12 Luglio 2025
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🇮🇹 Italia
Italia – Crisi in maggioranza su autonomia differenziata (1 luglio 2025)
Tensioni nella maggioranza di governo dopo l'approvazione al Senato del ddl sull'autonomia differenziata. Forza Italia e Lega esultano, ma Fratelli d’Italia frena sulla calendarizzazione alla Camera. I presidenti di alcune Regioni del Sud (in primis Campania e Calabria) annunciano ricorso alla Corte Costituzionale. Il premier Meloni chiede “unità e responsabilità” ma cresce la pressione anche da parte delle categorie economiche del Mezzogiorno. Intanto, nelle piazze italiane monta la protesta di sindacati e studenti. Il dibattito sull’unità nazionale si fa rovente, anche in vista della prossima legge di bilancio. 👉 Fonte: Il Sole 24 Ore
Tensioni nella maggioranza di governo dopo l'approvazione al Senato del ddl sull'autonomia differenziata. Forza Italia e Lega esultano, ma Fratelli d’Italia frena sulla calendarizzazione alla Camera. I presidenti di alcune Regioni del Sud (in primis Campania e Calabria) annunciano ricorso alla Corte Costituzionale. Il premier Meloni chiede “unità e responsabilità” ma cresce la pressione anche da parte delle categorie economiche del Mezzogiorno. Intanto, nelle piazze italiane monta la protesta di sindacati e studenti. Il dibattito sull’unità nazionale si fa rovente, anche in vista della prossima legge di bilancio. 👉 Fonte: Il Sole 24 Ore
Italia – Meloni lancia congresso costituente di Fratelli d’Italia (3 luglio 2025)
Giorgia Meloni annuncia ufficialmente la convocazione del Congresso costituente di Fratelli d’Italia, previsto per settembre 2025. L’obiettivo è rifondare il partito su basi più ampie, rafforzando il legame con i movimenti conservatori europei e raccogliendo nuovi consensi tra le generazioni più giovani. La presidente del Consiglio ha dichiarato: “Il futuro della destra passa da qui”. Voci interne parlano anche di una possibile riforma dello statuto e di apertura a figure della società civile. Le opposizioni parlano di “operazione di immagine” in vista delle elezioni europee del 2026. 👉 Fonte: HuffPost
Giorgia Meloni annuncia ufficialmente la convocazione del Congresso costituente di Fratelli d’Italia, previsto per settembre 2025. L’obiettivo è rifondare il partito su basi più ampie, rafforzando il legame con i movimenti conservatori europei e raccogliendo nuovi consensi tra le generazioni più giovani. La presidente del Consiglio ha dichiarato: “Il futuro della destra passa da qui”. Voci interne parlano anche di una possibile riforma dello statuto e di apertura a figure della società civile. Le opposizioni parlano di “operazione di immagine” in vista delle elezioni europee del 2026. 👉 Fonte: HuffPost
Italia – Scandalo spyware sui giornalisti (4 luglio 2025)
Esplode il caso spyware in Italia dopo le rivelazioni secondo cui almeno 17 giornalisti di testate nazionali e internazionali sarebbero stati spiati attraverso un sofisticato software installato sui loro smartphone. L’inchiesta, partita da una denuncia di Reporters Sans Frontières, ha trovato conferme da fonti interne ai servizi di sicurezza. La vicenda solleva allarme su libertà di stampa e uso illecito della sorveglianza digitale. L’opposizione chiede un’indagine parlamentare urgente e la sospensione dei vertici del comparto sicurezza. Il Governo respinge le accuse e parla di “strumentalizzazione politica”. Attesa per la relazione del Copasir. 👉 Fonte: altro
Esplode il caso spyware in Italia dopo le rivelazioni secondo cui almeno 17 giornalisti di testate nazionali e internazionali sarebbero stati spiati attraverso un sofisticato software installato sui loro smartphone. L’inchiesta, partita da una denuncia di Reporters Sans Frontières, ha trovato conferme da fonti interne ai servizi di sicurezza. La vicenda solleva allarme su libertà di stampa e uso illecito della sorveglianza digitale. L’opposizione chiede un’indagine parlamentare urgente e la sospensione dei vertici del comparto sicurezza. Il Governo respinge le accuse e parla di “strumentalizzazione politica”. Attesa per la relazione del Copasir. 👉 Fonte: altro
Italia – PD: Elly Schlein rilancia il "campo largo" (5 luglio 2025)
In un’intervista esclusiva a *La Stampa*, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein rilancia l’idea di un “campo largo” progressista, per costruire un’alternativa credibile al governo Meloni. Dopo il buon risultato delle amministrative in Puglia, Toscana e Campania, Schlein apre a Verdi, Sinistra Italiana e M5S, ma chiede discontinuità nei programmi. Il dibattito interno è acceso, tra chi spinge per alleanze più identitarie e chi guarda al centro. Intanto il PD organizza una serie di assemblee tematiche nelle città italiane per rafforzare il radicamento territoriale. 👉 Fonte: La Stampa
In un’intervista esclusiva a *La Stampa*, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein rilancia l’idea di un “campo largo” progressista, per costruire un’alternativa credibile al governo Meloni. Dopo il buon risultato delle amministrative in Puglia, Toscana e Campania, Schlein apre a Verdi, Sinistra Italiana e M5S, ma chiede discontinuità nei programmi. Il dibattito interno è acceso, tra chi spinge per alleanze più identitarie e chi guarda al centro. Intanto il PD organizza una serie di assemblee tematiche nelle città italiane per rafforzare il radicamento territoriale. 👉 Fonte: La Stampa
Italia – Governo vara il decreto sicurezza 2025 (10 luglio 2025)
Approvato in Consiglio dei ministri il nuovo “Decreto Sicurezza 2025”, che introduce misure più rigide su immigrazione irregolare, gestione dei centri di accoglienza, reati contro la pubblica sicurezza e cyberterrorismo. Il Viminale rafforza i poteri ai prefetti e accelera le espulsioni. Immediate le reazioni di opposizione, ONG e giuristi, che denunciano un rischio di compressione dei diritti fondamentali. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi difende il provvedimento: “È un testo equilibrato, necessario per garantire sicurezza e legalità”. Probabile l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. 👉 Fonte: ANSA
Approvato in Consiglio dei ministri il nuovo “Decreto Sicurezza 2025”, che introduce misure più rigide su immigrazione irregolare, gestione dei centri di accoglienza, reati contro la pubblica sicurezza e cyberterrorismo. Il Viminale rafforza i poteri ai prefetti e accelera le espulsioni. Immediate le reazioni di opposizione, ONG e giuristi, che denunciano un rischio di compressione dei diritti fondamentali. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi difende il provvedimento: “È un testo equilibrato, necessario per garantire sicurezza e legalità”. Probabile l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. 👉 Fonte: ANSA
🇪🇺 Europa / UE
Europa – Parlamento UE approva il Patto Digitale Europeo (1 luglio 2025)
Il Parlamento europeo ha approvato con larga maggioranza il nuovo “Patto Digitale Europeo”, un pacchetto normativo volto a garantire diritti digitali fondamentali, contrastare le diseguaglianze tecnologiche tra Stati membri e rafforzare la sovranità digitale dell’UE. Il Patto prevede investimenti nei data center europei, regole più severe sull’uso dell’IA nei servizi pubblici e il potenziamento dell’infrastruttura 6G entro il 2030. Applausi dall’area progressista, critiche dai sovranisti, che parlano di “burocrazia invasiva”. La Commissione accoglie con favore e annuncia un piano di implementazione graduale nei 27 Stati membri. 👉 Fonte: Parlamento Europeo
Il Parlamento europeo ha approvato con larga maggioranza il nuovo “Patto Digitale Europeo”, un pacchetto normativo volto a garantire diritti digitali fondamentali, contrastare le diseguaglianze tecnologiche tra Stati membri e rafforzare la sovranità digitale dell’UE. Il Patto prevede investimenti nei data center europei, regole più severe sull’uso dell’IA nei servizi pubblici e il potenziamento dell’infrastruttura 6G entro il 2030. Applausi dall’area progressista, critiche dai sovranisti, che parlano di “burocrazia invasiva”. La Commissione accoglie con favore e annuncia un piano di implementazione graduale nei 27 Stati membri. 👉 Fonte: Parlamento Europeo
Belgio: Crolla il governo belga, nuove elezioni in ottobre (3 luglio 2025)
Il Primo ministro belga Alexander De Croo ha rassegnato le dimissioni dopo il fallimento dei negoziati tra i partiti di maggioranza sulla riforma fiscale e sulla transizione energetica. Il Re Filippo ha accettato le dimissioni e affidato un mandato esplorativo al presidente della Camera. Le nuove elezioni federali si terranno il 13 ottobre 2025. La crisi in Belgio rilancia il dibattito sulla frammentazione partitica e sulla stabilità dei governi in Europa. Le tensioni sociali crescono, con proteste a Bruxelles da parte di agricoltori, ambientalisti e sindacati. Attesa per la reazione dei mercati. 👉 Fonte: The Brussels Times
