sabato 29 marzo 2025

Corso di politica nazionale: 42 FAB LAB

LE PICCOLE FABBRICHE DEL FUTURO


https://youtu.be/X9YA8UPGWwA

cari amici che come me state dalla parte della innovazione Un saluto da Nat Russo oggi per la scuola di cives vi voglio parlare delle cosiddette fabbriche del futuro in 3D che cosa intendiamo con queste parole Beh intanto chiamiamole col loro vero nome si chiamano fablab che è la delle parole fabrication laboratori e sono delle vere e proprie officine per la fabbricazione di oggetti dal virtuale al reale parole difficili per dire un concetto semplicissimo che l'uomo ha sempre utilizzato virtuale pensare reale realizzare concretamente si tratta di laboratori al cui interno è possibile trovare diverse tecnologie per realizzare oggetti personalizzati insomma se uno di noi ha progettato un oggetto e riesce a portare in una chiavetta il file del disegno di questo oggetto in 3D da trasformare in un manufatto con una delle stampanti 3D a disposizione può recarsi in un Fab Lab E trovarlo realizzato sono dotati di strumenti e macchinari flessibili generalmente controllati da computer e nei Fab laab si possono lavorare diverse scale di grandezza e differenti materiali producendo oggetti anche tecnologici anche complessi generalmente concepiti come prerogativa della produzione di massa in un paese dove le piccole e medie imprese non investono in Ricerca e Sviluppo per mancanza di fondi e ogni giorno non si fa altro che parlare della crisi del settore manifatturiero i fablab sono centri dove poter fare sperimentazione e realizzare prototipi a bassissimo costo quindi basta volerlo Insomma una economia a kilometro0 Perché i centri di stampa stanno piano piano aprendo in tutte le grandi città l'ultimo ad esempio appena nato è il 3D Ital a Roma una sorta di copisteria in cui invece di fare le fotocopie si possono stampare oggetti in tre dimensioni l'obiettivo finale è riportare l'industria manifatturiera italiana totalmente in casa ad un livello più alto in Italia ce ne sono già diverse centinaia di fablab e la mappa si allarga giorno dopo giorno a macchia d'olio Tanto per cambiare l'idea dei fablab viene dall'America il primo a porre le basi di questa attività è stato nel 2003 il media Lab del massachuset Institute of Technology il mitico meet solo dopo 8 anni cioè nel marzo del 2011 Viene aperto un laboratorio provvisorio a Torino in una delle mostre celebrative dei 150 anni dell'Unità d'Italia si chiama stazione futuro e questa piccola installazione dotata soltanto di una stampante 3D e una tagliatrice laser diventa meta di un pellegrinaggio Quotidiano di curiosi il successo è assicurato questa idea ormai è entrato nella immaginario collettivo e già nel febbraio del 2012 sempre a Torino apre il vero e proprio Fab Lab si chiama officine Arduino un nome dato in omaggio al mini computer da €20 inventato a Ivrea da Massimo Banzi insieme a quattro amici al bar Arduino Appunto Ma in cosa consiste L'attività dei Fab laab di quelli che operano lì dentro e che vengono chiamati fabers lo strumento principale utilizzato nei fablab sono le stampanti 3D con l'utilizzo di un programma CAD si creano e poi si esportano i file dei progetti in un formato che può essere recepito da un software specifico che può dialogare con una stampante 3D cioè l'oggetto progettato viene come dire sezionato in tante fette in tanti strati che saranno stampati in sequenza uno sopra all'altro i primi materiali a disposizione sono stati il metallo la plastica la ceramica la creta Insomma e il costo di una stampante 3D è tendenzialmente sceso da meno di €1000 oggi già con due si compra un modello entry level con le stampanti 3D è possibile realizzare praticamente qualsiasi cosa semplici oggetti di uso quotidiano ma anche tessuti del corpo umano stampati per uso medico usando colture di cellule staminali si possono costruire palazzi con il cemento o si può fabbricare una seta decorata particolarmente per l'abbigliamento Oltre alle stampanti 3D i Faber spesso hanno ind dotazione anche delle macchine a taglio laser e delle macchine CNC a controllo numerico Ma si tratta di materiali complicati ma semplici da usare chiunque può imparare a farlo da autodidatta esistono ottimi webinar ma anche grazie