venerdì 8 agosto 2025

Civicness: Educazione politica permanente

👩‍🎓 Educazione politica permanente

Il futuro della democrazia passa dall’educazione. Ma non solo quella scolastica: serve un’educazione politica permanente, che accompagni i cittadini per tutta la vita.

Viviamo in una società complessa, eppure siamo spesso disarmati di fronte a scelte collettive fondamentali. La scuola deve insegnare a leggere un bilancio pubblico, a capire le istituzioni, a distinguere fatti da opinioni.

Ma anche i media, i social, le università popolari devono diventare luoghi civici: spazi di confronto, conoscenza e formazione continua.

Formare il cittadino è l’atto più radicale e lungimirante della politica.

📌 Perché è urgente oggi?

  • 🗳️ Le scelte politiche influenzano ogni aspetto della nostra vita, ma spesso manchiamo degli strumenti per comprenderle.
  • 📰 La disinformazione corre veloce, e senza spirito critico siamo vulnerabili.
  • 🏛️ Partecipare attivamente alla democrazia richiede conoscenze che non si acquisiscono una volta sola.

🏫 Quali spazi per l’educazione politica permanente?

  • 📚 Scuole che non si limitano al programma, ma sviluppano competenze civiche.
  • 📺 Media che promuovono dibattito pubblico informato, non solo opinioni urlate.
  • 🎓 Università popolari, biblioteche e centri civici come palestra di cittadinanza attiva.
  • 🌐 Social media educativi, podcast, newsletter: educazione diffusa e accessibile.

🧭 Una democrazia che educa

La democrazia non può essere solo un diritto da esercitare: deve essere anche un sapere da coltivare.

Una società che forma cittadini consapevoli è una società più giusta, più partecipativa, più resistente alle derive autoritarie.

L’educazione politica permanente è la vera infrastruttura della libertà.

📚 Per approfondire

📣 Conclusione

Non basta votare ogni cinque anni. La vera democrazia si costruisce ogni giorno, attraverso il sapere condiviso e la partecipazione informata.

Una società educata è una società che sa decidere il proprio destino.



giovedì 7 agosto 2025

Proposte di tematiche


🔹 8. Tempo libero: il relax programmato dagli algoritmi

Piattaforme streaming, videogiochi, intrattenimento social: tutto oggi è filtrato da intelligenze artificiali che personalizzano, prevedono e influenzano le nostre scelte. Anche il tempo libero diventa un campo di automazione. Ma cosa resta della spontaneità? Se tutto è suggerito, quanto scegliamo davvero? Inoltre, la profilazione algoritmica influenza comportamenti culturali, politici, persino affettivi. Difendere uno spazio libero per la noia, l’imprevisto, il non-profit può sembrare paradossale – ma è un atto di resistenza democratica.



3. 🌍 Una politica planetaria

Il cambiamento climatico ha già oltrepassato i confini nazionali. Le migrazioni, le risorse, le pandemie, l’intelligenza artificiale, la finanza globale: sono tutte sfide transnazionali. La politica del futuro dovrà superare l’orizzonte statale e diventare planetaria. Non possiamo affrontare crisi globali con strumenti da secolo scorso. Serviranno nuove istituzioni democratiche mondiali, reti di cooperazione etica, e una cittadinanza che si senta tale non solo per il passaporto, ma per consapevolezza e responsabilità. Il progresso sarà autentico solo se sarà equo anche oltre le frontiere.


4. 💬 Partecipazione: la chiave perduta

Molti dicono che i giovani non si interessano alla politica. Ma non è vero: non si interessano a questa politica. La sfida è ricostruire un senso di appartenenza attiva, uno spazio dove le voci contano davvero. Le nuove tecnologie permettono forme di democrazia diretta, partecipazione deliberativa, consultazioni continue. Eppure spesso restano sottoutilizzate. Il futuro dipenderà dalla capacità di coinvolgere intelligenze collettive, esperienze di base, comunità locali. Una politica che non solo rappresenta, ma co-crea. Solo così la speranza tornerà a votare.


5. 🤝 L’alleanza tra politica e cultura

La politica ha bisogno della cultura. Non solo eventi e festival, ma una visione culturale del futuro. Significa formare cittadini consapevoli, sostenere il pensiero critico, combattere la disinformazione con bellezza e conoscenza. Le sfide della giustizia, dell’ambiente, del digitale non sono solo tecniche, ma culturali. Sarà progresso quando le politiche pubbliche sosterranno biblioteche, scuole aperte, arte accessibile, spazi di confronto e lettura. Dove c’è cultura, c’è cittadinanza. Dove c’è cittadinanza, c’è democrazia viva.


6. 📊 Economia al servizio della vita

La politica del futuro dovrà rispondere a una domanda fondamentale: che cosa intendiamo per “sviluppo”? Il PIL da solo non basta più. Crescono le disuguaglianze, il lavoro si precarizza, l’ambiente collassa. È tempo di passare da un’economia dell’accumulo a un’economia della cura. Politiche pubbliche, imprese, cittadinanza: tutti devono contribuire a un modello che metta al centro benessere, giustizia, sostenibilità. Indicatori come il BES (Benessere Equo e Sostenibile) devono guidare la programmazione. Progresso non è solo crescita: è felicità pubblica.