Il Primo ministro belga Alexander De Croo ha rassegnato le dimissioni dopo il fallimento dei negoziati tra i partiti di maggioranza sulla riforma fiscale e sulla transizione energetica. Il Re Filippo ha accettato le dimissioni e affidato un mandato esplorativo al presidente della Camera. Le nuove elezioni federali si terranno il 13 ottobre 2025. La crisi in Belgio rilancia il dibattito sulla frammentazione partitica e sulla stabilità dei governi in Europa. Le tensioni sociali crescono, con proteste a Bruxelles da parte di agricoltori, ambientalisti e sindacati. Attesa per la reazione dei mercati. 👉 Fonte: The Brussels Times
Europa – Svezia entra ufficialmente nella zona euro (4 luglio 2025)
Storica svolta per la Svezia: dal 1º gennaio 2026 adotterà ufficialmente l’euro come moneta nazionale, sostituendo la corona svedese. L’annuncio è stato confermato dal premier Ulf Kristersson e accolto positivamente dalla presidente della BCE Christine Lagarde. Il Parlamento europeo ha approvato la transizione con 489 voti favorevoli. I cittadini svedesi si mostrano divisi: se da un lato si esprime fiducia nell’integrazione, dall’altro crescono le preoccupazioni per l’inflazione e la perdita di sovranità monetaria. Intanto, la Banca centrale svedese lavora al piano di conversione e alla campagna informativa. 👉 Fonte: BCE
Storica svolta per la Svezia: dal 1º gennaio 2026 adotterà ufficialmente l’euro come moneta nazionale, sostituendo la corona svedese. L’annuncio è stato confermato dal premier Ulf Kristersson e accolto positivamente dalla presidente della BCE Christine Lagarde. Il Parlamento europeo ha approvato la transizione con 489 voti favorevoli. I cittadini svedesi si mostrano divisi: se da un lato si esprime fiducia nell’integrazione, dall’altro crescono le preoccupazioni per l’inflazione e la perdita di sovranità monetaria. Intanto, la Banca centrale svedese lavora al piano di conversione e alla campagna informativa. 👉 Fonte: BCE
Europa – Accordo sulla riforma del Patto di Stabilità (8 luglio 2025)
Dopo mesi di trattative, Ecofin ha raggiunto un’intesa sulla nuova versione del Patto di Stabilità e Crescita. Il nuovo testo introduce una maggiore flessibilità per investimenti verdi e digitali, allungando i tempi di rientro dal deficit. Soddisfatti Francia, Italia e Spagna; più prudenti Germania e Olanda, che ottengono clausole di salvaguardia. La riforma sarà operativa dal 2026, con meccanismi di monitoraggio semestrali. Le opposizioni al Parlamento europeo criticano l’accordo come “un compromesso al ribasso”. Bruxelles difende la scelta, definendola “realistica e lungimirante” in un contesto economico ancora fragile. 👉 Fonte: Consilium.europa.eu
Dopo mesi di trattative, Ecofin ha raggiunto un’intesa sulla nuova versione del Patto di Stabilità e Crescita. Il nuovo testo introduce una maggiore flessibilità per investimenti verdi e digitali, allungando i tempi di rientro dal deficit. Soddisfatti Francia, Italia e Spagna; più prudenti Germania e Olanda, che ottengono clausole di salvaguardia. La riforma sarà operativa dal 2026, con meccanismi di monitoraggio semestrali. Le opposizioni al Parlamento europeo criticano l’accordo come “un compromesso al ribasso”. Bruxelles difende la scelta, definendola “realistica e lungimirante” in un contesto economico ancora fragile. 👉 Fonte: Consilium.europa.eu
Europa – Commissione avvia procedura contro l’Ungheria per violazione dello stato di diritto (10 luglio 2025)
La Commissione Europea ha avviato una nuova procedura d’infrazione contro il governo ungherese di Viktor Orbán per persistenti violazioni dello stato di diritto, in particolare per interferenze con la magistratura e uso politico dei fondi europei. L’esecutivo UE minaccia il congelamento di oltre 18 miliardi di euro del Recovery Fund. Budapest replica parlando di “ingerenza inaccettabile” e minaccia ritorsioni nei confronti di Bruxelles. Intanto cresce l’isolamento internazionale di Orbán, mentre i leader del PPE discutono l’ipotesi di sospensione del Fidesz. Il dibattito resta acceso tra garantismo e difesa dell’unità europea. 👉 Fonte: Commissione Europea
La Commissione Europea ha avviato una nuova procedura d’infrazione contro il governo ungherese di Viktor Orbán per persistenti violazioni dello stato di diritto, in particolare per interferenze con la magistratura e uso politico dei fondi europei. L’esecutivo UE minaccia il congelamento di oltre 18 miliardi di euro del Recovery Fund. Budapest replica parlando di “ingerenza inaccettabile” e minaccia ritorsioni nei confronti di Bruxelles. Intanto cresce l’isolamento internazionale di Orbán, mentre i leader del PPE discutono l’ipotesi di sospensione del Fidesz. Il dibattito resta acceso tra garantismo e difesa dell’unità europea. 👉 Fonte: Commissione Europea
🇷🇺 Russia e paesi ex URSS
Russia – Putin annuncia rimpasto del governo (30 giugno 2025)
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un ampio rimpasto del governo, con la sostituzione di cinque ministri chiave, tra cui Esteri, Energia e Difesa. Il Cremlino parla di una “necessaria modernizzazione” dell’esecutivo per affrontare le sfide geopolitiche e interne. La mossa segue settimane di tensioni sul fronte ucraino e critiche crescenti per la stagnazione economica. Il nuovo ministro degli Esteri, Sergej Ivanov, è noto per la linea dura verso l’Occidente. Gli analisti parlano di rafforzamento dell’asse militare-industriale e di preparazione a un lungo confronto con NATO e UE. 👉 Fonte: The Moscow Times
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un ampio rimpasto del governo, con la sostituzione di cinque ministri chiave, tra cui Esteri, Energia e Difesa. Il Cremlino parla di una “necessaria modernizzazione” dell’esecutivo per affrontare le sfide geopolitiche e interne. La mossa segue settimane di tensioni sul fronte ucraino e critiche crescenti per la stagnazione economica. Il nuovo ministro degli Esteri, Sergej Ivanov, è noto per la linea dura verso l’Occidente. Gli analisti parlano di rafforzamento dell’asse militare-industriale e di preparazione a un lungo confronto con NATO e UE. 👉 Fonte: The Moscow Times
Georgia – Proteste contro la legge sulla “trasparenza straniera” (2 luglio 2025)
Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Tbilisi per opporsi alla nuova legge sulla “trasparenza dell’influenza straniera”, approvata dal parlamento georgiano. La norma obbliga ONG e media finanziati dall’estero a registrarsi come “agenti stranieri”, misura criticata da UE e USA come un freno alla democrazia. Il governo sostiene che si tratta di un provvedimento per garantire la sovranità nazionale. La presidente Zurabishvili ha promesso il veto, ma la maggioranza parlamentare ha i numeri per superarlo. Le proteste si intensificano e il futuro dell’integrazione europea della Georgia appare incerto. 👉 Fonte: OC Media
Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Tbilisi per opporsi alla nuova legge sulla “trasparenza dell’influenza straniera”, approvata dal parlamento georgiano. La norma obbliga ONG e media finanziati dall’estero a registrarsi come “agenti stranieri”, misura criticata da UE e USA come un freno alla democrazia. Il governo sostiene che si tratta di un provvedimento per garantire la sovranità nazionale. La presidente Zurabishvili ha promesso il veto, ma la maggioranza parlamentare ha i numeri per superarlo. Le proteste si intensificano e il futuro dell’integrazione europea della Georgia appare incerto. 👉 Fonte: OC Media
Bielorussia – Lukashenko firma emendamento costituzionale (4 luglio 2025)
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato un controverso emendamento alla Costituzione che consente la sua rielezione per altri due mandati, prolungando potenzialmente il suo governo fino al 2040. La misura ha provocato reazioni dure da parte dell’opposizione in esilio e dei Paesi europei. L’emendamento introduce anche il divieto di partiti politici finanziati dall’estero. Minsk rafforza così il proprio orientamento autoritario, allineandosi sempre più strettamente a Mosca. Gli USA valutano nuove sanzioni, mentre migliaia di cittadini manifestano a Varsavia e Vilnius in segno di solidarietà con i democratici bielorussi. 👉 Fonte: Radio Free Europe
