lunedì 13 maggio 2024

SMART PARK PER SAVONA

Date a Savona i parcheggi di cui ha bisogno
di Nat Russo





Si cerca, senza successo, di far passare per soluzioni della mobilità, ideologie urbanistiche chiamate con nomi suggestivi ma fuorvianti: pedonalizzazione spinta, piste ciclabili, mobilità leggera e sostenibile, parcheggi di cintura con navetta, servizio pubblico, elogio della lentezza. Se solo si guardasse alle città che hanno risolto molti problemi di circolazione, si scoprirebbe che lo hanno fatto dotandosi di parcheggi per auto, moto e bici a pedalata assistita, nei posti in cui le persone desiderano recarsi.
Anche a Savona questo è possibile, con park smart green automatizzati verticali, distanti tra loro non più di 200 m., e tutto senza demolire nulla e senza spendere un solo euro pubblico. Esistono società specializzate che investono in queste soluzioni, fruttuose per loro e utili per la comunità.
Di seguito troverete un piano di collocazione di 27 (ventisette!!!) park verticali per Savona.

 

https://youtu.be/G7tTk9ICJ3g?si=mrYCBDwOlsxqJ7wX















domenica 12 maggio 2024

CREAZIONE DI UN CENTRO STUDI SUI CETACEI NELLE EX FUNIVIE DI SAVONA


🐋 CREAZIONE DI UN CENTRO STUDI SUI CETACEI
NELLE EX FUNIVIE DI SAVONA

di Nat Russo

Salvare la Natura oggi non è solo un nobile intento: è una vera e propria missione planetaria. E cosa c’è di più affascinante che iniziare dal mare e dai suoi giganti gentili? Il Progetto Pelagos ha proprio questo obiettivo: dare vita a un Centro di Studi e Ricerca dedicato al “Santuario dei Cetacei” nelle acque del Mar Tirreno, un’area speciale dove balene, delfini e capodogli sono di casa.

Immaginate un luogo dove scienziati, studenti e curiosi del mare possano incontrarsi, scambiarsi idee e… magari osservare un branco di delfini mentre saltano al tramonto. Il centro non sarà solo un laboratorio di ricerca, ma anche uno spazio di didattica e divulgazione per far scoprire a tutti, grandi e piccoli, i segreti di questi splendidi animali. E per non restare mai “a secco” di avvistamenti, sarà dotato di mezzi nautici propri per monitorare e proteggere l’area del Santuario.

E dove si potrebbe collocare un progetto così? Savona ha la risposta perfetta: le ex funivie, e in particolare il suggestivo blocco della Carboniera. Questa struttura, oggi un po’ dimenticata, offre spazi ampi e una posizione strategica: proprio all’ingresso del cuore del Santuario dei Cetacei. Alla base, una piccola insenatura naturale forma un porticciolo ideale per le imbarcazioni del centro — un vero trampolino verso il mare aperto.

Ma c’è di più: il progetto non vuole solo proteggere i cetacei, vuole anche restituire alla città un’area trascurata, trasformandola in un polo di attrazione scientifica, turistica e culturale. Grazie alla vicinanza con la sede universitaria, si favoriranno studi e ricerche di alto livello; e con il terminal crocieristico a due passi, migliaia di turisti avranno la possibilità di scoprire questo angolo unico, imparando qualcosa di nuovo e, perché no, innamorandosi un po’ del nostro mare.

Un progetto che unisce scienza, natura e sviluppo urbano: perché proteggere le balene può anche voler dire far crescere una città.





sabato 11 maggio 2024

VOGLIAMO UN REEF PER RILANCIARE LE SPIAGGE DI SAVONA


AVREMO UN REEF A SAVONA?

Immagina una mattina d’estate sul litorale di Savona: il mare è calmo, il sole illumina le onde e il profilo dell’isola di Bergeggi all’orizzonte. Ma sotto quella superficie scintillante c’è un mondo fragile, costantemente minacciato dall’erosione costiera, dall’impoverimento dei fondali e dalla perdita di biodiversità marina.
Non ho voluto limitarmi a contemplare il problema: ho immaginato una soluzione che fosse, insieme, protezione, rinascita e attrattiva turistica.

