sabato 8 giugno 2024

DALLA PARTE DEL GUSTO: 19 FORMAGGI (2^ Edizione)

19 FORMAGGI (2^ Edizione)



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In queste 200 pagine ho raccolto oltre 120 schede di formaggi e latticini, modalità di degustazione e classificazione, nonchè tecniche per la loro cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Cosa c'è di più socializzante e bello da condividere di un ricco tagliere di formaggi? Come dessert in conclusione di un pranzo, per un pic nic, per una merenda sinoira, per farcire un bel panino, il formaggio è la scelta vincente. Ma il formaggio si può anche cucinare e con esso si possono creare fantastiche ricette. Allargare la propria conoscenza dei formaggi è doveroso, oltre che straordinariamente divertente. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro mastro casaro di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

Corso di politica agricola: Lezione 7 Il risparmio idrico

https://youtu.be/KnPcpKHXvD0

COLTURE FUORI SUOLO

https://youtu.be/SDpO9ku8820



La crisi idrica deve ormai essere considerata strutturale. L’irrigazione agricola su suolo costituisce una delle voci più consistenti di consumo poiché l’acqua non può essere recuperata, a differenza di quella industriale che lo può, almeno in parte, anche se con costi considerevoli.

Un primo tentativo di risparmio idrico è costituito dalle colture senza suolo. Vale a dire coltivare le piante non nel terreno agrario ma in grandi vasche impermeabilizzate riempite con un substrato maneggevole e leggero formato da sabbia, ghiaia, scorze di pino, argilla e lana di roccia, in cui, attraverso tubazioni collegate a una pompa viene somministrata la soluzione nutritiva.
Ad oggi hanno dato buoni risultati le produzioni di insalata, pomodori, cetrioli, meloni, peperoni, melanzane, lattuga e fragole.


Un altro efficace sistema è quello di coltivazione idroponica che recupera la soluzione nutritiva attraverso una serie di canaletti in pvc neri all'interno e bianchi all'esterno. La soluzione nutritiva viene trasportata dalle tubazioni nelle vaschette dove si trovano le colture. I vantaggi sono il forte risparmio d'acqua impiegata e la difesa fitosanitaria.
Buoni risultati ha dato anche la coltivazione aeroponica in cui le piante sono sostenute artificialmente e la loro alimentazione è garantita da sistemi di nebulizzazione di acqua, arricchita da fertilizzanti minerali, che investe direttamente l'apparato radicale della pianta.

https://youtu.be/mTzxGRBPJgg
Grandi sviluppi ci si attende infine dalla coltivazione acquaponica, una sorta di produzione mista tra agricoltura ed allevamento ittico, basata su una combinazione di acquacoltura e coltivazione idroponica, al fine di ottenere un ambiente simbiotico.
L'acqua delle vasche per acquacoltura viene pompata in quelle idroponiche, in modo tale che le piante che vi si trovano possano filtrarla sottraendo diverse sostanze di scarto dei pesci, traendone contemporaneamente nutrimento. L'acqua così filtrata potrà quindi essere reimmessa nelle vasche per acquacoltura e riprendere il suo ciclo. 

https://youtu.be/WdERDMbiFj0



Acquaponica
Oggi circa 1 miliardo di persone vive in condizioni di sottalimentazione. Si calcola che nel 2030 il 70% della popolazione sarà concentrato nelle città che assumeranno dimensioni impensabili sino a qualche decennio or sono. Nel 2050 la popolazione planetaria raggiungerà i 10 miliardi. La convergenza di questi tre fattori ci costringe a riconsiderare completamente l’occupazione del territorio. Detto in altri termini l’urbanistica con i suoi indici edificatori “consolatori” volti a preservare l’occupazione del suolo andrà ripensata. La necessità di cibo crescerà del 70%, ciò che renderà impraticabili gli attuali sistemi di produzione (si pensi al consumo idrico ed all’uso dei pesticidi) e di trasporto. Nuovi sistemi di urban farming fortemente automatizzati attraverso idroponica ed acquaponica andranno messi a punto nei centri urbani. Il settore primario vedrà quindi una modifica radicale della sua gestione con una fortissima ricaduta nella struttura occupazionale degli addetti. Il settore secondario in virtù della estrema duttilità produttiva consentita dalle nuove forme di automazione, riuscirà a ridurre progressivamente il magazzino fino alla sua tendenziale scomparsa. Il settore terziario commerciale in virtù della crescente diffusione dei sistemi di vendita dot-com porterà alla tendenziale scomparsa di molte tipologie di negozi con la conseguente necessità di ripensare la struttura urbana dei centri storici. La crescente necessità di un trasferimento capillare di merci presso il consumatore finale sarà sempre più assolta da un sistema integrato di autoveicoli a guida automatica e di locker di vicinato. Il terziario amministrativo privato ed in larga parte pubblico, avrà una forte modifica dovuta alla crescente affermazione dello smart working.