ai corsi organizzati negli stessi laboratori Cioè negli stessi Fab Lab in Italia quindi vengono finalmente promosse delle iniziative per sostenere questo movimento di artigianato manifatturiero digitale a metà strada tra una bottega rinascimentale che definiremo 2.0 e uno spazio Open Source dove condividere le conoscenze e fare rete tra professionisti cioè dove un designer può arrivare con un progetto un modello di un oggetto confrontarlo con quello di altri e insieme partire per migliorare e realizzare insieme collaborativamente nuovi oggetti in Italia se uno vuole documentarsi sull'attività dei Faber può andare su Facebook e guardare appunto il gruppo che si chiama Faber con 2 B e che raccoglie idee testimonianze suggerimenti di moltissimi Maker italiani un altro modo Maker fabbricatori no di chiamare Faber ma non solo questo perché ci sono anche discussioni interessanti sui temi della produzione p2p cioè peer to peer eh Ci sono anche delle discussioni su il do Yourself cioè il fai da te un'etica anti di consumistica dell'autosufficienza si parla di Maker culture ovviamente di fabing di hacker Space di Fab laab si parla anche di Open HW cioè quelle organizzazioni in cui progettisti di hardware e software collaborano alla allo sviluppo di Core Open Source proprietà intellettuale strumenti e software correlati e si parla anche di openwear cioè utilizzo libero dei prodotti e di molto molto altro ormai tutti sanno che cosa sono i Personal Computer Ma possiamo dire che esiste ormai una evoluzione del personal computer inteso ormai come un punto di partenza e quindi possiamo lanciare uno slogan dal personal computer al personal fabricator cos'è il personal fabricator si tratta di un complesso di macchine con cui fabbricare praticamente ogni cosa questa idea è venuta per la prima volta 25 anni fa a Neil gershenfeld il direttore del centro forbit and atoms del massachusett Institute of Technology il mitico meat ed è scritta in un testo ormai diventato celebre che si intitola appunto Fab dal personal computer al personal fabricator ora il personal fabricator cerco di spiegare è una specie di replicatore vi ricordate quello strumento con cui l'equipaggio di Star Trek assemblava qualsiasi cosa a partire dalle particelle subatomiche presenti nello spazio siderale bene gerville ha concepito un sistema di macchine laser per tagliare la plastica anche in tre dimensioni fresatrici elettroniche ad alta precisione coltelli elettronici computer e stampanti 3D capaci di trasformare una elaborazione digitale tridimensionale in un oggetto reale citiamo l'autore il digital divide in realtà non è l'unico vero barra baratro che divide i vari paesi i paesi ricchi e i Paesi poveri hanno un secondo livello di abisso che li divide un abisso strumentale e industriale quindi dopo l'analfabetismo digitale abbiamo un analfabetismo costruttivo l'abisso secondo il professore sarà colmato anche grazie all'invenzione di questi Fab Lab e nel suo libro vengono raccontate delle storie di essi Come è nata l'idea i primi studenti del Corso che si intitolava Non a caso W make alm anything che è traducibile come come fare quasi qualsiasi cosa che è stato tenuto nel 1998 appunto al meet si parla poi dei pionieri del personal fabricator si passa poi alla nascita dei primi centri di fabbricazione personalizzata sparsi per il mondo con un occhio rivolto verso il futuro ora l'ultimo Obiettivo del professore è togliere quel quasi che stava tra parentesi nel nome del suo corso e farlo diventare un wte make anything e maggiari in futuro aggiungere il verbo un make Che vuol dire disfare per arrivare a H the mak and and Maker anything ovvero un fabbricatore capace di fare e di sfare tutto Vabbè se non è Star Trek poco ci manca ma chiediamoci per quale motivo Noi dovremmo creare tanti Fab Lab Beh queste piccole officine ci permetteranno di fare cose straordinarie Cioè questo processo di utilizzare dei piccoli laboratori per creare rapidamente modelli e prototipi sfruttando tecniche di fabbricazione addit e sottrattive come il taglio laser e la fresatura o addit come la stampa 3D è fondamentale cosa ci deve stare in un laboratorio perché si chiami un faab Allora in generale le macchine ate si caratterizzano per una facilità