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato un controverso emendamento alla Costituzione che consente la sua rielezione per altri due mandati, prolungando potenzialmente il suo governo fino al 2040. La misura ha provocato reazioni dure da parte dell’opposizione in esilio e dei Paesi europei. L’emendamento introduce anche il divieto di partiti politici finanziati dall’estero. Minsk rafforza così il proprio orientamento autoritario, allineandosi sempre più strettamente a Mosca. Gli USA valutano nuove sanzioni, mentre migliaia di cittadini manifestano a Varsavia e Vilnius in segno di solidarietà con i democratici bielorussi. 👉 Fonte: Radio Free Europe
Ucraina – Zelensky chiede nuova accelerazione per l’ingresso in UE (6 luglio 2025)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello al Consiglio europeo affinché venga stabilita una data certa per l’apertura formale dei negoziati di adesione all’UE entro fine 2025. Durante il vertice di Kiev, Zelensky ha sottolineato i progressi compiuti in ambito giudiziario e anticorruzione, nonostante il protrarsi del conflitto con la Russia. Bruxelles si è detta “positivamente colpita”, ma alcuni Stati membri chiedono ulteriori riforme. Intanto, cresce il sostegno pubblico in Ucraina per l’adesione, con sondaggi che mostrano un consenso superiore all’80 %. 👉 Fonte: Euractiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello al Consiglio europeo affinché venga stabilita una data certa per l’apertura formale dei negoziati di adesione all’UE entro fine 2025. Durante il vertice di Kiev, Zelensky ha sottolineato i progressi compiuti in ambito giudiziario e anticorruzione, nonostante il protrarsi del conflitto con la Russia. Bruxelles si è detta “positivamente colpita”, ma alcuni Stati membri chiedono ulteriori riforme. Intanto, cresce il sostegno pubblico in Ucraina per l’adesione, con sondaggi che mostrano un consenso superiore all’80 %. 👉 Fonte: Euractiv
Kazakhstan – Riforma elettorale e apertura al multipartitismo (10 luglio 2025)
Il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha firmato una riforma elettorale che riduce le soglie di sbarramento e apre formalmente al multipartitismo. La legge introduce la rappresentanza proporzionale mista e obblighi di trasparenza sui finanziamenti elettorali. L’OSCE ha accolto positivamente il provvedimento come “un passo verso una democrazia più inclusiva”, anche se restano perplessità sull’effettiva implementazione. I partiti d’opposizione, finora marginalizzati, annunciano la formazione di nuove coalizioni in vista delle legislative del 2026. La riforma potrebbe segnare una svolta nel panorama post-sovietico dell’Asia centrale. 👉 Fonte: RFE/RL
Il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha firmato una riforma elettorale che riduce le soglie di sbarramento e apre formalmente al multipartitismo. La legge introduce la rappresentanza proporzionale mista e obblighi di trasparenza sui finanziamenti elettorali. L’OSCE ha accolto positivamente il provvedimento come “un passo verso una democrazia più inclusiva”, anche se restano perplessità sull’effettiva implementazione. I partiti d’opposizione, finora marginalizzati, annunciano la formazione di nuove coalizioni in vista delle legislative del 2026. La riforma potrebbe segnare una svolta nel panorama post-sovietico dell’Asia centrale. 👉 Fonte: RFE/RL
🌏 Medio Oriente
Iran: aperta una nuova pista negoziale per il nucleare (29 giugno 2025)
In un clima di tensione internazionale, l'Iran ha annunciato la volontà di avviare nuovi colloqui sul suo programma nucleare. Secondo fonti diplomatiche, Teheran intende rivedere alcuni requisiti imposti dai precedenti accordi internazionali, in cambio di una graduale revoca delle sanzioni economiche imposte da Stati e alleanze occidentali. Il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che “il dialogo è fondamentale per assicurare la pace e la stabilità regionale”, mentre esponenti dell'opposizione hanno espresso scetticismo sulle reali intenzioni del governo. L'annuncio ha immediatamente sollevato reazioni contrastanti a livello globale, con richieste di ulteriori garanzie da parte della comunità internazionale. 👉 Fonte: Tehran Times
In un clima di tensione internazionale, l'Iran ha annunciato la volontà di avviare nuovi colloqui sul suo programma nucleare. Secondo fonti diplomatiche, Teheran intende rivedere alcuni requisiti imposti dai precedenti accordi internazionali, in cambio di una graduale revoca delle sanzioni economiche imposte da Stati e alleanze occidentali. Il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che “il dialogo è fondamentale per assicurare la pace e la stabilità regionale”, mentre esponenti dell'opposizione hanno espresso scetticismo sulle reali intenzioni del governo. L'annuncio ha immediatamente sollevato reazioni contrastanti a livello globale, con richieste di ulteriori garanzie da parte della comunità internazionale. 👉 Fonte: Tehran Times
Siria: annunciato un ambizioso piano di ricostruzione nazionale (2 luglio 2025)
Il governo siriano ha svelato un dettagliato piano di ricostruzione volta a rilanciare l’economia nazionale e a ricostruire le infrastrutture danneggiate dalla lunga crisi. Il programma, che prevede investimenti in settori come l’energia, i trasporti e l’istruzione, mira a migliorare il tenore di vita della popolazione e a favorire il ritorno degli sfollati. I funzionari governativi hanno sottolineato come la partecipazione di investitori stranieri, unitamente a finanziamenti multilaterali, sia cruciale per il successo dell’iniziativa. Tuttavia, le critiche non sono mancate: gruppi dell’opposizione e organizzazioni internazionali invitano a trasparenza e a garanzie per evitare il rischio di un’ingerenza politica. 👉 Fonte: SANA
Il governo siriano ha svelato un dettagliato piano di ricostruzione volta a rilanciare l’economia nazionale e a ricostruire le infrastrutture danneggiate dalla lunga crisi. Il programma, che prevede investimenti in settori come l’energia, i trasporti e l’istruzione, mira a migliorare il tenore di vita della popolazione e a favorire il ritorno degli sfollati. I funzionari governativi hanno sottolineato come la partecipazione di investitori stranieri, unitamente a finanziamenti multilaterali, sia cruciale per il successo dell’iniziativa. Tuttavia, le critiche non sono mancate: gruppi dell’opposizione e organizzazioni internazionali invitano a trasparenza e a garanzie per evitare il rischio di un’ingerenza politica. 👉 Fonte: SANA
Emirati Arabi: nuove iniziative economiche per attrarre investimenti (4 luglio 2025)
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato una serie di riforme economiche e incentivi fiscali innovativi per attrarre investimenti internazionali e diversificare l’economia oltre il settore petrolifero. L'iniziativa prevede la creazione di nuove zone economiche speciali, la riduzione delle imposte sulle società e facilitazioni burocratiche per le start-up tecnologiche. Fonti governative hanno evidenziato come tali misure possano favorire l’ingresso di capitali esteri e rafforzare il ruolo degli Emirati come hub globale per il commercio e l’innovazione. Gli analisti valutano positivamente l’operazione, nonostante richiami alla necessità di una riforma strutturale più profonda. 👉 Fonte: Government.ae
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato una serie di riforme economiche e incentivi fiscali innovativi per attrarre investimenti internazionali e diversificare l’economia oltre il settore petrolifero. L'iniziativa prevede la creazione di nuove zone economiche speciali, la riduzione delle imposte sulle società e facilitazioni burocratiche per le start-up tecnologiche. Fonti governative hanno evidenziato come tali misure possano favorire l’ingresso di capitali esteri e rafforzare il ruolo degli Emirati come hub globale per il commercio e l’innovazione. Gli analisti valutano positivamente l’operazione, nonostante richiami alla necessità di una riforma strutturale più profonda. 👉 Fonte: Government.ae
Libano: Proteste a Beirut crisi economica e richieste di riforme politiche (8 luglio 2025)
A Beirut, migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro la crescente crisi economica e l'insoddisfazione per la gestione politica del paese. Le manifestazioni, sfociate in scontri con le forze di sicurezza, hanno visto partecipare diverse forze politiche e movimenti della società civile, chiedendo riforme radicali nel sistema governativo e maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. I manifestanti esprimono una profonda sfiducia nei confronti delle élite tradizionali, ritenute responsabili di decenni di mala gestione e corruzione. Le organizzazioni internazionali monitorano con attenzione l’evoluzione della situazione, auspicando un dialogo costruttivo per risolvere la crisi. 👉 Fonte: Al Jazeera