8. ⚖️ Giustizia climatica: la nuova frontiera

Non ci sarà futuro senza giustizia climatica. I più poveri pagano il prezzo più alto della crisi ecologica, pur avendone contribuito meno. Il futuro richiede una politica ambientale equa, capace di redistribuire risorse, opportunità e responsabilità. Serve un Green Deal globale che tenga insieme transizione energetica, diritto al lavoro e tutela dei più vulnerabili. Senza giustizia, la transizione fallirà. La speranza abita lì dove la politica riesce a coniugare ecologia e dignità.


9. 🏛️ Riformare le istituzioni (senza distruggerle)

Il populismo ha colpito duro, ma ha anche mostrato le crepe della politica. Il futuro richiede istituzioni più trasparenti, accessibili, flessibili. Ma riformare non significa demolire: significa restituire fiducia. Parlamenti digitali, assemblee cittadine, meccanismi di accountability pubblica: la tecnologia può aiutare. Ma serve anche un’etica della responsabilità da parte di chi governa. Le istituzioni sono vive solo se sono credibili. E la credibilità si guadagna con coerenza e servizio.


10. 🚀 Politica come arte del possibile

Nonostante tutto, la politica può ancora essere il luogo dove si sogna insieme. Dove si costruiscono ponti, si risolvono conflitti, si disegnano futuri. Non è utopia: è necessità. In un mondo frammentato, disilluso, polarizzato, serve una nuova arte del possibile. Una politica che non abbia paura della complessità, ma la abbracci. Che non cerchi il consenso facile, ma la trasformazione autentica. La speranza nasce quando la politica torna ad essere progetto collettivo. E il progresso… comincia oggi.


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Civicness: Intelligenza artificiale e intelligenza politica


🧠 Intelligenza artificiale e intelligenza politica

L’AI cambierà tutto, anche la politica. Ma sarà un cambiamento cieco o guidato? Oggi usiamo già algoritmi per l’analisi del voto, le decisioni amministrative, la gestione delle emergenze.

Il rischio è che la politica smetta di pensare: che si affidi a modelli predittivi senza più esercitare spirito critico. Serve allora una intelligenza politica all’altezza della tecnologia che stiamo costruendo: capace di domandare, riflettere, immaginare.

Il futuro non è scritto dai dati, ma dalla nostra capacità di interpretarli eticamente. L’AI può essere alleata della democrazia, ma solo se ci saranno vigilanza pubblica, trasparenza e giustizia nei criteri con cui “pensano” le macchine.

💡 Cosa significa pensare politicamente l’AI?

  • ⚖️ Domandarsi chi costruisce gli algoritmi e con quali scopi
  • 🔍 Pretendere trasparenza nei processi decisionali automatizzati
  • 🗣️ Garantire dibattito pubblico sui criteri di valutazione dei modelli
  • 👁️ Riconoscere i bias e correggere le disuguaglianze digitali

🔧 Una politica dell’algoritmo etico

  • 📊 I dati non sono neutri: riflettono la società, con le sue ingiustizie.
  • 🧮 I modelli predittivi possono rafforzare stereotipi, se non monitorati.
  • 🧠 Un’intelligenza politica matura non delega, ma guida e controlla l’AI.
  • 🌐 Servono istituzioni capaci di governare la tecnologia con lungimiranza.

🌍 Dove nasce l’intelligenza politica?

Nasce nei luoghi in cui si discute collettivamente del futuro: nei parlamenti, nei consigli comunali, nelle scuole e nei media. Nasce quando ci si chiede non solo cosa possiamo fare con la tecnologia, ma soprattutto cosa vogliamo diventare.

La politica deve riappropriarsi della sua funzione più alta: dare senso alle scelte.

📚 Per approfondire

🤖 Conclusione

Non è l’intelligenza delle macchine che deve preoccuparci, ma la mancanza di intelligenza politica nell’uso che ne facciamo.

La democrazia del futuro dipenderà da quanto sapremo governare l’algoritmo… senza esserne governati.



mercoledì 6 agosto 2025

Civicness: Una nuova politica della cura


🌱 Una nuova politica della cura

La politica del futuro dovrà smettere di essere soltanto gestione amministrativa o calcolo economico. Dovrà diventare cura del mondo, intesa come capacità di ascolto, attenzione alle fragilità e responsabilità verso le generazioni future.

La pandemia ci ha mostrato con chiarezza che le vecchie categorie del potere non bastano più: servono etica della prossimità, solidarietà quotidiana, empatia istituzionale. La vera innovazione politica non sarà tecnologica, ma relazionale.

Curare significa farsi carico delle ferite ambientali, delle disuguaglianze sociali, delle solitudini individuali. Significa scegliere di rallentare per comprendere meglio, rinunciare al profitto immediato per costruire coesione duratura.