di utilizzo e un costo molto contenuto Questi elementi insieme alla diffusione di software per la progettazione e modellazione di semplice utilizzo Open Source hanno portato diversi osservatori italiani e internazionali a prevedere una diffusione della fabbricazione digitale anche verso un'utenza di massa non professionale questo fenomeno definito personal fabrication è alimentato anche dalla nascita di comunità in cui tutti i disegni digitali vengono condivisi e Messi a disposizione gratuitamente dagli utenti e nonché dalla disponibilità di servizi che consentono di accedere ad alcune tecnologie di Digital fabrication addirittura direttamente on o ancora ora da comunità che interscambiano esperienze nella creazione di di prototipi o manufatti digitali un fablab è generalmente dotato di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare in maniera flessibile semiautomatica un'ampia gamma di oggetti Tra questi vi sono prodotti tecnologici che generalmente sono considerati di appannaggio esclusivo della produzione di massa mentre non possono però competere con la produzione di massa Dal punto di vista quantitativo Cioè se lo possono fare dal punto di vista qualitativo non lo possono fare Nelle economie di scala nella produzione di beni da consumo da vendere ma i fabl laab indubbiamente hanno potenzialità notevolissime nel fornire ai loro utenti di strumenti per realizzare in proprio dispositivi tecnologici in bassissima produzione o in prototipizzazione dicevamo che le tipologie di macchine che solitamente si trovano nei fall laab sono di due grandi categorie quelle di produzione addittiva e quelle di produzione sottrattiva Incominciamo Dalle prime cioè quelle di produzione addittiva che Come spiega bene il termine producono l'oggetto aggiungendo materiale con l'aggiunta di materiale progressivo il nostro oggetto prende forma La prototipizzazione Rapida è diventata quasi un sinonimo di produzione addittiva e stampa 3D esistono fondamentalmente tre processi principali di stampa 3D quelli più comunemente usati e sono quello a deposizione fusa FD m modellazione deposizione fusa e quello invece che viene chiamato SLA cioè stereolitografia apparatus Ecco il significato della lettera a ed infine la cosiddetta sinterizzazione laser selettiva che ha come acronimo SLS non spaventiamoci per queste sigle e incominciamo a parlare del primo che anche il più intuitivo Diciamo che è quasi l'evoluzione di quella che era una tecnica primitiva protostorica addirittura per costruire gli oggetti i nostri scimmioni antenati non avevano ancora scoperto la la ruota ma facevano vasi senza avere il tornio prendevano cioè come possiamo dire delle striscioline di creta e le avvolgevano su se stesse sommando le una all'altra la tecnica Reta del palombino bene il modello di modellazione a deposizione fusa non è di simile da questo crea delle parti fondendo ed estudo un filamento che solitamente è termoplastico che viene poi depositato sull'area di stampa dall'ugello della stampante strato per strato la modellazione a deposizione fusa è la forma di stampa 3D più diffusa tra i consumatori soprattutto grazie a un numero crescente di hobbisti utilizza una varietà di termoplastiche standard per esempio l'ABS il pla oppure loro miscele ma le stampanti più avanzate offrono anche una Vasta gamma di termoplastiche ingegneristiche e di composti nella prototipizzazione rapida le stampanti fdm sono particolarmente utili per la produzione di parti più semplici quelle che verrebbero normalmente create tramite una lavorazione meccanica Come avviene la modellazione a deposizione fusa cioè un filamento di materiale plastico è spinto verso una Ina mobile riscaldata che fonde ed estrude il filamento depositando lo strato dopost strado nella forma desiderata una piattaforma mobile su cui l'oggetto è posato si sposta e dopo ogni strato che viene depositato in questo tipo di tecnologia di stampa è necessario aggiungere al modello delle strutture temporanee di sostegno verticali per sorreggere le parti sporgenti che altrimenti non ancora solide potrebbero cadere un secondo sistema è quello della stereolitografia laser Cioè la capacità di usare un laser per polimerizzare la resina liquida trasformandola in plastica