https://youtu.be/o_L5d88SdRw
LA GEOGRAFIA DELLA COOPERAZIONE
Pochi sanno che nell'UE esistono le macro-regioni.
La prima a nascere nel 2009 è stata la macroregione baltica, che mette assieme sette Paesi (Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Polonia e i Laender della Germania Nord-Est), conta circa 70 milioni di abitanti e un Pil complessivo di 1.380 miliardi. Ha già attivato 40 progetti tra tutela del mare, investimenti in innovazione, risparmio energetico e competitività di sistema. La Danubiana (2010) tiene insieme nove Paesi Ue (Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania e Croazia) e cinque Paesi non-Ue ( Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Ucraina e Moldova) ed è la più popolosa: 90 milioni di abitanti e un Pil da 1.620 miliardi: politiche ambientali, sinergie energetiche e infrastrutture sono le priorità, ma anche scuola e sicurezza.
Nata nel 2014, l’area adriatico-ionica coinvolge otto Stati tra Paesi membri (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia) ed extra-Ue (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia). Per l’Italia, le Regioni interessate son quelle della dorsale adriatica, dal Friuli alla Puglia, oltre a Basilicata, Calabria e Sicilia. Gli obiettivi: pesca e tutela del mare, reti di trasporto ed energia. Ma i progetti sono ancora in una fase iniziale. Con un Pil di 3 mila miliardi ma una forza d’urto di cinque Paesi Ue (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due non (Liechtenstein e Svizzera), e 48 Regioni, la regione Alpina, nata nel 2015, è la più ricca, più omogenea per benessere ma anche articolata nei bisogni: dalla tutela di ghiacciai e ambiente al dialogo tra cluster, distretti e Università.
Attendiamo adesso una macroregione mediterranea, che coinvolgesse anche le regioni italiane ioniche, Marocco, Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto, potrebbe gestire più organicamente la questione dei flussi migratori. Ma anche molto altro. Parliamone.
Nessun commento:
Posta un commento