Un reef artificiale nato dalla scienza

L’idea è semplice nella sua genialità: posare sul fondale, in un punto strategico studiato dai tecnici, una barriera soffolta.
Non un’opera invasiva di cemento grigio, ma un piccolo reef artificiale, modellato in 3D con materiali totalmente ecocompatibili, capaci di integrarsi armoniosamente con l’ecosistema marino. Il design nasce da un algoritmo matematico che riproduce forme e cavità ideali per ospitare e favorire la riproduzione di molluschi, crostacei e pesci di varie specie. Un po’ come se si offrisse alla fauna marina un “condominio di lusso” in cui ogni nicchia è progettata per garantire riparo, cibo e possibilità di moltiplicarsi.

Perché funziona

La scienza lo conferma: una barriera soffolta agisce come un frangiflutti sommerso, riducendo la forza delle onde prima che raggiungano la riva, prevenendo così l’erosione della costa. Allo stesso tempo, le superfici irregolari e porose del reef offrono substrati perfetti per la crescita di alghe, coralli molli e spugne, che a loro volta attirano altre forme di vita.
È un effetto a catena: dove si insedia nuova vegetazione marina, arrivano piccoli pesci; dove arrivano piccoli pesci, arrivano i predatori; e presto il fondale, un tempo spoglio, diventa un’oasi brulicante di vita.

Un precedente di successo

Questa non è fantascienza né un salto nel buio. Un progetto analogo è stato realizzato in scala maggiore nel Bahrein, dove l’installazione di reef artificiali in 3D ha portato a un aumento della biodiversità e a un rilancio dell’ecoturismo subacqueo. I costi sono stati contenutissimi rispetto alle grandi opere marine tradizionali e i benefici ambientali immediati.

Turismo, natura e sicurezza

Savona potrebbe diventare un caso pilota italiano.
Con una regolamentazione precisa — corsie d’accesso delimitate, zone interdette per permettere alla fauna di crescere indisturbata, controllo delle immersioni e delle barche — il reef sarebbe una risorsa turistica straordinaria.
Gli appassionati di snorkeling e diving potrebbero esplorare un paesaggio subacqueo unico, popolato da creature che oggi, in alcuni tratti, sono rare o assenti. Le scuole potrebbero organizzare visite guidate marine, mentre fotografi e videomaker troverebbero scenari inediti.

Valore mediatico e ritorno d’immagine

Non è solo ecologia: è anche comunicazione. Il format ha già attirato l’interesse di colossi come Discovery Channel, Superquark e il canale russo Rossiya 2.
Savona potrebbe godere di un palcoscenico mediatico internazionale, con ricadute positive per l’economia locale, dalle strutture ricettive alla ristorazione, fino ai servizi per la nautica e la subacquea.

Un passo verso il futuro

L’installazione del primo elemento del reef sarebbe il punto di partenza di una visione più ampia: un arcipelago sommerso di biodiversità, un santuario marino che protegge il territorio e al tempo stesso lo valorizza.
In un’epoca in cui il mare è spesso visto come vittima delle attività umane, Savona potrebbe dimostrare che tecnologia, natura e turismo non sono nemici, ma alleati in un progetto di rinascita.

venerdì 10 maggio 2024

RAZIONALIZZAZIONE VIARIA DELL'OLTRELETIMBRO


https://youtu.be/EgprruwmIGk

RAZIONALIZZAZIONE VIARIA DELL'OLTRELETIMBRO

Introduzione

L’urbanistica moderna non si limita alla semplice organizzazione dello spazio edificato, ma si estende alla gestione complessa dei flussi di mobilità, alla sicurezza stradale e alla fruibilità degli spazi pubblici. Ogni città rappresenta un sistema integrato in cui viabilità, edifici, aree verdi e servizi devono interagire armonicamente, garantendo efficienza, sostenibilità e qualità della vita per i cittadini. La pianificazione urbana si fonda su principi di razionalizzazione del traffico, riduzione dei tempi di percorrenza, sicurezza stradale e ottimizzazione dello spazio disponibile, considerando sia le esigenze dei veicoli sia quelle dei pedoni, dei ciclisti e dei mezzi pubblici.

