giovedì 16 maggio 2024

Corso di economia europea: Lezione 3 UNA NUOVA REGIONALITA' ITALIANA

https://youtu.be/smbuY_tfVmE

 

Riordino territoriale, la proposta: 36 nuove regioni che sostituiscono le province.

Una proposta per il riordino istituzionale volto a migliorare i servizi diminuendo la spesa pubblica, arriva dalla Società Geografica Italiana arriva una proposta di “Neoregionalismo”.

L’idea consiste nel suddividere l’Italia in 36 nuove regioni che sostituiscono le attuali province e gli attuali confini regionali, per diventare i centri propulsori della gestione amministrativa e dello sviluppo in un rinnovato “patto di cittadinanza”.

La proposta parte da uno studio del 1999 che già prevedeva un ridisegno dei confini regionali volto a snellire la macchina burocratica e amministrativa delle Province e delle Regioni, oltre che a rivedere il territorio secondo criteri geografici, demografici, culturali, infrastrutturali e sociali. “Le nuove regioni sarebbero il risultato di un’aggregazione intercomunale e non di un accorpamento delle province”.

I punti fondamentali della proposta

– Le funzioni urbane: i sistemi metropolitani caratterizzati da valori più elevati di densità insediativa (residenziale, produttiva, terziaria, di servizio) rappresentano delle realtà imprescindibili.

– La delimitazione fisico-funzionale: la presa in carico e la verifica dell’efficienza dei contesti areali e urbanizzati adiacenti ma nel contempo aggregabili funzionalmente al “cuore” in quanto sistemi di riequilibrio gravitazionale (residenziale, produttivo, turistico, del tempo libero). In questo quadro rientrano le cosiddette aree libere che si trasformerebbero da territori indifferenziati ad aree funzionali specifiche del sistema di riferimento.

– Le reti di connessione (e di gravitazione): la verifica dell’accessibilità fra queste entità territoriali e le zone circostanti dal punto di vista delle infrastrutture.

– La presa in carico del capitale relazionale e sociale

– La valorizzazione patrimoniale: ovvero una combinazione di vantaggi specifici sintetizzabili in quattro attributi che potrebbero interagire e rafforzarsi reciprocamente: il patrimonio storico artistico, la cultura immateriale, le componenti ricettive, la dimensione spettacolare-culturale.

– L’individuazione di quei casi in cui il sistema prevede la presenza di due o più centri che rappresentano congiuntamente una “centralità diffusa”.

– La proposta rispetta il più possibile la sovrapposizione con gli attuali confini amministrativi, laddove questa non metta in discussione i fondamenti dello scenario proposto.

– Le nuove regioni saranno il più possibile autosufficienti potendo beneficiare al proprio interno dell’esercizio del maggior numero possibile di funzioni. Ne deriverebbe, dunque, un risparmio di gestione e una semplificazione del quadro dell’erogazione di servizi.


Ecco l’elenco delle aree metropolitane, delle polarità urbane e delle comunità territoriali,

1. del Tanaro

 Polarità urbane: Alessandria (1)

 Comunità Territoriali: Alessandria, Casale, Asti, Alba, Fossano, Saluzzo, Cuneo, Mondovì (8)

 2. La grande Torino

 Area Metropolitana: Torino (1)

 Comunità Territoriali: Pinerolese, Eporediese (Ivrea), (3)


 3. Valle d’Aosta

 Aosta, Saint Vincent, Courmayeur (3)


 4. Valsesia / Piemonte settentrionale

 Polarità Urbane: Novara (1)

 Comunità Territoriali: Novara, Vercelli, Biella, Borgosesia, Borgomanero, Verbania Domodossola Crescentino (8)


 5. La Grande Milano

 Area Metropolitana: Milano (1)

 Comunità Territoriali: Pavia, Vigevano, Tortona, Novi Ligure, Busto Arsizio, (5)


 6. Insubria

 Polarità Urbane: Bergamo (1)

 Comunità Territoriali: Bergamo, Sesto Calende, Como, Lecco, Chiavenna, Sondrio, Bormio, Edolo, Varese (9)


 7. Liguria

 Area Metropolitana: Genova (1)