A Beirut, migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro la crescente crisi economica e l'insoddisfazione per la gestione politica del paese. Le manifestazioni, sfociate in scontri con le forze di sicurezza, hanno visto partecipare diverse forze politiche e movimenti della società civile, chiedendo riforme radicali nel sistema governativo e maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. I manifestanti esprimono una profonda sfiducia nei confronti delle élite tradizionali, ritenute responsabili di decenni di mala gestione e corruzione. Le organizzazioni internazionali monitorano con attenzione l’evoluzione della situazione, auspicando un dialogo costruttivo per risolvere la crisi. 👉 Fonte: Al Jazeera
Israele: rivista la politica di sicurezza nella Striscia di Gaza (12 luglio 2025)
Il governo israeliano ha annunciato una revisione sostanziale della sua politica di sicurezza lungo il confine con la Striscia di Gaza. L'operazione, definita “riforma strategica”, prevede il ritiro parziale delle truppe da alcune zone sensibili e un rafforzamento della cooperazione con le autorità locali per contrastare nuove forme di terrorismo. Fonti di sicurezza hanno spiegato che tale mossa mira a ridurre le tensioni sul territorio e a favorire un ambiente più stabile, pur mantenendo ferma la linea difensiva contro eventuali attacchi. L’annuncio ha sollevato reazioni miste sia in patria che all’estero, con opinioni contrastanti tra i sostenitori della sicurezza e i promotori del dialogo politico. 👉 Fonte: Times of Israel
Il governo israeliano ha annunciato una revisione sostanziale della sua politica di sicurezza lungo il confine con la Striscia di Gaza. L'operazione, definita “riforma strategica”, prevede il ritiro parziale delle truppe da alcune zone sensibili e un rafforzamento della cooperazione con le autorità locali per contrastare nuove forme di terrorismo. Fonti di sicurezza hanno spiegato che tale mossa mira a ridurre le tensioni sul territorio e a favorire un ambiente più stabile, pur mantenendo ferma la linea difensiva contro eventuali attacchi. L’annuncio ha sollevato reazioni miste sia in patria che all’estero, con opinioni contrastanti tra i sostenitori della sicurezza e i promotori del dialogo politico. 👉 Fonte: Times of Israel
🌍 Africa
Mauritania: Elezioni presidenziali Ghazouani riconfermato (30 giugno 2025)
Il presidente uscente Mohamed Ould Ghazouani è stato riconfermato alla guida della Mauritania con il 54 % dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali. L’opposizione ha denunciato irregolarità, ma gli osservatori dell’Unione Africana hanno parlato di un voto “generalmente libero, con qualche criticità logistica”. Ghazouani ha promesso una nuova fase di sviluppo infrastrutturale e lotta alla povertà, puntando anche su energie rinnovabili e attrazione di investimenti stranieri. Resta forte la sfida della stabilità nella regione del Sahel, minacciata da gruppi jihadisti attivi lungo i confini con Mali e Niger. 👉 Fonte: Jeune Afrique
Il presidente uscente Mohamed Ould Ghazouani è stato riconfermato alla guida della Mauritania con il 54 % dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali. L’opposizione ha denunciato irregolarità, ma gli osservatori dell’Unione Africana hanno parlato di un voto “generalmente libero, con qualche criticità logistica”. Ghazouani ha promesso una nuova fase di sviluppo infrastrutturale e lotta alla povertà, puntando anche su energie rinnovabili e attrazione di investimenti stranieri. Resta forte la sfida della stabilità nella regione del Sahel, minacciata da gruppi jihadisti attivi lungo i confini con Mali e Niger. 👉 Fonte: Jeune Afrique
Africa – Accordo energetico tra Sudafrica e Germania (2 luglio 2025)
Il governo sudafricano ha firmato uno storico accordo con la Germania per un piano congiunto di sviluppo di energia rinnovabile e idrogeno verde. Il progetto prevede la costruzione di impianti solari ed eolici nelle province del Capo Settentrionale e Orientale, con finanziamenti per oltre 3 miliardi di euro. Il Presidente Cyril Ramaphosa ha definito l’intesa “una svolta strategica per la transizione energetica e l’occupazione giovanile”. Berlino conferma l’impegno per una partnership climatica con i paesi africani. Tuttavia, organizzazioni ambientali locali chiedono garanzie su sostenibilità e rispetto dei diritti delle comunità indigene. 👉 Fonte: News24
Il governo sudafricano ha firmato uno storico accordo con la Germania per un piano congiunto di sviluppo di energia rinnovabile e idrogeno verde. Il progetto prevede la costruzione di impianti solari ed eolici nelle province del Capo Settentrionale e Orientale, con finanziamenti per oltre 3 miliardi di euro. Il Presidente Cyril Ramaphosa ha definito l’intesa “una svolta strategica per la transizione energetica e l’occupazione giovanile”. Berlino conferma l’impegno per una partnership climatica con i paesi africani. Tuttavia, organizzazioni ambientali locali chiedono garanzie su sostenibilità e rispetto dei diritti delle comunità indigene. 👉 Fonte: News24
Tunisia: Crisi politica Parlamento sospeso (5 luglio 2025)
Il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato la sospensione del Parlamento e l'assunzione temporanea dei poteri legislativi, motivando la decisione con “l'emergenza nazionale” dovuta al blocco istituzionale e alla crisi economica. Le opposizioni parlano di colpo di Stato strisciante e migliaia di persone sono scese in piazza a Tunisi. L’UE e l’Unione Africana esprimono “profonda preoccupazione” e invitano al ritorno al dialogo democratico. La Tunisia, culla della Primavera Araba, attraversa una delle sue fasi più incerte dal 2011. Il rischio è quello di un isolamento crescente e di un ulteriore calo degli investimenti esteri. 👉 Fonte: France 24
Il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato la sospensione del Parlamento e l'assunzione temporanea dei poteri legislativi, motivando la decisione con “l'emergenza nazionale” dovuta al blocco istituzionale e alla crisi economica. Le opposizioni parlano di colpo di Stato strisciante e migliaia di persone sono scese in piazza a Tunisi. L’UE e l’Unione Africana esprimono “profonda preoccupazione” e invitano al ritorno al dialogo democratico. La Tunisia, culla della Primavera Araba, attraversa una delle sue fasi più incerte dal 2011. Il rischio è quello di un isolamento crescente e di un ulteriore calo degli investimenti esteri. 👉 Fonte: France 24
Africa – Riapertura delle frontiere tra Etiopia ed Eritrea (8 luglio 2025)
Dopo anni di tensioni e conflitti intermittenti, Etiopia ed Eritrea hanno annunciato la riapertura ufficiale delle frontiere terrestri e la ripresa dei collegamenti ferroviari. La dichiarazione congiunta dei due governi è stata accolta con entusiasmo dalle popolazioni locali, che vedono nell’evento un’opportunità per il rilancio economico e per la riconciliazione. Le Nazioni Unite e l’Unione Africana plaudono all’accordo, definendolo “un esempio di diplomazia costruttiva in una regione fragile”. Tuttavia, restano aperte le ferite legate alle guerre passate e agli spostamenti forzati. Saranno cruciali le garanzie per i diritti umani e la cooperazione transfrontaliera. 👉 Fonte: Al Jazeera
Dopo anni di tensioni e conflitti intermittenti, Etiopia ed Eritrea hanno annunciato la riapertura ufficiale delle frontiere terrestri e la ripresa dei collegamenti ferroviari. La dichiarazione congiunta dei due governi è stata accolta con entusiasmo dalle popolazioni locali, che vedono nell’evento un’opportunità per il rilancio economico e per la riconciliazione. Le Nazioni Unite e l’Unione Africana plaudono all’accordo, definendolo “un esempio di diplomazia costruttiva in una regione fragile”. Tuttavia, restano aperte le ferite legate alle guerre passate e agli spostamenti forzati. Saranno cruciali le garanzie per i diritti umani e la cooperazione transfrontaliera. 👉 Fonte: Al Jazeera
Africa – Accordo regionale sul Corridoio Transafricano Est-Ovest (11 luglio 2025)
A Lagos, 13 paesi africani hanno firmato un accordo strategico per la costruzione del Corridoio Transafricano Est-Ovest, un’infrastruttura multimodale che collegherà Senegal e Camerun passando per Mali, Burkina Faso, Niger e Nigeria. Il progetto, sostenuto dalla Banca Africana di Sviluppo e da investitori cinesi e turchi, ha un valore stimato di 28 miliardi di dollari. Gli obiettivi sono migliorare la connettività, il commercio intra-africano e la sicurezza lungo le rotte commerciali. Restano da definire aspetti ambientali e di governance. Le ONG chiedono un coinvolgimento attivo delle comunità locali nei processi decisionali. 👉 Fonte: AfDB
