martedì 19 agosto 2025

LE BUONE AZIONI ALIMENTARI

LE BUONE AZIONI ALIMENTARI



https://youtu.be/ieCnK9oBFJ4

cari amici che come me amate il gusto oggi vorrei parlarvi delle mie personali considerazioni sulle buone azioni alimentari che ognuno di noi pensa di compiere ma cominciamo che dire che ci sono i mercatini della terra un marchio registrato Eh i famosi farmer Market allitaliana che sono una iniziativa promossa da slow food in cui alcuni produttori locali certificati vendono direttamente i loro prodotti ad acquirenti motivati e responsabili e naturalmente sono uno di questi e non faccio per vantarvi e passiamo ai grandi
Supermarket Italy il fiore all'occhiello di Farinetti una vera Manna per la qualità dei prodotti presentati spesso in essi si possono acquistare delle DOP che sono altrimenti introvabili per gli estimatori oculati e naturalmente sono uno di questi E poi ci sono i negozi del commercio equo e solidale che sono senz'altro da preferire per l'alto valore etico che è insito nell'atto di acquistare prodotti che possono fornire un giusto reddito a Popoli altrimenti sfruttati come non potrei scegliere questi prodotti ovviamente e poi ci sono i negozi di
prodotti biologici che sono da sostenere perché combattono attivamente per la difesa della Salute consumate sempre una buona quantità di prodotti biologici teneteci alla vostra salute naturalmente sono un fedelissimo di questi negozietti di prodotti biologici se la va sandir per dirla alla francese ma poi riflettendo su queste mie buone azioni ecologico alimentari quotidiane mi sono incominciato a rendere conto di tutta una serie di contraddizioni che essi comportano ma saranno veramente buone o la mia è solo la coda tarlata di un pavone
demagogo politicamente corretto mia donna mi diceva che la via dell'inferno è costeggiata di buone intenzioni tanto per cambiare la grande vecchia non ci Aveva torto La globalizzazione dell'Industria alimentare ha incrementato da Da un lato la concentrazione dell'import Export dei grandi produttori a scapito dei piccoli e dall'altro ha favorito l'aumento di pochi grandi punti vendita centralizzati a fronte di una miriadi di piccoli negozi diffusi ma ecologicamente parlando che cosa è meglio perché il concetto di food
Miles cioè i chilometri percorsi dal cibo e dà una risposta appar ente semplice e Chiara più un alimento ha viaggiato più energia ha consumato meno il cibo è ecologicamente sostenibile Purtroppo non è così banale perché la grande distribuzione trasporta in modo più efficienti le merci utilizzando pochi grandi autoveicoli al posto dei moltissimi piccoli veicoli usati dai bottegai ma non solo poiché se aggiungo a questo il chilometraggio percorso dal compratore e capisco subito che ecologicamente meglio acquistare in un
supermercato centralizzato che non in tanti negozi più piccoli se faccio 10 km in macchina per andare a comprare 5 kg di verdura in un Farmers Market genero più CO2 che non facendola arrivare direttamente dal Kenya questo è ovvio avevo l'idea che un cibo locale richiedesse meno energia di un cibo importato e purtroppo non è così perché dipende dalla dimensione dell'azienda quelle piccoli sono meno efficienti dal punto di vista energetico Paradossalmente importare via Nave carne D'Aniello di una grande fattoria neozelandese fa risparmiare più
energia che produrla in una piccola fattoria locale che riscalda gli ovili e usa mangii per almeno 6 mesi l'anno così se compro a febbraio pomodori i prodotti in Serre riscaldate e illuminati artificialmente sotto casa ho fatto consumare più energia di quelli coltivati in Sudafrica che sono arrivati magari in aereo 1 kg di pomodori di Serra e la paghi un certo numero di jaou di energia consumata e sono molti ma molti ma molti di più di quelli importati Anzi più di 10 volte di più nell'Unione Europea i consumi di frutta e verdura
fresca sono sotto il minimo suggerito dall'organizzazione Mondiale della sanità per una dieta sana solo italiani e Greci consumano a testa più di 400 g al giorno quelli prescritti sarà una coincidenza che siamo le nazioni peggio messe economicamente Ma la Gran Bretagna ha calcolato che per consumare i suoi 400 g al giorno consigliati dovrà importare dall'Africa 985.
000 milioni di tonnellate l'anno vale a dire un costo di 960.000 tonnellate di CO2 Ersa e dovrà Allora ridurle già oggi il sostentamento di almeno 1 milione di africani Dipende dalle sue importazioni di frutta fresca Se smette gli arriveranno direttamente gli ex contadini come immigrati Ma allora come se ne esce non se ne esce perché siamo condizionati da complesse strategie di marketing come spiegare altrimenti che gli stessi promotori del Kilometro Zer si danno un gran da fare per sostenere Le dop e i presidi e e teoricamente il lardo di colonnata e la cipolla di
Tropea Posso mangiarlo solo a Colonnata o ATT Tropea Ma perché allora mi devo compiacere dell'esportazione di vino italiano negli Stati Uniti o delle mele trentini a Londra ma allora il think Global it Global pensa globale mangia globale e perché il Kilometro 0 deve valere solo per il cibo e non per gli altri prodotti gli auto i telefonini vestiti e nessuno si sogno di consigliarvi di comprare un nauta a k 0 Ma perché Allora per il cibo questo succede Non ho soluzioni ma una cosa Voglio dirla lo stesso vogliatevi bene E
comprate cibo di buona qualità e ad un prezzo ragionevole in mancanza di altre informazioni sicure privilegiate il giusto rapporto qualità prezzo le contraddizioni non si subiranno ma almeno sarete più soddisfatti oggi fianco a fianco in un bancone ho trovato fagiolini A km 0 e fagiolini Equi e solidali del Burkina Faso Con quale acquisto avrei potuto salvare il mondo Mi sono voluto bene non ne ha comprati nessuno dei due perché erano troppo cari Chissà perché me ne sono andato Soddisfatto delle mie due cattive azioni
commesse Boh mistero

Nessun commento:

Posta un commento