💡 Cosa significa curare in politica?

  • 🧭 Decentrare le decisioni e valorizzare i territori
  • 🤝 Ascoltare le comunità e co-progettare con chi vive i problemi
  • 🏘️ Investire nella sanità di prossimità, nell’educazione diffusa, nell’accesso equo ai servizi
  • 🌍 Rimettere al centro il legame fra uomo e ambiente

🔍 La lentezza come risorsa democratica

  • ⏳ In un mondo che corre, la lentezza politica è spesso vista come inefficienza. Ma è anche tempo di ascolto e riflessione.
  • 🧠 Una politica che cura deve saper comprendere prima di agire: non tutto si risolve con una riforma o un bonus.
  • 🔧 Le soluzioni durature nascono dai piccoli gesti reiterati, non dalle grandi promesse elettorali.

🌿 Dove inizia una politica della cura?

Inizia nei margini: nei piccoli comuni, nelle periferie urbane, nei servizi essenziali. Inizia quando un amministratore si ferma ad ascoltare un cittadino senza agenda. Quando un consiglio comunale discute di panchine, verde pubblico, accessibilità con la stessa serietà riservata ai bilanci.

La cura genera cultura. E la cultura della cura può diventare la nuova grammatica della democrazia.

📚 Per approfondire

🌍 Conclusione

Non sarà progresso se non sapremo riparare ciò che abbiamo rotto. Non sarà democrazia se non sapremo ascoltare chi non ha voce.

Curare il mondo significa riscrivere la politica con le parole dell’umanità.



domenica 3 agosto 2025

Civicness: Formazione – Imparare con (non da) l’AI

 


🎓 Formazione – Imparare con (non da) l’AI

L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nel mondo dell’istruzione sta rivoluzionando il concetto stesso di apprendimento. Non si tratta solo di piattaforme che correggono i compiti o generano contenuti: l’AI sta diventando un tutor personalizzato, capace di adattare i percorsi didattici al singolo studente.

Ma quali sono i rischi? L’omologazione del pensiero, l’illusione dell’onniscienza digitale, la delega cognitiva. La sfida civica sarà insegnare con l’AI, non attraverso l’AI.

Ciò implica formare docenti alla supervisione critica dei contenuti, educare alla complessità e garantire l’accesso equo a queste tecnologie. L’AI può amplificare il sapere, ma non può sostituire l’educazione al dubbio, al contesto, all’umanità.

🧠 I vantaggi dell’AI in aula

  • 📚 Lezioni adattive e personalizzate per ogni studente
  • 🗣️ Traduzione automatica e supporto linguistico in tempo reale
  • 🎮 Apprendimento interattivo attraverso simulazioni e realtà aumentata
  • ⏱️ Ottimizzazione dei tempi per docenti e tutor

⚠️ Le criticità da affrontare

  • 🧩 Rischio di appiattimento del pensiero critico
  • 🔒 Privacy degli studenti e uso dei dati
  • ⚖️ Disuguaglianza nell’accesso alle tecnologie
  • 🧑‍🏫 Ruolo del docente ridotto a mero facilitatore passivo

🌐 Una nuova alfabetizzazione civica

Per governare (e non subire) questa trasformazione, serve una cultura digitale diffusa. Insegnare cosa sia un algoritmo, come funziona una rete neurale, e soprattutto quando non fidarsi dell’AI.

La scuola non deve rincorrere la tecnologia, ma guidarla. Per farlo occorre una formazione continua dei docenti e l’inserimento dell’AI nei curricula scolastici come oggetto di studio, non solo come strumento.

🔗 Approfondimenti consigliati

🧩 Conclusione

L’AI può essere una guida straordinaria, ma serve un pensiero umano che sappia porre domande, costruire senso e coltivare libertà.

Non impariamo da una macchina. Impariamo con essa. A patto di restare pienamente umani.



sabato 2 agosto 2025

Civicness: Finanza – Quando l’algoritmo specula


📉 Finanza – Quando l’algoritmo specula

L’intelligenza artificiale è già protagonista nei mercati finanziari globali. Trading bot ad altissima frequenza gestiscono miliardi in tempo reale, elaborando strategie che nessun umano potrebbe concepire così velocemente. Ma se è l’algoritmo a decidere dove vanno i capitali, chi ne orienta gli obiettivi? La finanza diventa autoreferenziale, scollegata dall’economia reale, e priva di responsabilità sociale.

🤖 Il potere del codice

  • 📈 Bot predittivi che analizzano milioni di dati per anticipare i trend
  • 💹 Sistemi che acquistano e vendono asset in millisecondi
  • 🌐 Piattaforme di investimento automatizzate e democratizzate (ma non trasparenti)
  • ⏱️ Decisioni iper-veloci che influenzano economie intere

⚖️ Questione etica e impatto reale

Quali criteri guida ha un’AI che investe? Cerca solo il massimo rendimento, o tiene conto di impatti ambientali, sociali e politici? Senza supervisione pubblica, la finanza automatizzata può accentuare disuguaglianze, alimentare bolle speculative e ignorare il bene comune.