indurita questo processo viene chiamato fotopolimeri è uno dei più apprezzati processi dai professionisti perché permette una grande risoluzione una precisione una versatilità dei materiali il vantaggio principale è quello di ottenere un cioè di avere a disposizione un catalogo vastissimo di resine Liquide da cui partire ora questa resina fotopolimeri Eh cosa cosa fa ha ha grandi proprietà ottiche meccaniche e termiche e in grado di imitare quelle termoplastiche industriali standard o addirittura quelle ingegneristiche come avviene Allora sviluppiamo il nostro modello col CAD elaboriamo con un Cam per produrre il modello in Slice Cioè in fette il liquido poi che è presente nella stampante polimerizza cioè passa allo stato solido perché è investito in alcune sue parti dalla luce laser la meccanica che guidata dal computer abbassa la tavola di appoggio del contenitore del liquido Praticamente lo fa emergere ed il prototipo in costruzione viene realizzato attraverso una sucessione di fette quelle n livello superiore il generatore di luce laser che viene guidato dal computer per polimerizzare cioè rendere solido il liquido strato dopo strato è quello che praticamente adatta il l'intensità del proprio raggio al tipo di resina ma dopo il liquido passiamo alle polveri quindi il solido il filamento il liquido le resine Liquide e il terzo livello invece è quello delle polveri Questo è un procedimento che chiamiamo di sinterizzazione laser selettiva cioè una tecnologia di produzione addittiva molto usata nelle applicazioni industriali utilizzata dagli ingegneri e produttori di settori diversi che si affidano adesso perché permette di realizzare parti robuste ma soprattutto funzionali cioè utilizzando un laser ad alta potenza si fondono piccole particelle di polvere di polimeri la polvere non fusa sostiene le parti Durante il processo di stampa ed elimina la necessità di strutture di supporto dedicate cioè rende la sinterizzazione laser selettiva ideale per delle geometrie complesse con dettagli interni complicati sottosquadri pareti sottili e dettagli anche anche in negativo le parti stampate con la sinterizzazione laser selettiva hanno delle caratteristiche meccaniche eccellenti con una resistenza simile a quelle parti create mediante iniezioni addirittura e sono in grado di produrre prototipi funzionali ed ingegneristici solidi per condurre rigorosi test funzionali sul prodotto Ma come funziona una stampante SLS allora un sottile strato di polvere viene depositato sulla piattaforma all'interno della camera di stampa la stampante riscaldata preventivamente la polvere fino al raggiungimento di una temperatura di poco inferiore al punto di fusione del materiale grezzo aumenta la temperatura del laser e soltanto dove specificatamente il letto di polvere si deve trasformare in traccia del modello questa piccolo strato diventa solido il laser scansiona una sezione incrociata del modello 3D Riscalda la polvere appena al di sotto giunge al punto di fusione del materiale ciò consente di fondere insieme le particelle in maniera meccanica e creare parti solide la polvere non fusa resta attorno al modello e sostiene le parti fuse Durante La Stampa eliminando quindi la necessità di strutture di supporto apposite per esempio se ci fossero degli sbalzi verso l'esterno la piattaforma poi si abbassa di un livello all'interno della camera di stampa solitamente poche decine di micron e il processo si ripete per ogni strato fino al completamento delle parti necessita a questo punto Un completamento tramite raffreddamento e poi naturalmente deve essere estratto il modello dalle polveri e avere un processo di post elaborazione con pulitura e eventualmente lucidatura del prodotto parliamo adesso della seconda grande categoria di macchinari che si trovano nei fablab sono quelli della produzione sottrattiva il primo strumento è il cosiddetto strumento CNC cioè strumenti a controllo numerico computerizzato questi utilizzano praticamente la possibilità di ricavare da blocchi solidi di partenza utilizzando degli strumenti di modellazione taglio foratura smerigliatura il prodotto cioè eliminando la parte che non serve È un processo in cui il materiale viene rimosso tramite utens rotanti applicati su