 Comunità Territoriali: Ventimiglia, Sanremo, Imperia, Albenga, Finale, Cairo Montenotte, Savona, Chiavari (9)


 8. Padania occidentale / Le città del Po

 Polarità Urbane: Parma e Piacenza (2)

 Comunità Territoriali: Parma, Piacenza, Lodi, Crema, Cremona, Fiorenzula-Fidenza, (6)


 9. del Garda

 Polarità Urbane: Verona, Brescia (2)

 Comunità Territoriali: Brescia, Mantova, Verona, Legnago (4)


 10. Padania orientale / del Delta

 Polarità Urbane: Ferrara (1)

 Comunità Territoriali: Ferrara, Rovigo, Adria, Comacchio, Argenta (5)


 11. Trentino / Dolomitia

 Polarità Urbane: Trento (1)

 Comunità territoriali: Trento Rovereto, Cles, Tione, Cavalese, Arco (10) Feltre, Agordo, Belluno, Cortina


 12. Alto Adige

 Polarità Urbane: Bolzano (2)

 Comunità territoriali: Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico


 13. Veneto

 Area Metropolitana: Venezia (1)

 Polarità Urbane: Padova, Vicenza (2)

 Comunità Territoriali: Padova, Vicenza, Schio, Bassano del Grappa, Castelfranco,Treviso, Montebelluna, Conegliano, Feltre, Agordo, Belluno, Cortina, Portogruaro (13)


 14. Friuli / Iulia

 Area Metropolitana: Trieste (1)

 Polarità Urbane: Udine (1)

 Comunità Territoriali: Udine, Pordenone, Tolmezzo, Gorizia (4)


 15. Emilia / La Grande Bologna

 Area Metropolitana: Bologna (1)

 Polarità Urbane: Reggio Emilia e Modena (2)

 Comunità Territoriali: Reggio Emilia, Modena, Carpi, Sassuolo, Castelnuovo Monti, Pavullo, Mirandola (7)


 16. Romagna

 Polarità Urbane: Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini (4)

 Comunità Territoriali: Imola, Faenza, Lugo, Forlì, Cesena e Rimini (6)


 17. Tirrenia

 Polarità Urbane: La Spezia, Livorno (2)

 Comunità Territoriali: La Spezia, Massa-Carrara, Aulla, Barga, Viareggio, Lucca, Pisa,Volterra, Cecina, Piombino, Porto Ferraio (11)


 18. La grande Firenze

 Area Metropolitana di Firenze

 Polarità Urbane: Prato, Arezzo (2)

 Comunità Territoriali: Empoli, Montecatini, Pistoia, Prato, Arezzo, Bibbiena, Borgo San Sepolcro (7)


 19. Etruria

 Comunità Territoriali: Grosseto, Siena, Viterbo, Poggibonsi, Follonica, Orbetello, Manciano, Pitigliano, San Quirico, Montepulciano, Castel del Piano, Viterbo, Civitavecchia (13)


 20. Umbria

 Polarità Urbane: Perugia, Terni (2)

 Comunità Territoriali: Perugia, Terni, Città di Castello, Gubbio, Assisi, Gualdo Tadino, Foligno, Norcia, Spoleto, Orvieto, Todi, Rieti (12)


21. Marche

 Polarità Urbane: Ancona, Pesaro (2)

 Comunità Territoriali: Ancona, Pesaro, Urbino, Fano, Senigallia, Jesi, Fabriano, Macerata, San Severino, Recanati, Camerino, Civitanova, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno (15)


 22. Roma Capitale

 Area Metropolitana: Roma (1)


 23. Ciociaria

 Polarità Urbane: Latina (1)

 Comunità Territoriali: Latina, Frosinone, Terracina, Sora, Cassino, Formia, Isernia (7)


 24. Abruzzo

 Polarità Urbane: Pescara (1)

 Comunità Territoriali: Pescara, L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Teramo, Giulianova, Atessa, Castel di Sangro, Vasto (9)


 25. Napoletano

 Area Metropolitana Napoli (1)

 Comunità Territoriali: Caserta, Piedimonte Matese (2)


 26. Campania

 Polarità Urbane: Salerno (1)

 Comunità Territoriali: Salerno, Amalfi, Sala Consilina, Sapri, Vallo della Lucania, Avellino, Sant’Angelo dei Lombardi (7)