📌 Rischi sistemici e sfide civiche

  • 🧠 Mercati autoregolati da AI rischiano di diventare instabili e opachi
  • 🌍 Mancanza di accountability: chi risponde se qualcosa va storto?
  • 🧭 Assenza di criteri etici e responsabilità ambientale
  • 🏛️ Necessità di governance pubblica e trasparenza algoritmica

🌐 Casi e realtà operative

  • 🇺🇸 Wall Street: oltre il 70% delle transazioni gestite da AI
  • 🇨🇳 Fondi cinesi basati su machine learning e riconoscimento emozionale
  • 🌱 ESG scores automatizzati... ma manipolabili
  • 📉 Crolli istantanei innescati da bot senza controllo (flash crash)

🔗 Approfondimenti consigliati

🧩 Conclusione

L’algoritmo sa dove investire. Ma non sa perché, né per chi.

Per evitare che la finanza diventi solo gioco autoreferenziale, serve una cultura economica pubblica che riporti il denaro al servizio della società, e una governance che sappia guidare, non solo osservare.



venerdì 1 agosto 2025

Civicness: Terziario – L’automazione dietro il sorriso

 

🤖 Terziario – L’automazione dietro il sorriso

Dallo sportello bancario alla segreteria medica, molte mansioni ripetitive del settore terziario stanno rapidamente scomparendo. Al loro posto: chatbot, assistenti virtuali, software gestionali e AI conversazionali sempre più sofisticate. Ma il lavoro di relazione – spesso femminile – può davvero essere automatizzato senza perdite sociali?

💬 Il valore della relazione

Il contatto umano, il problem solving empatico, la mediazione nei conflitti e l’ascolto attivo non sono meri processi meccanici. Sono competenze relazionali che costituiscono una economia invisibile e insostituibile. Il punto non è se l’AI possa svolgere queste funzioni. Il punto è se vogliamo che lo faccia.

🔍 Esempi di automazione nel terziario

  • 🏦 Sportelli bancari sostituiti da app e assistenza automatizzata
  • 🏥 Reception e prenotazioni mediche gestite da bot
  • 🎓 Chat intelligenti per orientamento scolastico e universitario
  • ✈️ Servizi clienti e call center operati da intelligenze artificiali

⚠️ Il dilemma etico e civile

Una società civile matura deve interrogarsi su cosa voglia dire “servizio” nel XXI secolo. L’efficienza non è l’unico valore in gioco: esistono la cura, l’attenzione, la dignità del lavoratore e del cittadino. La domanda è: che tipo di mondo vogliamo costruire?

📌 Proposte per una transizione giusta

  • 📚 Investire nella formazione umanistica per i lavoratori relazionali
  • 👩‍⚕️ Valorizzare il lavoro di cura e assistenza anche fuori dal contesto sanitario
  • ⚖️ Introdurre diritti digitali e tutele per chi interagisce con AI
  • 🌱 Promuovere servizi ibridi: umani e algoritmici insieme

🌍 Scenari a confronto

  • 🇯🇵 Giappone: uso di robot nei servizi ma sempre con supervisione umana
  • 🇸🇪 Svezia: chatbot pubblici affiancati da assistenti umani su richiesta
  • 🇧🇷 Brasile: co-working tra AI e impiegati nei servizi sociali digitali

🔗 Approfondimenti consigliati

🧩 Conclusione

Un assistente virtuale può rispondere rapidamente. Ma sa comprendere il silenzio di chi ha bisogno?
L’innovazione nel terziario non deve cancellare il volto umano del servizio, ma reinventarlo con intelligenza, etica e partecipazione.



giovedì 31 luglio 2025

Civicness: Logistica – Il lavoro invisibile dei robot

 


🔧 Logistica – Il lavoro invisibile dei robot

Quando ordiniamo un prodotto online, raramente pensiamo al viaggio che compie per raggiungerci. Eppure dietro ogni consegna c’è una rete logistica globale già oggi in gran parte gestita da robot e algoritmi. Magazzini automatizzati, droni, veicoli a guida autonoma e intelligenze artificiali coordinano tempi, spostamenti e ottimizzano ogni fase della catena.

📦 La catena invisibile

La logistica moderna è il cuore silenzioso del commercio globale. Sistemi automatizzati gestiscono inventari, instradano ordini, regolano la temperatura di stoccaggio e prevedono i flussi di domanda. Le AI predittive sanno quando servirà un certo prodotto prima ancora che venga ordinato. Ma il progresso ha un costo: che fine farà il lavoro umano?

