mercoledì 15 maggio 2024

Corso di politica agricola: Lezione 1 La deforestazione

 



La deforestazione

Le foreste
Il militante ecologista grida al depauperamento delle foreste (polmone verde del mondo) ed invoca i bei tempi passati. Naturalmente mente, ma è così ignorante che non sa di farlo. L'economia della foresta non è mai stata attiva come oggi, tanto che un noto marchio di abbigliamento, usa proprio il suo appellativo: Timberland. L'Europa e l'America del Nord (bersaglio preferito dell'ecofascismo) sono i continenti più virtuosi. Alcuni dati possono essere d'aiuto. In Francia alla fine dell'800 la superficie boschiva era il 14% del territorio, oggi è il 29% (pari a 16 milioni di ettari). In Italia nei soli ultimi 10 anni il patrimonio boschivo è aumentato di un milione di ettari raggiungendo gli 11 milioni, oltre il 30%. All'inizio del '900 valeva meno della metà. Siamo in linea con la media planetaria del 31% (4 miliardi di ettari). Anche il Brasile (la cui superficie boschiva tocca comunque il 63%) ha invertito il ritmo della deforestazione, che non è mai stata così bassa come negli ultimi 10 anni. Il ripristino naturale integrale è previsto per il 2020. Ma allora? Ma tutto questo Alice non lo sa.


Foreste urbane per salvare l’Italia

Tra le piú clamorose balle ambientali che circolano in Italia una riguarda la riforestazione. Se mai a qualcuno fosse sfuggito, rispetto alla fine dell'800, oggi la superficie di territorio italiano classificato come boschivo é quasi raddoppiata. Diverso é il discorso della sua messa in sicurezza ed in produzione. Perché, a dispetto di quanto gli ambientalisti massimalisti sostengono, facendo di ogni erba un fascio, il nostro bosco non é come la foresta amazzonica che lasciata a se stessa si autorigenera e funge da polmone verde, ma é un bosco antropico che se non é presidiato, insediato e vissuto, si inselvatichisce, brucia con maggiore facilità, non svolge la sua funzione di adsorbimento delle acque pluviali, invecchia e produce altrettanta CO2 di quanta ne assorbe.

 Il "cuore verde" d'Italia
Come avevo già annunciato con dovizia di dati, quella della riforestazione é l'ennesima bufala green. Finalmente anche i quotidiani se ne sono accorti e danno informazioni corrette. Adesso é venuto il momento di cominciare a riflettere sul problema vero: cosa ce ne facciamo di queste foreste che consumano e degradano il territorio se non le curiamo e non attiviamo la filiera del legno? Già perché lasciate a se stesse le foreste invecchiano e producono più CO2 di quella che assorbono, creano potenziali inneschi di roghi, degradano il sottobosco con gravi conseguenze idrogeologiche. Ma per curare il bosco bisogna viverlo il bosco, abitarlo. Ecco allora che quella che sino a 20 anni fa veniva vista come una iattura oggi diventa una soluzione, la soluzione. Oggi l' indice di edificabilità del bosco é irrisorio, occorre almeno triplicarlo. Solo così metteremo le basi di quella rete di presidi territoriali indispensabili.



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