A Lagos, 13 paesi africani hanno firmato un accordo strategico per la costruzione del Corridoio Transafricano Est-Ovest, un’infrastruttura multimodale che collegherà Senegal e Camerun passando per Mali, Burkina Faso, Niger e Nigeria. Il progetto, sostenuto dalla Banca Africana di Sviluppo e da investitori cinesi e turchi, ha un valore stimato di 28 miliardi di dollari. Gli obiettivi sono migliorare la connettività, il commercio intra-africano e la sicurezza lungo le rotte commerciali. Restano da definire aspetti ambientali e di governance. Le ONG chiedono un coinvolgimento attivo delle comunità locali nei processi decisionali. 👉 Fonte: AfDB
🌏 Asia
India: via libera al programma “Smart Villages” (30 giugno 2025)
Il governo indiano ha approvato il nuovo piano nazionale “Smart Villages”, destinato a digitalizzare 100.000 villaggi entro il 2030, con accesso a banda larga, sanità da remoto e servizi pubblici integrati. Il primo ministro Narendra Modi ha dichiarato che “l’India non sarà veramente sviluppata finché non lo saranno anche i suoi villaggi”. Il piano prevede partenariati pubblico-privati, coinvolgendo colossi tech indiani e stranieri. Le opposizioni temono una centralizzazione eccessiva e una riduzione dell’autonomia locale. L’Unione Europea e la Banca Mondiale hanno espresso interesse a collaborare, mentre il dibattito interno si concentra su sostenibilità, equità e impatto ambientale. 👉 Fonte: The Hindu
Il governo indiano ha approvato il nuovo piano nazionale “Smart Villages”, destinato a digitalizzare 100.000 villaggi entro il 2030, con accesso a banda larga, sanità da remoto e servizi pubblici integrati. Il primo ministro Narendra Modi ha dichiarato che “l’India non sarà veramente sviluppata finché non lo saranno anche i suoi villaggi”. Il piano prevede partenariati pubblico-privati, coinvolgendo colossi tech indiani e stranieri. Le opposizioni temono una centralizzazione eccessiva e una riduzione dell’autonomia locale. L’Unione Europea e la Banca Mondiale hanno espresso interesse a collaborare, mentre il dibattito interno si concentra su sostenibilità, equità e impatto ambientale. 👉 Fonte: The Hindu
Thailandia: nuova Costituzione presentata al Parlamento (2 luglio 2025)
Il primo ministro thailandese Srettha Thavisin ha presentato una proposta di nuova Costituzione per superare l’eredità della giunta militare e rilanciare la transizione democratica. Il nuovo testo prevede una riduzione dei poteri del Senato nominato, rafforzamento del Parlamento eletto e nuove garanzie sui diritti civili. Le forze progressiste esultano, mentre le élite tradizionali e l’esercito esprimono “preoccupazione istituzionale”. La Corte costituzionale dovrà esprimersi entro 60 giorni. Intanto, manifestazioni pacifiche si moltiplicano nelle grandi città, chiedendo giustizia per i prigionieri politici e una piena normalizzazione democratica dopo anni di tensioni. 👉 Fonte: Bangkok Post
Il primo ministro thailandese Srettha Thavisin ha presentato una proposta di nuova Costituzione per superare l’eredità della giunta militare e rilanciare la transizione democratica. Il nuovo testo prevede una riduzione dei poteri del Senato nominato, rafforzamento del Parlamento eletto e nuove garanzie sui diritti civili. Le forze progressiste esultano, mentre le élite tradizionali e l’esercito esprimono “preoccupazione istituzionale”. La Corte costituzionale dovrà esprimersi entro 60 giorni. Intanto, manifestazioni pacifiche si moltiplicano nelle grandi città, chiedendo giustizia per i prigionieri politici e una piena normalizzazione democratica dopo anni di tensioni. 👉 Fonte: Bangkok Post
Cina: Xi Jinping annuncia “Nuova Via della Seta Verde” (5 luglio 2025)
In occasione del vertice internazionale di Chengdu, il presidente cinese Xi Jinping ha presentato la “Nuova Via della Seta Verde”, un aggiornamento della Belt and Road Initiative (BRI) focalizzato su infrastrutture sostenibili, cooperazione climatica e digitalizzazione ecocompatibile. Il piano include oltre 80 nuovi progetti in Asia, Africa e Europa Orientale, con standard ambientali rivisti. Pechino punta così a rispondere alle critiche internazionali sulla sostenibilità della BRI. Tuttavia, USA, India e Giappone mantengono riserve, parlando di espansione geopolitica mascherata. Intanto, diverse ONG chiedono trasparenza nei finanziamenti e valutazioni indipendenti sull’impatto dei cantieri. 👉 Fonte: SCMP
In occasione del vertice internazionale di Chengdu, il presidente cinese Xi Jinping ha presentato la “Nuova Via della Seta Verde”, un aggiornamento della Belt and Road Initiative (BRI) focalizzato su infrastrutture sostenibili, cooperazione climatica e digitalizzazione ecocompatibile. Il piano include oltre 80 nuovi progetti in Asia, Africa e Europa Orientale, con standard ambientali rivisti. Pechino punta così a rispondere alle critiche internazionali sulla sostenibilità della BRI. Tuttavia, USA, India e Giappone mantengono riserve, parlando di espansione geopolitica mascherata. Intanto, diverse ONG chiedono trasparenza nei finanziamenti e valutazioni indipendenti sull’impatto dei cantieri. 👉 Fonte: SCMP
Giappone: elezioni anticipate convocate per settembre (8 luglio 2025)
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha sciolto la Camera bassa del Parlamento, annunciando elezioni anticipate per il 15 settembre. La decisione arriva dopo settimane di calo nei sondaggi e forti pressioni interne al Partito Liberal Democratico, che teme un’erosione del consenso popolare. I temi centrali della campagna saranno la riforma fiscale, l’immigrazione e la difesa. L’opposizione guidata dal Partito Costituzionale Democratico punta su sanità pubblica e salario minimo. I mercati reagiscono con cautela, mentre il dibattito pubblico si infiamma, soprattutto tra le giovani generazioni, sempre più critiche verso lo status quo. 👉 Fonte: The Japan Times
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha sciolto la Camera bassa del Parlamento, annunciando elezioni anticipate per il 15 settembre. La decisione arriva dopo settimane di calo nei sondaggi e forti pressioni interne al Partito Liberal Democratico, che teme un’erosione del consenso popolare. I temi centrali della campagna saranno la riforma fiscale, l’immigrazione e la difesa. L’opposizione guidata dal Partito Costituzionale Democratico punta su sanità pubblica e salario minimo. I mercati reagiscono con cautela, mentre il dibattito pubblico si infiamma, soprattutto tra le giovani generazioni, sempre più critiche verso lo status quo. 👉 Fonte: The Japan Times
Corea del Sud: nuova legge per combattere la disinformazione (11 luglio 2025)
Il Parlamento sudcoreano ha approvato una nuova legge per contrastare la disinformazione online e proteggere il dibattito democratico. Il provvedimento introduce multe severe e la possibilità di oscurare contenuti falsi su richiesta delle autorità, ma con un sistema di verifica a tre livelli. Il presidente Yoon Suk-yeol ha difeso la misura come “essenziale per la tenuta democratica in epoca digitale”. Tuttavia, associazioni per la libertà d’espressione e partiti d’opposizione temono derive autoritarie e censura preventiva. La Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi nei prossimi mesi, mentre la società civile si mobilita per garantire un equilibrio tra verità e libertà. 👉 Fonte: The Korea Times
Il Parlamento sudcoreano ha approvato una nuova legge per contrastare la disinformazione online e proteggere il dibattito democratico. Il provvedimento introduce multe severe e la possibilità di oscurare contenuti falsi su richiesta delle autorità, ma con un sistema di verifica a tre livelli. Il presidente Yoon Suk-yeol ha difeso la misura come “essenziale per la tenuta democratica in epoca digitale”. Tuttavia, associazioni per la libertà d’espressione e partiti d’opposizione temono derive autoritarie e censura preventiva. La Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi nei prossimi mesi, mentre la società civile si mobilita per garantire un equilibrio tra verità e libertà. 👉 Fonte: The Korea Times
🇦🇺 Oceania
Australia: nuovo piano nazionale per il clima (30 giugno 2025)
Il governo australiano ha presentato il nuovo “National Climate Transition Plan 2025–2040”, che prevede il taglio del 60 % delle emissioni entro il 2035 e la completa decarbonizzazione del settore energetico entro il 2040. Il primo ministro Anthony Albanese ha definito il piano “ambizioso ma necessario” per garantire competitività e resilienza climatica. I punti cardine includono investimenti in idrogeno verde, chiusura anticipata delle centrali a carbone e incentivi per mobilità sostenibile. Critiche dai sindacati del settore minerario e dal partito liberale, che denunciano possibili perdite occupazionali. Le ONG ambientaliste, invece, lo definiscono un “passo storico”. 👉 Fonte: ABC News