🤖 Droni, veicoli autonomi e robot mobili

  • 🚚 Furgoni a guida autonoma per le consegne urbane
  • 📦 Magazzini dove i prodotti vengono prelevati da bracci robotici intelligenti
  • 🛸 Droni per la consegna last-mile in zone remote o congestionate
  • ⚙️ Software logistici che orchestrano intere reti di distribuzione globale

⚠️ Lavoro e algoritmi: il nodo sociale

Il problema non è solo tecnologico: è sociale e politico. Il lavoro logistico tradizionale – spesso precario e sottopagato – rischia l’estinzione silenziosa. Chi oggi lavora nei magazzini dovrà affrontare l’urgenza di riconvertirsi in tecnico, programmatore o analista. Ma chi garantisce la transizione? Lo Stato deve essere protagonista.

📌 Nuove competenze e nuovi diritti

  • 📚 Formazione continua per adattarsi a ruoli più digitali e qualificati
  • ⚖️ Nuove forme di tutela per lavoratori dislocati dalle macchine
  • 💼 Riconversione professionale e welfare transitorio per i settori a rischio
  • 🔄 Redistribuzione del valore generato dall’automazione

🌐 Esempi dal mondo

  • 🇺🇸 Amazon: 750.000 robot in magazzini automatizzati, con supervisione umana ridotta
  • 🇩🇪 DHL: utilizzo di robot mobili e AI predittiva per ottimizzare la logistica europea
  • 🇨🇳 JD.com: completamente automatizzato l’intero ciclo di magazzino-spedizione

🔗 Approfondimenti consigliati

📦 Conclusione

L’algoritmo sa ottimizzare il processo. Ma chi ottimizza i diritti?
La logistica del futuro sarà intelligente solo se sarà anche giusta, accessibile e inclusiva. Il lavoro umano non può sparire: deve evolversi e essere tutelato.

mercoledì 30 luglio 2025

Civicness: Industria 4.0 – Fine della catena di montaggio?

 

🏭 Industria 4.0 – Fine della catena di montaggio?

La fabbrica contemporanea non è più il luogo del rumore e del sudore: è un ambiente silenzioso, automatizzato, dove pochi tecnici monitorano linee di produzione gestite da software, bracci robotici e algoritmi. L’intelligenza artificiale ottimizza ogni fase in tempo reale, mentre le stampanti 3D rivoluzionano la produzione riducendo sprechi, tempi e costi.

🤖 Addio catena di montaggio?

Le linee di produzione lineari lasciano spazio a processi flessibili e adattivi. Robot collaborativi (“cobot”) lavorano accanto all’uomo. Le stampanti 3D permettono la produzione on-demand, anche di componenti complessi, senza bisogno di stampi o magazzino. Ma tutto questo solleva interrogativi profondi sul ruolo del lavoro umano.

🧠 Il cervello della fabbrica è l’algoritmo

  • 📈 AI che ottimizza tempi, scorte, manutenzione predittiva
  • ⚙️ Gemelli digitali per simulare intere linee produttive
  • 📡 IoT industriale: ogni macchina parla, ogni dato conta

🖨️ Stampa 3D: produzione su misura

Le tecnologie additive permettono di realizzare pezzi unici o in piccole serie, su richiesta. Questo trasforma radicalmente la logica del magazzino e della produzione di massa. Dalla protesi medica al componente industriale, tutto può essere fabbricato con meno materiali e meno passaggi.

📌 Che fine fa l’operaio?

  • 👷‍♂️ Meno lavoro manuale, più competenze digitali
  • 📚 Servono nuovi percorsi formativi per tecnici smart
  • ⚖️ Aumenta il rischio di disuguaglianze tra chi ha accesso alla tecnologia e chi no
  • 🔧 La fabbrica resta, ma cambia forma, ritmo e relazioni

⚖️ Serve una nuova politica industriale

L’automazione non è neutra. Senza una strategia pubblica che metta al centro il lavoratore, rischia di accentuare disparità e precarietà. Serve una classe operaia digitale, formata, tutelata e protagonista della transizione. Il futuro della manifattura si gioca sul piano della giustizia sociale e dell’inclusione tecnologica.

🌍 Casi studio e innovazioni

  • 🇩🇪 Bosch Smart Factory: AI e IoT per l’efficienza energetica
  • 🇸🇪 Volvo: produzione flessibile con cobot e stampa 3D
  • 🇨🇳 Foxconn: milioni di robot in sostituzione della manodopera umana

🔗 Approfondimenti consigliati

🔮 Conclusione

L’industria 4.0 è già realtà: flessibile, interconnessa, intelligente. Ma perché sia anche umana, deve essere guidata da valori, non solo da algoritmi.

Il futuro si costruisce con tecnologia e diritti.

martedì 29 luglio 2025

Civicness: Agricoltura: la nuova zappa è digitale

 

🌾 Agricoltura: la nuova zappa è digitale

Oggi la terra si coltiva con i dati. Droni che sorvolano i campi, AI predittiva per le malattie delle piante, irrigazione intelligente controllata al millilitro. La smart agriculture promette più resa e meno sprechi. Ma apre anche interrogativi: chi possiede i dati? Che fine fanno le piccole aziende? La sfida è duplice: tecnologica e sociale. Servono governance pubblica e accesso equo.