una parte su una reset fissa per esempio tipo fresatura oppure con un utensile fisso mentre la parte viene fatta ruotare come nel caso del tornio e poi ci possono essere anche delle frese laser che usano laser per incidere e tagliare diversi tipi di materiale con grande precisione ed infine abbiamo anche fresatrici a getto d'acqua che utilizzano acqua mischiata con un El abrasivo ad alta pressione praticamente in grado di tagliare ogni tipo di materiale le fresatrice e i torni CNC possono avere diversi assi ed essere così in grado di gestire design più complessi sono in grado di produrre oggetti partendo da plastiche da metalli morbidi da metalli pesanti ma anche da legno da AC ilco da Pietra da vetro e da varie tipologie di composti una nuova categoria che posso dire sempre a metà strada tra l'additivo e il sottrattivo è quella dei plotter in informatica il plotter che deriva dal verbo inglese di tracciare è una periferica specializzata nella stampa di supporti di grande formato è un dispositivo di output ideale per i sistemi CAD dove di solito è impiegato per la stampa getto di inchiostro di grandi disegni prospetti progetti architettonici circuiti elettrici circuiti meccanici e mappe topografiche curve geometriche eccetera eccetera Ma viene anche utilizzato nell'ambito della grafica pubblicitaria grazie a moderne tecnologie che consentono al plotter di stampare a colori e di tagliare addirittura l'oggetto opportunamente in questo caso il plotter assume anche la denominazione di plotter da taglio non parliamo più di tanto dei plotter a stampa getto di inchiostro perché ormai sono diventati In pratica delle stampanti di grosso formato e accenniamo ancora a qualcosa delle categorie dei plotter da taglio per esempio i plotter da taglio vinile che sono in grado quindi di ritagliare profili da particolare tipi di supporto di materiale vinilico Ma naturalmente dobbiamo parlare anche di plotter da incisione che possono venire effettuati per esempio tramite il laser e poi abbiamo anche la possibilità di utilizzare anche più che incisioni vere e proprie tagli veri e propri su metà Alli anche su oggetti come la balza come la incisione più meno meno profonda come potrebbe essere quella fatta su tessuti insomma la gamma è veramente amplissima i materiali da incidere sono molti di solito la plastica la resina l'alluminio e l'ottone sono i preferiti l'alluminio e lotton per fare targhe la plastica o la Balsa o altre tipologie di lastre sono utilizzate per creare dei disegni complessi da assemblare poi insieme in oggetti 3D per la decorazione ma non possiamo dimenticare neppure la possibilità di disegnare tramite il laser su tessuti con incisione di Marchi o addirittura di disegni veri e propri bene se vi ho convinto a procedere verso il Fab Lab e a questo punto vi devo dire dov'è che potete imparare a diventare dei Faber Ma esistono le Fab Academy che sono delle strutture in rete per insegnare delle abilità basate sulla pratica e la fabbricazione digitale gli studenti si riuniscono in fabl laab cosiddetti super Node per seguire dei corsi di 19 settimane che permettono di conseguire un diploma e costruire un proprio portfolio di progetti in alcuni casi il diploma è accreditato e vi è la possibilità di avere anche crediti accademici il curriculum si basa sul corso di prototech sigla famosa il mass 863 e il corso offre l'opportunità di borse di studio disponibili sì vi chiederete voi ma poi ha un futuro il Fab laab l'evoluzione del faab AC pichia Sì il futuro del Fab Lab sono le Fab City concepite per ricercare modi innovativi di creare le città del futuro chi crede in tecnologie prevede che le città nel 2054 saranno in grado di convertirsi in entità autosufficienti in linea con l'impegno assunto nella carta di Barcellona e queste città si collegheranno proprio con i Faber sfruttando lo stesso capitale umano le città si trasformeranno in centri di produzione locale di innovazione sostenibile e di connessione globale questa trasformazione dovrebbe portare a un passaggio da una città impostata come la nostra di importazione esportazione di prodotti ad una città di importazione ed esportazione di dati bene per questa volta è tutto un caro saluto da nata Russo A presto con altri corsi.