Il governo australiano ha presentato il nuovo “National Climate Transition Plan 2025–2040”, che prevede il taglio del 60 % delle emissioni entro il 2035 e la completa decarbonizzazione del settore energetico entro il 2040. Il primo ministro Anthony Albanese ha definito il piano “ambizioso ma necessario” per garantire competitività e resilienza climatica. I punti cardine includono investimenti in idrogeno verde, chiusura anticipata delle centrali a carbone e incentivi per mobilità sostenibile. Critiche dai sindacati del settore minerario e dal partito liberale, che denunciano possibili perdite occupazionali. Le ONG ambientaliste, invece, lo definiscono un “passo storico”. 👉 Fonte: ABC News
Nuova Zelanda: referendum su riforma elettorale in vista (2 luglio 2025)
Il governo neozelandese ha fissato per novembre 2025 un referendum consultivo sulla possibile modifica del sistema elettorale misto (MMP) attualmente in vigore. Al centro del dibattito, la soglia di sbarramento al 5 % e il numero di seggi compensativi. Il premier Chris Hipkins ha dichiarato che “è tempo di dare voce ai cittadini su come vogliono essere rappresentati”. I partiti minori sostengono la riforma per favorire una maggiore pluralità parlamentare, mentre le forze principali chiedono cautela. Il referendum non sarà vincolante, ma avrà un impatto forte sul futuro equilibrio politico neozelandese. 👉 Fonte: Radio NZ
Il governo neozelandese ha fissato per novembre 2025 un referendum consultivo sulla possibile modifica del sistema elettorale misto (MMP) attualmente in vigore. Al centro del dibattito, la soglia di sbarramento al 5 % e il numero di seggi compensativi. Il premier Chris Hipkins ha dichiarato che “è tempo di dare voce ai cittadini su come vogliono essere rappresentati”. I partiti minori sostengono la riforma per favorire una maggiore pluralità parlamentare, mentre le forze principali chiedono cautela. Il referendum non sarà vincolante, ma avrà un impatto forte sul futuro equilibrio politico neozelandese. 👉 Fonte: Radio NZ
Papua Nuova Guinea: proteste contro la corruzione governativa (5 luglio 2025)
Migliaia di manifestanti hanno marciato nella capitale Port Moresby per chiedere le dimissioni del primo ministro James Marape, accusato di favoritismi e corruzione nella gestione degli appalti pubblici. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono degenerate in alcuni episodi di violenza repressi con l’intervento della polizia. Diverse ONG locali denunciano una crescente repressione della libertà di stampa e un clima di intimidazione politica. Il governo ha negato ogni illecito e ha promesso l’apertura di un’inchiesta indipendente. Intanto, la fiducia nelle istituzioni democratiche nel Paese si indebolisce, mentre la Chiesa e le autorità tradizionali invocano dialogo. 👉 Fonte: The National PNG
Migliaia di manifestanti hanno marciato nella capitale Port Moresby per chiedere le dimissioni del primo ministro James Marape, accusato di favoritismi e corruzione nella gestione degli appalti pubblici. Le proteste, inizialmente pacifiche, sono degenerate in alcuni episodi di violenza repressi con l’intervento della polizia. Diverse ONG locali denunciano una crescente repressione della libertà di stampa e un clima di intimidazione politica. Il governo ha negato ogni illecito e ha promesso l’apertura di un’inchiesta indipendente. Intanto, la fiducia nelle istituzioni democratiche nel Paese si indebolisce, mentre la Chiesa e le autorità tradizionali invocano dialogo. 👉 Fonte: The National PNG
Isole Fiji: accordo di difesa con Australia e Nuova Zelanda (8 luglio 2025)
Le Fiji hanno firmato un nuovo accordo trilaterale di difesa con Australia e Nuova Zelanda per rafforzare la cooperazione nella sicurezza marittima e nella gestione dei disastri ambientali. Il patto prevede esercitazioni congiunte, supporto logistico e una forza regionale di pronto intervento in caso di crisi climatica o instabilità politica. Il primo ministro fijiano Sitiveni Rabuka ha definito l’accordo “una garanzia di sovranità e sicurezza regionale”. Tuttavia, la Cina ha espresso “preoccupazione” per quella che considera una crescente militarizzazione del Pacifico. L'accordo è stato salutato con favore dagli Stati Uniti. 👉 Fonte: Fiji Times
Le Fiji hanno firmato un nuovo accordo trilaterale di difesa con Australia e Nuova Zelanda per rafforzare la cooperazione nella sicurezza marittima e nella gestione dei disastri ambientali. Il patto prevede esercitazioni congiunte, supporto logistico e una forza regionale di pronto intervento in caso di crisi climatica o instabilità politica. Il primo ministro fijiano Sitiveni Rabuka ha definito l’accordo “una garanzia di sovranità e sicurezza regionale”. Tuttavia, la Cina ha espresso “preoccupazione” per quella che considera una crescente militarizzazione del Pacifico. L'accordo è stato salutato con favore dagli Stati Uniti. 👉 Fonte: Fiji Times
Vanuatu: crisi istituzionale dopo scioglimento del Parlamento (11 luglio 2025)
Il presidente di Vanuatu ha sciolto il Parlamento in seguito a uno stallo legislativo prolungato e a continui cambi di coalizione. La decisione, presa su richiesta del primo ministro, ha scatenato un’ondata di polemiche tra le forze di opposizione, che denunciano l’uso strumentale dei poteri presidenziali. Le nuove elezioni sono previste per settembre. Intanto, si teme un periodo di instabilità politica in un Paese già fragile dal punto di vista economico e colpito da frequenti disastri naturali. Le organizzazioni civiche chiedono riforme costituzionali per garantire maggiore continuità e rappresentanza democratica. 👉 Fonte: Vanuatu Independent
Il presidente di Vanuatu ha sciolto il Parlamento in seguito a uno stallo legislativo prolungato e a continui cambi di coalizione. La decisione, presa su richiesta del primo ministro, ha scatenato un’ondata di polemiche tra le forze di opposizione, che denunciano l’uso strumentale dei poteri presidenziali. Le nuove elezioni sono previste per settembre. Intanto, si teme un periodo di instabilità politica in un Paese già fragile dal punto di vista economico e colpito da frequenti disastri naturali. Le organizzazioni civiche chiedono riforme costituzionali per garantire maggiore continuità e rappresentanza democratica. 👉 Fonte: Vanuatu Independent
🇺🇸 Nord America
Stati Uniti – Corte Suprema abolisce le agevolazioni fiscali per i colossi tech (30 giugno 2025)
In una sentenza storica, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionali le agevolazioni fiscali federali concesse alle big tech, affermando che violano il principio di concorrenza leale e di equità fiscale. Il caso, avviato da Stati a guida democratica, è stato al centro del dibattito politico negli ultimi due anni. La decisione apre la strada a una nuova regolamentazione del settore e a una revisione del rapporto tra Stato e imprese digitali. Il presidente in carica ha definito il verdetto “una vittoria per i cittadini e per il mercato libero”, mentre i mercati reagiscono con volatilità. 👉 Fonte: The New York Times
In una sentenza storica, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionali le agevolazioni fiscali federali concesse alle big tech, affermando che violano il principio di concorrenza leale e di equità fiscale. Il caso, avviato da Stati a guida democratica, è stato al centro del dibattito politico negli ultimi due anni. La decisione apre la strada a una nuova regolamentazione del settore e a una revisione del rapporto tra Stato e imprese digitali. Il presidente in carica ha definito il verdetto “una vittoria per i cittadini e per il mercato libero”, mentre i mercati reagiscono con volatilità. 👉 Fonte: The New York Times
Canada – Riforma della legge sulla cittadinanza approvata (2 luglio 2025)
Il Parlamento canadese ha approvato una riforma della legge sulla cittadinanza che semplifica l’accesso per immigrati e rifugiati, riducendo il tempo minimo di residenza da 5 a 3 anni e introducendo percorsi speciali per lavoratori essenziali. La ministra dell’Immigrazione ha definito la riforma “un passo umano e strategico verso un Canada più aperto”. Le opposizioni di centro-destra parlano di “provvedimento affrettato e a rischio di abusi”. Il dibattito pubblico è intenso, con favore da parte delle comunità migranti e preoccupazioni espresse da alcuni gruppi conservatori. Secondo sondaggi, il 61 % dei canadesi si dice favorevole. 👉 Fonte: CBC News
