
https://youtu.be/7J-5lMLkoLY
parrebbe proprio di no Almeno secondo Samuel Huntington La globalizzazione culturale evolverà in futuro in uno scontro di civiltà egli indica nel mondo attuale nove civiltà distinte che non sono tra loro Ale una civiltà Cristiano orientale di tipo ortodosso una civiltà latinoamericana distinta da quella occidentale una civiltà islamica una civiltà Indù una civiltà cinese una civiltà giapponese una civiltà buddista ed una civiltà africana più il mondo diventa piccolo ed
01:07
interconnesso più le interazioni tra le persone rinvigoriscono non le parti comuni Ma le differenze la comunità culturale globale diventa fonte di conflitto l'integrazione del migrante diventa un boomerang con le seconde e le terze generazioni anche Benjamin Barber nel suo libro Jad versus mcw un termine creato dalla fusione di mondo e dal iniziali di McDonald discute riguardo ad una diversa divisione culturale del mondo come fonte di conflitto Ma in questo caso non abbi Come possiamo dire dei recinti spaziali entro quali avviene la divisione
02:06
culturale Il conflitto è tanto più intenso in quanto è interno ad ogni singolo raggruppamento umano non so pensiamo all'Italia nell'Italia ci sono delle divisioni culturali profonde da una parte c'è il mcw che rappresenta un mondo progressista modellato dalla globalizzazione che viene totalmente accettata modellato dalla connettività globale e dalla interdipendenza che mira a creare una rete globale omogenea commerciale fatta di mercato di risorse di informatica ma anche di ecologia dall'altra parte c'è Invece la
02:56
jihad termine simbolico per rappresentare invece un mondo conservatore fatto di tradizionalismo e di mantenimento ad ogni costo della propria identità Jad versus mkw mostra un mondo dove le lotte prendono luogo ad un livello sotton naazionale sebbene molte delle Nazioni occidentali siano capitaliste e possano essere viste come paesi del mcw la le società dentro queste Nazioni potrebbero essere considerate forse jihad e viceversa per altri autori Oggi invece lo scontro avviene tra i gruppi neoliberisti o anar anarcocapitalismo
04:00
cioè lo scontro avviene come possiamo dire tra Mh gruppi economici e gruppi eh politici idealisti il dibattito è molto acceso e riguarda nello specifico l'effetto della globalizzazione nei paesi in via di sviluppo secondo i fautori della globalizzazione quindi i gruppi neoliberisti o anarco capitalisti essa Eh rappresenterebbe la soluzione alla povertà del terzo mondo quindi un fatto sicuramente positivo secondo invece gli attivisti del movimento no global essa causerebbe invece un impoverimento Maggiore Nei paesi poveri attribuendo
04:52
sempre più potere alle multinazionali favorendo lo spostamento della produzione dai paesi più industrializzati a quelli in via di sviluppo creando zone Franche in cui tutti i diritti umani non sono garantiti e dove i salari sono più bassi il tutto senza dare reali benefici alla popolazione del posto anzi distruggendone buona parte dell'economia locale che è considerata anacronistica e superata dall'altra parte abbiamo ancora i New Global diversi dai no global che mediano un po' queste posizioni asseriscono che uno Stato nazionale
05:43
limitato entro i propri confini non riesce più a dettare regole ad imprese transnazionali capaci di aggirare con la loro influenza ogni barriera politica e condizionare le decisioni dei governi anche contro gli interessi dei cittadini che li hanno eletti cioè essi affermano inoltre che il potere di ciascuno Stato nazionale è smantellato dalla possibilità di cui di fatto usufruiscono le imprese di pagare le tasse dove costa meno giocando sulla sede fiscale una delle proposte chiave dei New Global è una delle quella di abolire
06:34
i cosiddetti paradisi fiscali gli attivisti del movimento precisano che non sono contro la globalizzazione che reputano comunque un flusso di innovazione inarrestabile e in fin dei conti proficuo ma per un diverso modello di essa che porti un incremento della che sia più solidale che tenga più conto delle diversità culturali e che non cerchi di omologare tutto il pianeta Sul modello occidentale è molto criticato il fatto che sia stata attuata in modo selvaggio senza assumere dentro i criteri del commercio internazionale un limite allo
07:22
sfruttamento delle risorse umane ed ambientali cioè propugnano uno sviluppo ibile Anche perché spesso le aziende delocalizzano solo per un breve periodo e poi delocalizzano di nuovo dove ancora costa meno Quindi non hanno interesse alla tutela dell'ambiente in loco né all'armonia tra le parti sociali alle quali guardano da una prospettiva simile a quella dei colonialisti dell'età preindustriale Ma addirittura una volta sostituito il capitale umano ricercato con uno stipendio a basso prezzo appunto nei paesi della
08:07
delocalizzazione sostituito questo capitale umano con un capitale in investimento in manodopera robotica opera una sorta di reshoring e tornano in patria lasciando nella disperazione tutte le nazioni attraversate Compresa quella di partenza nella quale ci sarà una nuova industria con capacità produttive più grandi di prima ma con una occupazione notevolmente più ridotta quanto durerà questa globalizzazione secondo un'attenta analisi delle dinamiche che la innescano si riscontrano anche aspetti che inducono a ritenere che nel lungo
08:56
periodo essa potrebbe portare ad una profonda crisi delle aziende occidentali le quali per realizzare le proprie produzioni sono soggette a standard normativi molto alti sia per garantire i diritti dei lavoratori e sia per tutelare l'ambiente precondizioni quasi mai presenti negli standard di produzione orientali in special modo quelli asiatici questo disquilibrio alla base dei costi di produzione Infatti rende i paesi occidentali meno competitivi e considerando che il livello di ricchezza generale tende ad un
09:42
abbassamento i paesi che producono a costi Bassi in assenza di tutele umane ed ambientaliste avranno molte più possibilità di conquistare mercati prevalendo economicamente occorrerebbe quindi Global le regole di produzione prima di globalizzare i mercati se non si vogliono distorsioni e problemi economici e sociali a carattere mondiale Non a caso oggi si scontrano due modelli di sviluppo entrambi capitalistici quello occidentale attrazione statunitense e quello orientale a trazione cinese non sarà uno scontro da Po
10:30
Questo è certo Un saluto da Nat Russo a presto
Nessun commento:
Posta un commento