NATRUSSO COMMUNICATION EDIZIONI

COLLANA LA VERTA' PER FAVORE


1 LA SCUOLA INUTILE

https://www.amazon.it/scuola-inutile-verit%C3%A0-favore-Vol-ebook/dp/B09HP3LHD4

In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.

2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA

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Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.

3 I LIMITI DEL GLOBALE

 
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I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera  sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).

4 IL SISTEMA ITALIA

  

https://www.amazon.it/gp/product/B09JDV851G?ref_=dbs_m_mng_rwt_calw_tpbk_3&storeType=ebooks

Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE 
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).

5 CARO MARIO TI SCRIVO

  

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Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). 
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
 

6 SOSTIENE NAT RUSSO

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Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

7 NON MI ROMPERE I TABÙ


https://www.amazon.it/gp/product/B09K58G17Z?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_6&storeType=ebooks  

Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

8 CIVICNESS ITALIA

Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla CivicnessLa Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022

9 LA SCUOLA CHE VORREI


La scuola che vorrei è un viaggio nel futuro dell’educazione, una riflessione approfondita su come ripensare il sistema scolastico per rispondere alle sfide della società contemporanea. Dal nido all’università, il volume esplora modelli internazionali, metodologie innovative e strategie per una scuola più inclusiva, efficace e connessa al mondo del lavoro. Attraverso un’analisi critica e proposte concrete, il testo affronta temi chiave come la didattica attiva, la digitalizzazione, le competenze trasversali e l’integrazione tra formazione e società. Un contributo essenziale per chi sogna una scuola capace di preparare davvero al futuro.

10 GESTIONE OTTIMIZZATA DI PATRIMONI E IMPRESE


Gestire il proprio patrimonio e la propria impresa con consapevolezza

In un mondo finanziario in continua evoluzione, la capacità di prendere decisioni informate è essenziale per garantire sicurezza e crescita economica. Questo volume offre una guida pratica e completa alla gestione patrimoniale e aziendale, fornendo strategie concrete per ottimizzare investimenti e processi fiscali.

Nella prima parte, il lettore troverà consigli su come costruire un portafoglio bilanciato, diversificare gli investimenti tra obbligazioni, azioni, forex e materie prime, e comprendere il ruolo del settore assicurativo e immobiliare nella protezione del capitale.

La seconda parte si concentra sulla gestione aziendale: dalla scelta della forma giuridica più adatta all’elaborazione di un business plan efficace, passando per strategie di marketing, ottimizzazione contabile e fiscale, fino alla gestione dei rapporti con enti come INPS e Agenzia delle Entrate.

Grazie a un linguaggio chiaro e a un approccio pratico, questo libro è uno strumento indispensabile per investitori, imprenditori e professionisti che vogliono prendere il controllo del proprio futuro finanziario e aziendale.


11 VI PARLO DI POLITICA INTERNAZIONALE



Il mondo che conosciamo è profondamente segnato dai flussi di persone, merci, capitali e informazioni che attraversano i confini nazionali, dando vita a un fenomeno complesso: la globalizzazione. Questo libro esplora i suoi molteplici aspetti, analizzando la sua evoluzione storica, dalle radici imperialiste fino agli sviluppi culturali, economici e politici che oggi definiscono il nostro tempo. Attraverso una riflessione critica, si esplorano le opportunità e le sfide della globalizzazione, evidenziando la centralità di potenze emergenti come la Cina, e il suo impatto su Africa, Europa, America e Asia. In parallelo, si affrontano temi di grande rilevanza per l'Italia e l'Europa, come la crisi migratoria, le nuove proposte di riordino territoriale, la riforma della democrazia diretta e la ridefinizione delle macro-regioni europee. Un capitolo speciale è dedicato alla proposta di una "Nuova Via della Seta" e al ruolo strategico del Mediterraneo, con un focus sulle iniziative infrastrutturali che stanno cambiando il panorama geopolitico. Con uno sguardo rivolto al futuro, l'autore ci invita a riflettere su come il mondo si sta trasformando, suggerendo che, in un'epoca segnata dalla velocità dei cambiamenti, la comprensione dei processi globali è fondamentale per affrontare le sfide del XXI secolo.  




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