La città di Savona, con la sua struttura storica e le sue direttrici viarie principali, presenta oggi alcune criticità tipiche dei centri urbani consolidati: incroci complessi, flussi di traffico congestionati e aree degradate che limitano l’efficienza della mobilità e riducono la qualità dell’ambiente urbano. Le aree in questione, come quelle limitrofe a Via Migliardi e Vené, Piazza della Consolazione o Via Frugoni, mostrano un potenziale inespresso che può essere valorizzato attraverso interventi mirati di razionalizzazione viaria e riqualificazione urbana.

Le proposte qui presentate perseguono un duplice obiettivo: da un lato ottimizzare la circolazione e ridurre i tempi di percorrenza grazie all’uso sistematico di rotonde e al ripristino di doppio senso di marcia, dall’altro recuperare aree degradate e abbandonate per finalità pubbliche e sportive, creando sinergie tra infrastrutture esistenti e nuovi spazi collettivi.

In particolare, la pianificazione prevede interventi integrati su più livelli:

  • Razionalizzazione dei tracciati viari per mettere in sistema arterie principali e secondarie, migliorando la fluidità del traffico e riducendo i punti di conflitto tra flussi veicolari.
  • Sostituzione dei semafori con rotonde, con evidenti vantaggi in termini di sicurezza, diminuzione dei consumi energetici e regolarizzazione dei flussi veicolari.
  • Recupero e valorizzazione di aree dismesse, con proposte di edilizia sportiva, parcheggi pubblici e spazi verdi, che contribuiscono a una migliore fruizione urbana e alla vivibilità.
  • Riorganizzazione dei collegamenti con la stazione ferroviaria e le principali arterie cittadine, garantendo accessi multipli e deflussi razionali dei flussi di traffico, in linea con i principi di mobilità sostenibile.

L’approccio progettuale adottato integra criteri tecnici di viabilità con una visione strategica di sviluppo urbano, mirando a una città più sicura, efficiente e accogliente. Ogni intervento proposto rappresenta un tassello di un sistema organico, pensato per generare benefici concreti sia nel breve periodo, con miglioramenti immediati della circolazione, sia nel lungo periodo, con una maggiore fruibilità delle aree urbane e una valorizzazione complessiva del territorio cittadino.

Perfetto! Ecco una possibile sezione principale dell’articolo, strutturata in modo tecnico ma leggibile, coerente con l’introduzione e con tutte le proposte che mi hai fornito. Ho mantenuto il dettaglio e la sequenza delle tue note, trasformandole in linguaggio urbanistico e viabilistico professionale.


Interventi proposti per la razionalizzazione della viabilità e la riqualificazione urbana a Savona

1. Razionalizzazione di Via Migliardi e Via Vené e area Mottura Fontana

L’area comprendente Via Migliardi e Via Vené rappresenta un nodo strategico della mobilità cittadina, con collegamenti naturali alle vie Calamaro e Servettaz. Il progetto prevede la creazione di una rotonda di connessione tra queste arterie, volta a rendere più fluida la circolazione e a ridurre i conflitti agli incroci.

Contestualmente, l’area adiacente a Mottura Fontana, da decenni in stato di degrado e abbandono, sarà recuperata e destinata ad edilizia sportiva, con l’edificazione di un nuovo palazzetto dello sport. Questa struttura fungerà da completamento del palazzetto esistente su Corso Tardy e Benech, insufficiente a soddisfare la domanda attuale, e potrà essere co-utilizzata dalle scuole elementari Astengo, creando sinergie tra impianti sportivi pubblici e scuole.


2. Rotonde strategiche per incroci principali

2.1 Incrocio Corso Tardy e Benech – Via Giusti e Via Calamaro

L’implementazione di una rotonda in questo incrocio permette di regolare i flussi provenienti da più direzioni, garantendo maggiore sicurezza e continuità del traffico. Tale intervento riduce il rischio di congestioni e consente un passaggio più fluido verso le arterie secondarie.