Il Parlamento canadese ha approvato una riforma della legge sulla cittadinanza che semplifica l’accesso per immigrati e rifugiati, riducendo il tempo minimo di residenza da 5 a 3 anni e introducendo percorsi speciali per lavoratori essenziali. La ministra dell’Immigrazione ha definito la riforma “un passo umano e strategico verso un Canada più aperto”. Le opposizioni di centro-destra parlano di “provvedimento affrettato e a rischio di abusi”. Il dibattito pubblico è intenso, con favore da parte delle comunità migranti e preoccupazioni espresse da alcuni gruppi conservatori. Secondo sondaggi, il 61 % dei canadesi si dice favorevole. 👉 Fonte: CBC News
Messico – López Obrador lancia iniziativa per la pace regionale (4 luglio 2025)
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha presentato un piano per la pace e la sicurezza in America Centrale, volto a contrastare le migrazioni forzate e la violenza legata al narcotraffico. L’iniziativa prevede la creazione di un fondo multilaterale sostenuto da Stati Uniti, Canada e ONU, destinato a progetti sociali e infrastrutture nei Paesi del Triangolo del Nord. Il Messico si propone come mediatore regionale, rilanciando il suo ruolo diplomatico. L'opposizione interna resta critica sul costo e sulla reale efficacia del progetto, mentre il governo insiste sull’approccio preventivo e umanitario. 👉 Fonte: El Universal
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha presentato un piano per la pace e la sicurezza in America Centrale, volto a contrastare le migrazioni forzate e la violenza legata al narcotraffico. L’iniziativa prevede la creazione di un fondo multilaterale sostenuto da Stati Uniti, Canada e ONU, destinato a progetti sociali e infrastrutture nei Paesi del Triangolo del Nord. Il Messico si propone come mediatore regionale, rilanciando il suo ruolo diplomatico. L'opposizione interna resta critica sul costo e sulla reale efficacia del progetto, mentre il governo insiste sull’approccio preventivo e umanitario. 👉 Fonte: El Universal
Canada – Accordo storico con popolazioni indigene (11 luglio 2025)
Il governo canadese ha firmato un accordo con le principali comunità delle Prime Nations per il riconoscimento giuridico di territori storici e la creazione di un fondo per risarcimenti ambientali e culturali. Il primo ministro ha parlato di “un momento di verità e riconciliazione concreta”. L’intesa prevede anche nuove forme di autogoverno e cooperazione amministrativa. Le comunità coinvolte hanno accolto positivamente l’accordo, ma hanno chiesto vigilanza sull’applicazione concreta. L’ONU e Amnesty International salutano l’intesa come “un esempio virtuoso di riparazione postcoloniale”. 👉 Fonte: CTV News
Il governo canadese ha firmato un accordo con le principali comunità delle Prime Nations per il riconoscimento giuridico di territori storici e la creazione di un fondo per risarcimenti ambientali e culturali. Il primo ministro ha parlato di “un momento di verità e riconciliazione concreta”. L’intesa prevede anche nuove forme di autogoverno e cooperazione amministrativa. Le comunità coinvolte hanno accolto positivamente l’accordo, ma hanno chiesto vigilanza sull’applicazione concreta. L’ONU e Amnesty International salutano l’intesa come “un esempio virtuoso di riparazione postcoloniale”. 👉 Fonte: CTV News
🇲🇽 Centro America
Guatemala: presidente González avvia riforma costituzionale (30 giugno 2025)
Il presidente guatemalteco Carlos González ha annunciato l’avvio di un processo di riforma costituzionale finalizzato a rafforzare l’autonomia del potere giudiziario e a contrastare la corruzione. Il progetto prevede la riforma del Consiglio della Magistratura, nuovi criteri di nomina per i giudici e l’introduzione di un’agenzia indipendente anticorruzione. Le organizzazioni civiche applaudono l’iniziativa, mentre alcuni settori del Congresso mostrano resistenze. La Corte Costituzionale sarà coinvolta per garantire la legittimità del processo. Il Guatemala tenta così di uscire da un decennio segnato da scandali e impunità, cercando maggiore fiducia internazionale e investimenti sostenibili. 👉 Fonte: Prensa Libre
Il presidente guatemalteco Carlos González ha annunciato l’avvio di un processo di riforma costituzionale finalizzato a rafforzare l’autonomia del potere giudiziario e a contrastare la corruzione. Il progetto prevede la riforma del Consiglio della Magistratura, nuovi criteri di nomina per i giudici e l’introduzione di un’agenzia indipendente anticorruzione. Le organizzazioni civiche applaudono l’iniziativa, mentre alcuni settori del Congresso mostrano resistenze. La Corte Costituzionale sarà coinvolta per garantire la legittimità del processo. Il Guatemala tenta così di uscire da un decennio segnato da scandali e impunità, cercando maggiore fiducia internazionale e investimenti sostenibili. 👉 Fonte: Prensa Libre
El Salvador: estesa la legge sullo stato d’emergenza (2 luglio 2025)
Il Parlamento salvadoregno ha approvato una nuova estensione dello stato d’emergenza, in vigore dal 2022 per contrastare le gang criminali. Il governo di Nayib Bukele sostiene che il provvedimento ha ridotto drasticamente il tasso di omicidi, ma organizzazioni per i diritti umani denunciano detenzioni arbitrarie e abusi sistematici. La Corte Interamericana ha chiesto chiarimenti. La misura resta popolare tra i cittadini, stando ai sondaggi, ma l’opposizione accusa il governo di autoritarismo crescente. Intanto, la comunità internazionale osserva con attenzione le implicazioni democratiche di un’emergenza prolungata senza limiti temporali definiti. 👉 Fonte: El Diario de Hoy
Il Parlamento salvadoregno ha approvato una nuova estensione dello stato d’emergenza, in vigore dal 2022 per contrastare le gang criminali. Il governo di Nayib Bukele sostiene che il provvedimento ha ridotto drasticamente il tasso di omicidi, ma organizzazioni per i diritti umani denunciano detenzioni arbitrarie e abusi sistematici. La Corte Interamericana ha chiesto chiarimenti. La misura resta popolare tra i cittadini, stando ai sondaggi, ma l’opposizione accusa il governo di autoritarismo crescente. Intanto, la comunità internazionale osserva con attenzione le implicazioni democratiche di un’emergenza prolungata senza limiti temporali definiti. 👉 Fonte: El Diario de Hoy
Nicaragua: Ortega rafforza controllo sui media (5 luglio 2025)
Il governo nicaraguense ha approvato una nuova legge che impone il controllo statale su tutte le trasmissioni radiofoniche e digitali. La normativa obbliga i media a registrarsi presso un ente di vigilanza governativo e a fornire preventivamente i contenuti “di interesse pubblico”. I critici parlano di censura istituzionalizzata, mentre il governo difende la misura come necessaria per contrastare la “disinformazione destabilizzante”. Organizzazioni come Reporters Sans Frontières e Amnesty International condannano la legge, definendola una minaccia alla libertà di espressione. La società civile è sotto pressione, con nuove proteste represse in modo selettivo nelle ultime settimane. 👉 Fonte: Confidencial
Il governo nicaraguense ha approvato una nuova legge che impone il controllo statale su tutte le trasmissioni radiofoniche e digitali. La normativa obbliga i media a registrarsi presso un ente di vigilanza governativo e a fornire preventivamente i contenuti “di interesse pubblico”. I critici parlano di censura istituzionalizzata, mentre il governo difende la misura come necessaria per contrastare la “disinformazione destabilizzante”. Organizzazioni come Reporters Sans Frontières e Amnesty International condannano la legge, definendola una minaccia alla libertà di espressione. La società civile è sotto pressione, con nuove proteste represse in modo selettivo nelle ultime settimane. 👉 Fonte: Confidencial
Costa Rica: elezioni municipali fissate per novembre (8 luglio 2025)
Il Tribunale Supremo Elettorale del Costa Rica ha ufficializzato la data delle prossime elezioni municipali per il 3 novembre 2025. Saranno rinnovati oltre 6.000 incarichi tra sindaci, consiglieri e rappresentanti distrettuali. Il dibattito politico si concentra sul ruolo dei governi locali nella lotta al cambiamento climatico e nella gestione dei fondi internazionali. Il presidente Rodrigo Chaves ha auspicato una campagna elettorale “improntata alla trasparenza e al civismo”. Le prime coalizioni si stanno formando, con attenzione ai temi della mobilità urbana, della digitalizzazione e della sicurezza partecipata. 👉 Fonte: La Nación