🛰️ I campi parlano, i dati rispondono

Sensori nel terreno analizzano umidità, pH e nutrienti. I droni multispettrali osservano le colture dall’alto, fornendo mappe di vigore vegetativo. I dati raccolti vanno a modelli AI che suggeriscono dove intervenire, quanto concime usare, quando irrigare. La zappa diventa un dashboard digitale.

💧 Irrigazione di precisione: millimetri che contano

L’acqua è una risorsa preziosa. Grazie a sensori e software, i nuovi sistemi irrigano solo dove e quando serve. Il risparmio può superare il 40%, con rese migliori e meno impatto ambientale. Ma chi può permettersi queste tecnologie? La transizione deve essere accompagnata.

🖨️ Stampanti 3D: l’officina agricola del futuro

Le stampanti 3D cominciano a produrre attrezzi agricoli su misura: pale, innestatori, componenti di ricambio. Sono strumenti economici, leggeri, personalizzabili. Per le comunità rurali isolate, potrebbero rappresentare una rivoluzione. Ma richiedono formazione, accesso a tecnologie, reti locali di condivisione.

📌 Punti chiave della smart agriculture

  • 🌿 Dati in tempo reale per ogni metro quadro coltivato
  • 🤖 AI che anticipa problemi prima che siano visibili
  • 💧 Irrigazione e concimazione ottimizzate per risparmio idrico
  • 🖨️ Produzione diretta di strumenti con stampanti 3D
  • 🔐 Necessità di regole sull’uso dei dati agricoli

⚖️ Rischi e disuguaglianze

La tecnologia può creare un’agricoltura di serie A (con AI, droni e piattaforme) e una di serie B, fatta di chi resta indietro. Le piccole aziende rischiano di non poter competere. I dati diventano merce. Chi controlla i server, controlla i semi? Serve una governance pubblica dei dati, accesso equo alla tecnologia, formazione per gli agricoltori.

🌍 Verso un’agricoltura equa e intelligente

Non basta digitalizzare: bisogna democratizzare l’accesso all’innovazione. Le tecnologie devono servire la terra, non il profitto di pochi. Dall’India al Sud Italia, emergono cooperative tech, hub agricoli condivisi, comunità che gestiscono insieme dati e strumenti. La vera rivoluzione non è digitale, ma etico-politica.

🔮 Il futuro dell’agricoltura è nella rete

L’agricoltura 4.0 può nutrire il pianeta, salvare risorse e dare dignità al lavoro agricolo. Ma solo se sarà inclusiva, condivisa e pubblicamente governata.

🌐 Approfondisci con la piattaforma FAO per l’agricoltura digitale

lunedì 28 luglio 2025

Civicness: Salute: algoritmi che diagnosticano robot che operano

 

🔹 Salute: algoritmi che diagnosticano, robot che operano

L’intelligenza artificiale e la robotica stanno trasformando radicalmente la medicina. Gli algoritmi leggono TAC, risonanze e referti clinici con una precisione spesso superiore a quella umana. I robot chirurgici garantiscono interventi meno invasivi, più precisi e con tempi di recupero ridotti.

Le stampanti 3D producono oggi protesi personalizzate, strutture vascolari e tessuti sperimentali. Ma la salute non è solo tecnica. Chi controlla questi dati? Come garantire il rispetto della privacy e della dignità umana in decisioni automatizzate? La medicina del futuro dovrà essere insieme high tech e high touch: potente, ma umana.

🤖 Diagnosi assistita da AI: più velocità, meno errori?

Sistemi AI come DeepMind o IBM Watson riescono a identificare pattern diagnostici inimmaginabili per l’occhio umano. L’AI non sostituisce il medico, ma potenzia il processo decisionale, riducendo gli errori e accelerando le risposte. Ma serve trasparenza: chi decide in caso di errore algoritmico?

🔬 Chirurgia robotica: mani ferme e incisioni minime

I robot come Da Vinci sono ormai presenti in molti ospedali italiani. Consentono operazioni a distanza, con altissima precisione. Il chirurgo guida il robot, ma l’accesso a queste tecnologie è ancora diseguale. Serve un piano nazionale per una sanità tecnologica pubblica e accessibile.

🧬 Biostampa e medicina rigenerativa: il futuro è personalizzato

Le stampanti 3D producono già protesi dentarie, ortopediche, acustiche. In laboratorio si testano organi artificiali e scaffolding tissutale. Si apre una nuova frontiera terapeutica, ma anche bioetica. Chi stabilisce il limite fra riparazione e potenziamento? Il dibattito pubblico è urgente.

📌 Punti chiave della medicina tecnologica

  • 🧠 Algoritmi per diagnosi predittive e analisi avanzate
  • 🤖 Chirurgia robotica per interventi mini-invasivi
  • 🖨️ Biostampa 3D di protesi, tessuti e organi
  • 🔐 Governance dei dati clinici e criteri etici
  • 👩‍⚕️ Integrazione uomo-macchina nel lavoro medico

🔮 Medicina del futuro: quali diritti in gioco?