2.2 Incrocio Corso Tardy e Benech – Via Servettaz

La sostituzione dei semafori esistenti con una rotonda comporta risparmi stimabili in circa 10.000 €/anno in energia elettrica, oltre a semplificare la gestione dei flussi veicolari. L’intervento è parte di una strategia complessiva volta alla progressiva eliminazione dei semafori inefficienti nella città.

2.3 Incrocio Corso Viglienzoni – Corso Tardy e Benech

Anche qui, l’introduzione di una rotonda permette di ridurre la congestione sull’asse principale di Corso Tardy e Benech, migliorando l’accesso al centro cittadino e garantendo una maggiore continuità nella mobilità verso il centro urbano.


3. Piazza della Consolazione

Piazza della Consolazione rappresenta un nodo critico, con la convergenza di cinque flussi di traffico significativi. La proposta prevede:

  • Sostituzione del semaforo con una rotonda, migliorando la sicurezza e la regolarità dei flussi veicolari.
  • Trasformazione del piccolo parcheggio antistante la Chiesa di Santa Rita in uno spazio verde pubblico.
  • Ripristino del doppio senso di marcia su Ponte di Santa Rita e Via Corsi fino a Via XX Settembre, facilitando l’accesso verso Corso Tardy e Benech.

Il risultato atteso è un alleggerimento del traffico verso il centro, un aumento della sicurezza pedonale e una maggiore fruibilità degli spazi pubblici.


4. Ripristino e potenziamento di Via Frugoni

La riapertura di Via Frugoni, attualmente chiusa per motivi di degrado e sicurezza, prevede una riqualificazione completa del sedime stradale:

  • Innesto ai livelli di Corso Ricci e Piazzale Moro, garantendo uniformità altimetrica.
  • Allargamento della carreggiata a due sensi, migliorando la circolazione da e verso la Stazione ferroviaria.
  • Creazione di circa 100 posti auto lungo i lati della strada, per soddisfare le esigenze dei pendolari.

Inoltre, la strada diventa un percorso pedonale sicuro, alternativo all’attraversamento del malfrequentato Parco delle Nazioni, incrementando la sicurezza e la fruibilità urbana.


5. Completamento di Via Lichene

Il collegamento tra i due tronchi di Via Lichene consente un accesso aggiuntivo alla stazione ferroviaria e una distribuzione più efficiente del traffico proveniente da Corso Ricci e dal futuro svincolo dell’Aurelia Bis. L’intervento prevede:

  • Fruibilità in doppio senso di marcia.
  • Collegamenti con arterie trasversali fino a Piazza Martiri della Libertà.
  • Creazione di parcheggi lungo il lato nord degli Orti Folconi, rafforzando il sistema di deflusso veicolare parallelo a Via Frugoni.

6. Nuove rotonde tra Corso Ricci, Via Don Minzoni e Via Aglietto


Il ripristino del doppio senso di circolazione in Via Don Minzoni e Via Aglietto, unitamente alla costruzione di rotonde strategiche, consente:

  • Miglioramento della fluidità del traffico verso il centro.
  • Riduzione delle manovre di gimcana imposte dall’attuale assetto.
  • Ottimizzazione dell’accesso alla stazione ferroviaria, razionalizzando i percorsi veicolari.

Sintesi dei benefici attesi

Gli interventi proposti garantiscono una razionalizzazione complessiva della mobilità urbana, con vantaggi tangibili:

  • Riduzione delle congestioni e miglioramento della sicurezza.
  • Risparmio energetico grazie all’eliminazione di semafori superflui.
  • Valorizzazione delle aree pubbliche e recupero di spazi degradati.
  • Incremento di parcheggi per pendolari e cittadini.
  • Maggiore accessibilità pedonale e sicurezza stradale.

