7tMFYTOGdIg


Azzarie's Dance 28/02/2023

https://youtu.be/YfgIDu1fR3E



PREMESSA

La valle del Santuario, attraversata dal torrente Letimbro, inizia nella immediata periferia di Savona, inizialmente stretta e sinuosa si snoda lungo un percorso naturalistico in mezzo al verde degli alberi per poi allargarsi in zone di antica tradizione agricola. La valle si addentra nel cuore dell'antico bosco comunale, il grande “Nemus Savonese”, che divenne possedimento della città fin dal 1192 e servì per l’approvvigionamento di legname per i cantieri navali. 

Luogo centrale della valle è la Basilica di Nostra Signora della Misericordia, luogo sacro per l'apparizione della Madonna nel 1536,  rimasto miracolosamente immerso in un luogo “incolto e romito, alpestre e scosceso” con la sua bellissima piazza definita dallo storico dell’arte  Carlo Argan “la più bella piazza del savonese”.

FINALITA’

Il presente progetto vuole offrire un'occasione per far conoscere, apprezzare e amare la valle del torrente Letimbro sotto tutti gli aspetti: storico, artistico, religioso, culturale e naturalistico. 

OBIETTIVI

1)  Far scoprire i tesori di questo un angolo di fondamentale importanza del territorio savonese per la sua storia, arte e fede;

2) Sensibilizzare al rispetto e alla tutela del territorio in cui viviamo sia dal punto di vista naturalistico, storico, artistico, della fede e delle sue  tradizioni;

3)  Fare esperienza di camminare e lavorare insieme

STRUMENTI

Il progetto propone visite guidate e facili escursioni


VISITE GUIDATE

TITOLO

BREVE DESCRIZIONE

TEMPO

Il Santuario di N.S. di Misericordia

Visita per scoprire i tesori della Basilica

1 ora

Il Museo del Santuario “un tesoro da scoprire”

Visita guidata al museo per scoprire doni preziosi fatti da visitatori illustri, gli ex voto ed i dipinti di Eso Peluzzi

Costo: 3.00 cadauno + 2.00 ingresso al museo

1 ora

COSTO per almeno 20 soggetti: 6 euro a soggetto


ESCURSIONI

TITOLO

BREVE DESCRIZIONE

TEMPO

Il cammino della Santa

Escursione per scoprire luoghi del pellegrinaggio della Santa Maria Rossello

3 ore

Sulle orme di Napoleone

Escursione che percorrendo la via per il Santuario, permette di conoscere Storia e arte della Valle

3 ore

Parco dell’Adelasia

Escursione naturalistica nell’antico “Bosco di Savona”

3 ore

COSTO per almeno 20 soggetti: 6 euro a soggetto







https://youtu.be/McdhtCxdTq8


L'orto di Piero " La  poetica  di  un  contadino
"

di Imelda Bassanello de “La Dinamica Creativa”

Mostra con tema la campagna; correlata da fotografie di un campo in varie stagioni dell'anno. L'esposizione parte da una elaborazione di fotografie, scattate costantemente nell'arco di un intero anno,  aventi come protagonista un campo coltivato ad orto, che, attraverso le stagioni, le varie condizioni atmosferiche e il lavoro metodico di un contadino,  muta nel suo aspetto e nel suo colore, si impoverisce e si arricchisce, dorme e dà i frutti; La professione dell'agricoltore è sparita ormai nel tempo, contribuendo (in questo caso si parla specificatamente dell'entroterra ligure) a rendere più arido il paesaggio e più povero l'uomo stesso. La mostra fotografica è accompagnata dalla raffigurazione di quattro poesie a tema contadino, due di poeti ottocenteschi, Pascoli e Leopardi, con le rispettive: "La quercia caduta" e "Il sabato del villaggio" e altre due di poeti più contemporanei, quali Montale e Ungaretti, sempre naturalmente con temi rivolti alla natura e alla campagna. L'obiettivo è di rappresentare nella maniera più semplice, al di là cioè di ogni mistificazione ideologica, la parola "Agricoltura" come realtà ancora possibile, dimostrare alle giovani generazioni che non ci sono limiti e non esistono tempi e tutti abbiamo la possibilità di scoprire anche ciò che l'evidenza o il contemporaneo non aiuta a riconoscere. E ciò non vale solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti costretti ormai a dimenticare i luoghi della loro fanciullezza. Il luogo della realizzazione del progetto è Santuario di Savona, dove si trova realisticamente il campo in questione e dove si svolgerà l'esposizione all'interno cioè del  palazzo delle Azzarie, che si affaccia alla piazza monumentale. Le motivazioni a base di tale progetto sono, in apparenza, molto semplici, come lo è il tema stesso; parlo in prima persona e posso dire che, vivendo da più di quarant’ anni a Santuario, ho visto nel tempo moltissimi cambiamenti sul territorio; abbandoni di terreni allora coltivati, con orti e animali da cortile, campi con grano e ulivi, luoghi che non sono mai più stati riusati né per l'ampliamento di vecchie cascine né per altri scopi di qualsiasi uso, ma semplicemente abbandonati e invasi da rovi, siepi selvatiche e piante boschive. Non è un'esposizione finalizzata per Santuario e i suoi pochi abitanti; essa nasce in questo contesto solamente come esperienza; l'intenzione è di divulgarla poi in città e provincia, soprattutto nelle scuole primarie, medie e superiori, dove si possa trasmettere la poetica del lavoro del contadino, istruire, sensibilizzare, aiutare a sperare e a concretizzare un mestiere mai morto.