La tecnologia può salvare vite, ma può anche creare nuove disuguaglianze.
La sfida è garantire accesso universale, trasparenza delle decisioni e centralità del paziente. La salute digitale dovrà parlare tutte le lingue, non solo quella del codice.

Consulta i dossier su AI e sanità pubblica →

domenica 27 luglio 2025

Civicness: Scuola e università: rivoluzione digitale in arrivo

 


🔴 Scuola e università: rivoluzione digitale in arrivo

Il Piano Scuola 5.0, varato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, segna un cambio di passo radicale nella scuola italiana: entro il 2026, tutti gli istituti secondari superiori saranno dotati di ambienti digitali innovativi, laboratori interattivi e piattaforme per l'apprendimento personalizzato.

Anche l’università si muove: è in arrivo una riforma della didattica triennale con più spazio a laboratori e pratiche esperienziali, soprattutto nelle lauree STEM. Ma le università chiedono: «Servono fondi stabili, non solo risorse PNRR».

🏫 Ambienti immersivi, coding e IA a scuola

Il Piano punta su aule aumentate, dove lavagne digitali, sensori e ambienti 3D favoriscono la didattica interattiva. Il coding non sarà più opzionale ma parte integrante del curricolo. Prevista anche l’introduzione graduale di moduli su AI, cybersecurity e data literacy, per preparare gli studenti a un mondo in rapido mutamento.

🎓 Università più pratica: la svolta delle lauree triennali

L’obiettivo del Ministero è integrare competenze pratiche anche nei corsi accademici di primo livello. I nuovi percorsi includeranno didattica laboratoriale, stage e progetti interdisciplinari. Particolare attenzione alle aree scientifiche, ma si prevede l’estensione anche a economia, comunicazione e discipline umanistiche.

📉 Il nodo: fondi stabili e formazione docenti

Rettori e dirigenti scolastici accolgono con favore il piano, ma chiedono stabilità: «Le tecnologie vanno aggiornate, il personale formato, e serve continuità anche dopo il PNRR». La sfida non è solo tecnologica, ma anche culturale: docenti, studenti e famiglie vanno accompagnati nel cambiamento.

📌 Punti chiave del Piano Scuola 5.0

  • 💡 Ambienti immersivi e didattica aumentata in tutte le scuole superiori
  • 🧪 Laboratori e pratica nelle lauree triennali, in particolare STEM
  • 👩‍🏫 Formazione strutturata dei docenti all’uso delle tecnologie
  • 📊 Monitoraggio digitale e sistemi adattivi di apprendimento
  • 📱 Nuove competenze digitali: IA, data, sicurezza informatica

🔮 Cosa ci aspetta nei prossimi anni?

La scuola italiana si prepara a diventare laboratorio permanente di innovazione. La sfida ora è trasformare questa opportunità in un cambiamento sistemico e inclusivo.

Scopri tutti i dettagli sul Piano Scuola 5.0 →

sabato 26 luglio 2025

Civicness: Europa: il Green Deal rallenta


🌱 Europa: il Green Deal rallenta

La Commissione europea ha ammesso che alcuni obiettivi del Green Deal 2030 potrebbero slittare. Le difficoltà maggiori si registrano nei settori automotive e agricolo, sotto pressione per l’aumento dei costi e le proteste sociali.

Di fronte alle resistenze crescenti, soprattutto da parte dei Paesi dell’Est Europa, prende forma una nuova proposta franco-tedesca: un “Green New Deal 2.0” più graduale e pragmatico.

🚜 Crisi agricola e transizione verde

Le mobilitazioni degli agricoltori in Francia, Germania, Polonia e Italia hanno avuto un impatto diretto sulle scelte di Bruxelles. Le nuove regole ambientali – giudicate troppo rigide – rischiano di colpire duramente le piccole aziende agricole.
Il dibattito è aperto: transizione ecologica sì, ma senza sacrificare il tessuto produttivo.

🚗 Automotive: lo stop al motore endotermico slitta?

Tra i punti più controversi c’è il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Alcuni Stati membri e l’industria automobilistica chiedono una revisione del calendario.
Si valutano deroghe temporanee e incentivi rafforzati per sostenere la transizione verso l’elettrico, soprattutto in Europa orientale.

🧭 Verso un Green Deal “riformato”

Il Green Deal non viene abbandonato, ma riformulato. L’asse Francia-Germania propone un piano aggiornato – definito “” – con maggiore attenzione a:

  • 💶 Equità sociale e compensazioni economiche
  • ⚙️ Tempistiche realistiche per settori strategici
  • 🌍 Ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione

📌 Quali sono i punti critici emersi?

  • 🚜 Malcontento degli agricoltori e norme ambientali UE
  • 🚗 Incertezza sul futuro dell’industria automobilistica
  • 🗳️ Resistenze politiche nei Paesi dell’Est Europa
  • 🕰️ Ritardi nella definizione dei fondi per la transizione
  • 📉 Calo del consenso elettorale per le politiche green

🔮 Quali scenari futuri?

Il Green Deal europeo resta una bussola strategica, ma dovrà fare i conti con la realtà sociale, economica e politica del continente.