 27. Daunia

 Polarità Urbane: Foggia (1)

 Comunità Territoriali: Termoli, Campobasso, San Severo, Vieste, San Giovanni Rotondo, Manfredonia, Cerignola, Benevento, Ariano Irpino, Circello (10)


 28. Puglia

 Area Metropolitana: Bari (1)

 Polarità Urbane: Barletta, Andria (2)

 Comunità Territoriali: Barletta, Altamura, Monopoli (3)


 29. Salento

 Polarità Urbane: Taranto e Lecce (2)

 Comunità Territoriali: Taranto, Lecce, Fasano, Brindisi, Otranto, Casarano (6)


 30. Basilicata

 Comunità Territoriali: Melfi, Potenza, Moliterno, Matera, Pisticci, Policoro, Lauria (7)


 31. Calabria

 Polarità Urbane: Catanzaro (1)

 Comunità Territoriali: Catanzaro, Cosenza, Castrovillari, Praia a mare, Cassano allo Ionio, Paola, Rossano, Crotone, Petilia Policastro, Lametia, Soverato, Vibo Valentia (12)


32. dello Stretto

 Aree Metropolitane: Reggio Calabria, Messina (2)

 Comunità Territoriali: Reggio Calabria, Gioia Tauro, Locri, Messina, Patti-Capo d’Orlando (5)


 33. Sicilia Ionica

 Area Metropolitana: Catania (1)

 Polarità Urbane: Siracusa (1)

 Comunità Territoriali: Siracusa, Noto, Caltagirone, Enna, Nicosia, Gela, Ragusa (7)


 34. Sicilia occidentale

 Area Metropolitana: Palermo (1)

 Comunità Territoriali: Trapani, Castelvetrano, Corleone, Cefalù, Sciacca, Agrigento, Caltanissetta (7)


 35. Sardegna settentrionale

 Polarità Urbane: Sassari (1)

 Comunità Territoriali: Sassari, Tempio Pausania, Arzachena, Olbia, Siniscola, Nuoro, Macomer (7)


 36. Sardegna meridionale

 Area Metropolitana: Cagliari (1)

 Comunità Territoriali: Oristano, Carbonia, Lanusei, Muravera (4)


La configurazione delle regioni italiane va ripensata

La configurazione delle regioni italiane va ripensata secondo omogeneità ovvie. Ad esempio crediamo che la Liguria sia principalmente un artificio contabile per spostare il grosso delle risorse nell’area genovese. Occorre invece guardare oltre i valichi. Imperia e Savona sono il Piemonte marittimo. Occorre per tornare alla vecchia perimetrazione ideale già proposta dalla Marca Aleramica e dal Dipartimento Napoleonico di Montenotte che permetterebbe grandi sinergie e scambi virtuosi. Analogamente la configurazione delle Regioni Europee andrebbe ripensata. Ad esempio bisognerebbe dar vita ad una regione transnazionale delle Alpi del Mare che comprenda Val d’Aosta, Piemonte, Liguria e P.A.C.A. Anche la configurazione dei comuni va drasticamente ripensata per ridurne il numero ma facendolo in maniera virtuosa. Ad esempio i 6 comuni savonesi andrebbero accorpati coi 15 comuni valbormidesi. Questa logica accorpativa permetterebbe il superamento delle entità Provinciali. Questi 21 comuni, geograficamente, economicamente, culturalmente lo sono già entità complementari. Solo politicamente questo non accade, principalmente per favorire la moltiplicazione delle poltrone politiche e delle burocrazie onnivore. Un unico Comune permetterebbe invece forti risparmi di gestione da investire in maniera mirata rispetto alla specificità dei differenti luoghi. Da questo presupposto nasce l’idea di tante forze politiche di opinione trasversali intercomunali che abbiano come compito la formazione di un unico piano strategico intercomunale come base del programma elettorale. La discussione del programma elettorale è la base di maturazione di una nuova classe dirigente che senza alcun filtro pone la propria candidatura. I candidati autopropostisi vengono votati attraverso primarie anche informatizzate. Il primo impegno in ogni comune sarà quello di gestire una rete che si batta per l’unificazione di tutti i comuni.









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