In questo modo, Savona può evolvere verso un modello urbano più efficiente, sostenibile e fruibile, in cui la pianificazione viaria e la riqualificazione degli spazi pubblici operano in sinergia per il bene della collettività.

giovedì 9 maggio 2024

RAZIONALIZZAZIONE VIARIA DELLE AREE AD EST DEL LETIMBRO


RAZIONALIZZAZIONE VIARIA DELLE AREE AD EST DEL LETIMBRO

https://youtu.be/jlYxvZWmLX4

Ripensare la mobilità urbana a Savona: proposte per una città più vivibile

La mobilità urbana è oggi una delle sfide centrali per ogni città che voglia essere moderna, sostenibile e a misura di cittadino. Savona non fa eccezione: il suo tessuto viario, modellato in gran parte da scelte storiche, presenta oggi limiti evidenti rispetto alle esigenze contemporanee di fluidità del traffico, accessibilità e qualità degli spazi pubblici. Le criticità si concentrano in particolare lungo alcuni assi principali congestionati, nelle aree centrali degradate o sottoutilizzate, e nelle zone di accesso al mare e ai servizi.

Per migliorare la circolazione, recuperare spazi urbani e garantire una migliore fruizione della città da parte di residenti e visitatori, sono qui riassunte alcune proposte concrete, semplici da realizzare ma capaci di produrre un impatto significativo.


1. Nuovo tracciato per Via Barile

Prolungare Via Barile da Piazza del Popolo sino a Via Corsi, con il ripristino del doppio senso di marcia nel tratto terminale di quest’ultima (tra Via XX Settembre e Piazza della Consolazione).

➡️ Benefici: alleggerimento del traffico su Corso Tardy e Benech – Corso Mazzini, soprattutto per i residenti del quartiere Santa Rita diretti verso il centro città.


2. Riqualificazione dell’area dell’ex mattatoio

Trasformare l’area degradata compresa tra Via Corsi e Corso Mazzini, oggi segnata da edilizia fatiscente e manufatti ferroviari dismessi, in un nuovo polo urbano.

➡️ Azioni previste:

  • espropri e demolizioni per pubblica utilità;
  • creazione di verde pubblico e parcheggi;
  • realizzazione di uno spazio spettacoli all’aperto, con tensostruttura e attrezzature mobili.
➡️ Benefici: rilancio urbanistico senza nuovo consumo di suolo, recupero di un’area centrale, incremento della qualità della vita e della sicurezza.

3. Collegamento viario tra Corso Mazzini e Park Sacro Cuore

La demolizione di un vecchio residuo ferroviario permetterebbe di aprire un nuovo asse stradale tra Corso Mazzini e Corso Colombo.

➡️ Benefici:

  • accesso diretto al Park Sacro Cuore (inutilizzato da vent’anni);
  • riduzione del traffico su Corso Viglienzoni e Via XX Settembre;
  • creazione di circa 50 nuovi parcheggi;
  • nuova accessibilità al giardino dell’asilo delle Piramidi.

4. Migliorare accessibilità e fruizione delle aree costiere

  • Asfaltatura e apertura del park della piscina ai residenti: recupero di un’area degradata e aumento dei posti auto disponibili.
  • Apertura al passaggio pedonale del sottopasso di Corso Colombo (lato Sacro Cuore): accesso sicuro e diretto agli arenili del Prolungamento.
➡️ Benefici: migliore fruizione turistica, incremento dei servizi ai residenti e valorizzazione del litorale.

5. Sostituzione dei semafori con mini-rotatorie (Via Corsi e Corso Mazzini)

L’introduzione di mini-rotonde in sostituzione dei semafori renderebbe il traffico più scorrevole e ridurrebbe i tempi di attesa agli incroci principali.
➡️ Benefici: meno code, maggiore fluidità, riduzione di emissioni da auto ferme in attesa.


Conclusione

Queste proposte, coordinate tra loro, rappresentano un piano organico di micro-interventi capaci di produrre grandi benefici. Non si tratta di costruire ex novo, ma di ottimizzare e razionalizzare l’esistente, liberando spazi, fluidificando il traffico e restituendo qualità urbana a quartieri oggi congestionati o abbandonati.
L’obiettivo è chiaro: fare di Savona una città più accessibile, più vivibile e più moderna, senza snaturarne la storia ma anzi valorizzandone gli spazi e il rapporto con il mare.