Il Tribunale Supremo Elettorale del Costa Rica ha ufficializzato la data delle prossime elezioni municipali per il 3 novembre 2025. Saranno rinnovati oltre 6.000 incarichi tra sindaci, consiglieri e rappresentanti distrettuali. Il dibattito politico si concentra sul ruolo dei governi locali nella lotta al cambiamento climatico e nella gestione dei fondi internazionali. Il presidente Rodrigo Chaves ha auspicato una campagna elettorale “improntata alla trasparenza e al civismo”. Le prime coalizioni si stanno formando, con attenzione ai temi della mobilità urbana, della digitalizzazione e della sicurezza partecipata. 👉 Fonte: La Nación
Panama: summit regionale sulla gestione delle migrazioni (11 luglio 2025)
A Città di Panama si è tenuto un summit regionale sul fenomeno migratorio attraverso il Darién Gap, con la partecipazione di ministri e rappresentanti di 10 paesi latinoamericani. Il presidente panamense José Gabriel Carrizo ha proposto la creazione di un coordinamento permanente e di un fondo comune per affrontare l’emergenza umanitaria e rafforzare i controlli. Il summit si è chiuso con una dichiarazione congiunta che chiede sostegno internazionale, in particolare da Stati Uniti, Unione Europea e ONU. Gli attivisti per i diritti umani chiedono maggiore protezione legale per i migranti e soluzioni di lungo periodo. 👉 Fonte: La Estrella de Panamá
A Città di Panama si è tenuto un summit regionale sul fenomeno migratorio attraverso il Darién Gap, con la partecipazione di ministri e rappresentanti di 10 paesi latinoamericani. Il presidente panamense José Gabriel Carrizo ha proposto la creazione di un coordinamento permanente e di un fondo comune per affrontare l’emergenza umanitaria e rafforzare i controlli. Il summit si è chiuso con una dichiarazione congiunta che chiede sostegno internazionale, in particolare da Stati Uniti, Unione Europea e ONU. Gli attivisti per i diritti umani chiedono maggiore protezione legale per i migranti e soluzioni di lungo periodo. 👉 Fonte: La Estrella de Panamá
🇧🇷 Sud America
Brasile: Lula annuncia riforma agraria digitale (30 giugno 2025)
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha lanciato una nuova fase della riforma agraria, integrando strumenti digitali per la gestione dei terreni, la mappatura delle comunità rurali e l’assegnazione trasparente delle terre inutilizzate. Il programma prevede anche accesso facilitato al credito agricolo, formazione tecnica e banda larga rurale. Il Movimento Sem Terra saluta la svolta, mentre opposizione e lobby agroindustriali temono un impatto negativo sul mercato fondiario. L’iniziativa punta a ridurre le disuguaglianze e frenare la deforestazione in Amazzonia, ma sarà cruciale la sua attuazione concreta e il monitoraggio civico. 👉 Fonte: Folha de S. Paulo
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha lanciato una nuova fase della riforma agraria, integrando strumenti digitali per la gestione dei terreni, la mappatura delle comunità rurali e l’assegnazione trasparente delle terre inutilizzate. Il programma prevede anche accesso facilitato al credito agricolo, formazione tecnica e banda larga rurale. Il Movimento Sem Terra saluta la svolta, mentre opposizione e lobby agroindustriali temono un impatto negativo sul mercato fondiario. L’iniziativa punta a ridurre le disuguaglianze e frenare la deforestazione in Amazzonia, ma sarà cruciale la sua attuazione concreta e il monitoraggio civico. 👉 Fonte: Folha de S. Paulo
Cile: nuova legge sull’istruzione approvata (2 luglio 2025)
Il Congresso cileno ha approvato una legge che amplia l’accesso gratuito all’università pubblica e introduce l’obbligo di educazione civica nei programmi scolastici. Il presidente Gabriel Boric ha definito la riforma “un investimento nella democrazia e nel futuro del Paese”. La misura è frutto di un ampio processo partecipativo, ma ha incontrato la resistenza delle università private, preoccupate per la concorrenza pubblica. Le associazioni studentesche, invece, celebrano la vittoria come un passo verso l’equità. Il dibattito pubblico resta acceso sul finanziamento e sulla sostenibilità economica del sistema. 👉 Fonte: Emol
Il Congresso cileno ha approvato una legge che amplia l’accesso gratuito all’università pubblica e introduce l’obbligo di educazione civica nei programmi scolastici. Il presidente Gabriel Boric ha definito la riforma “un investimento nella democrazia e nel futuro del Paese”. La misura è frutto di un ampio processo partecipativo, ma ha incontrato la resistenza delle università private, preoccupate per la concorrenza pubblica. Le associazioni studentesche, invece, celebrano la vittoria come un passo verso l’equità. Il dibattito pubblico resta acceso sul finanziamento e sulla sostenibilità economica del sistema. 👉 Fonte: Emol
Argentina: inflazione sotto controllo, svolta politica? (5 luglio 2025)
Dopo mesi di politiche monetarie restrittive, il governo argentino guidato da Javier Milei ha annunciato che l’inflazione annuale è scesa al 22 %, il livello più basso dal 2015. Il ministro dell’Economia ha parlato di “risultato straordinario”, mentre l’opposizione denuncia un aumento della povertà e tagli ai servizi essenziali. Le organizzazioni internazionali come il FMI e la Banca Mondiale elogiano il controllo della spesa pubblica, ma avvertono: “La stabilità macroeconomica deve accompagnarsi a inclusione sociale”. Le elezioni legislative di ottobre saranno un banco di prova per le scelte liberiste del governo. 👉 Fonte: La Nación
Dopo mesi di politiche monetarie restrittive, il governo argentino guidato da Javier Milei ha annunciato che l’inflazione annuale è scesa al 22 %, il livello più basso dal 2015. Il ministro dell’Economia ha parlato di “risultato straordinario”, mentre l’opposizione denuncia un aumento della povertà e tagli ai servizi essenziali. Le organizzazioni internazionali come il FMI e la Banca Mondiale elogiano il controllo della spesa pubblica, ma avvertono: “La stabilità macroeconomica deve accompagnarsi a inclusione sociale”. Le elezioni legislative di ottobre saranno un banco di prova per le scelte liberiste del governo. 👉 Fonte: La Nación
Colombia: storico accordo tra governo e comunità indigene (8 luglio 2025)
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha firmato un accordo con le comunità indigene dell’Amazzonia e del Pacifico, che prevede riconoscimento territoriale, consultazione obbligatoria per ogni progetto estrattivo e fondi per sviluppo sostenibile. Si tratta di un passo fondamentale verso il riconoscimento dei diritti collettivi e della giurisdizione indigena. Le organizzazioni per i diritti umani celebrano l’accordo come un modello per l’intera regione. Tuttavia, settori imprenditoriali e alcuni governatori regionali temono un freno agli investimenti. Il governo sottolinea che “sviluppo e diritti non sono incompatibili”. 👉 Fonte: El Espectador
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha firmato un accordo con le comunità indigene dell’Amazzonia e del Pacifico, che prevede riconoscimento territoriale, consultazione obbligatoria per ogni progetto estrattivo e fondi per sviluppo sostenibile. Si tratta di un passo fondamentale verso il riconoscimento dei diritti collettivi e della giurisdizione indigena. Le organizzazioni per i diritti umani celebrano l’accordo come un modello per l’intera regione. Tuttavia, settori imprenditoriali e alcuni governatori regionali temono un freno agli investimenti. Il governo sottolinea che “sviluppo e diritti non sono incompatibili”. 👉 Fonte: El Espectador
Perù: sciopero generale contro le privatizzazioni (11 luglio 2025)
In Perù è stato indetto uno sciopero generale da sindacati e movimenti civici contro il piano di privatizzazioni annunciato dal governo di centrodestra guidato da Keiko Fujimori. Ospedali, reti idriche e trasporti urbani tra i settori coinvolti. La protesta ha paralizzato Lima e altre grandi città, con tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Il governo accusa l’opposizione di fomentare il caos, mentre Amnesty International chiede moderazione e rispetto del diritto alla protesta. Il dibattito politico si intensifica in vista delle elezioni municipali, previste per dicembre. 👉 Fonte: El Comercio
In Perù è stato indetto uno sciopero generale da sindacati e movimenti civici contro il piano di privatizzazioni annunciato dal governo di centrodestra guidato da Keiko Fujimori. Ospedali, reti idriche e trasporti urbani tra i settori coinvolti. La protesta ha paralizzato Lima e altre grandi città, con tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Il governo accusa l’opposizione di fomentare il caos, mentre Amnesty International chiede moderazione e rispetto del diritto alla protesta. Il dibattito politico si intensifica in vista delle elezioni municipali, previste per dicembre. 👉 Fonte: El Comercio
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