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venerdì 25 luglio 2025

Civicness: Referendum sull'autonomia differenziata: si parte?

 

🗳️ Referendum sull’autonomia differenziata: si parte?

Dopo l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, le opposizioni – in primis PD e M5S – hanno avviato la raccolta firme per chiedere un referendum abrogativo. L’obiettivo è fermare un modello che, secondo i promotori del referendum, rischia di accentuare le disuguaglianze territoriali.

Intanto si attende il verdetto della Corte Costituzionale, che dovrà valutare l’ammissibilità del quesito referendario. Un’estate calda per la politica italiana.

⚖️ Cosa prevede la legge sull’autonomia?

Il provvedimento consente alle Regioni di richiedere la gestione diretta di funzioni oggi in capo allo Stato: sanità, istruzione, trasporti, ambiente. Una riforma voluta dalla Lega, che sostiene l’idea di un’Italia “più efficiente” ma che secondo i critici rischia di creare cittadini di serie A e serie B.

🤝 Tavoli tecnici Governo-Regioni

In parallelo, il Governo ha avviato i primi tavoli tecnici con le Regioni per definire i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), vero nodo cruciale per l’attuazione concreta della riforma.
Il rischio? Che i territori più forti accelerino, lasciando indietro quelli più deboli.

🗳️ I tempi del referendum

Se la Corte darà il via libera al quesito, il voto potrebbe tenersi tra la primavera e l’autunno 2025. I promotori dovranno raccogliere 500.000 firme entro settembre.
L’opposizione punta a fare del referendum una grande battaglia nazionale per la coesione territoriale.

📌 I punti chiave del dibattito

  • 🏥 Gestione differenziata della sanità
  • 🏫 Regionalizzazione dell’istruzione
  • 📊 Disparità nei servizi tra Nord e Sud
  • ⚖️ Equilibrio tra autonomia e unità nazionale
  • 📅 Legittimità e tempistiche del referendum

🔍 Quali scenari all’orizzonte?

Il confronto sull’autonomia sarà uno dei temi centrali dell’autunno politico.

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giovedì 24 luglio 2025

Civicness: Legge di Bilancio: prime tensioni nella maggioranza

💶 Legge di Bilancio: prime tensioni nella maggioranza

In vista della prossima Legge di Bilancio, si sono aperte le prime fratture all’interno della maggioranza. Il punto critico riguarda la distribuzione delle risorse, in particolare tra chi spinge per un nuovo taglio del cuneo fiscale e chi rivendica maggiori fondi per la sanità pubblica. Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha espresso prudenza, frenando sull’aumento della spesa pubblica.

⚠️ Regioni in pressing sul SSN

Le Regioni chiedono a gran voce il rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, affaticato da anni di tagli e sottofinanziamento. La richiesta è di almeno 3 miliardi aggiuntivi per garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e fronteggiare l’aumento dei costi energetici e del personale.

📉 Il nodo del cuneo fiscale

Parallelamente, alcune forze di maggioranza ritengono prioritario il taglio del cuneo fiscale per sostenere i redditi da lavoro. Il rischio è che si ripeta uno schema già visto: troppe priorità e poche risorse. Il MEF invita alla cautela, sottolineando la necessità di non sforare gli obiettivi europei di bilancio.

🗓️ Verso un vertice decisivo

Un vertice di maggioranza è previsto entro fine mese per cercare una mediazione. Sarà decisivo per fissare la cornice finanziaria e gli obiettivi strategici della legge, prima della sua stesura definitiva prevista per ottobre.

📌 Quali sono i temi caldi della Legge di Bilancio?

  • 💉 Rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale
  • 💼 Taglio del cuneo fiscale per lavoratori e imprese
  • 🏗️ Investimenti su infrastrutture e transizione verde
  • 📚 Fondi per scuola, università e ricerca
  • 📉 Rispettare i vincoli del Patto di stabilità europeo

🔎 Quale scenario si prospetta?

Il confronto interno alla maggioranza sarà decisivo per stabilire le priorità della prossima Legge di Bilancio.

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mercoledì 23 luglio 2025

Civicness: Giustizia: riforma del CSM verso il voto

⚖️ Giustizia: riforma del CSM verso il voto

La riforma del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) potrebbe approdare alla Camera già la prossima settimana. Il testo, fortemente voluto dal Governo, punta a rivoluzionare i criteri di avanzamento delle carriere dei magistrati, mettendo al centro il merito piuttosto che l’anzianità o le logiche di appartenenza correntizia.

🚨 Critiche dall’ANM e opposizioni

L’Associazione Nazionale Magistrati ha espresso forti perplessità sul testo, denunciando un rischio di politicizzazione e una compressione dell’autonomia della magistratura. Le opposizioni parlano di interferenza dell’esecutivo sulla giustizia e di indebolimento del ruolo costituzionale del CSM.

🧾 Cosa prevede la riforma?

Tra le novità: introduzione di valutazioni periodiche obbligatorie, revisione dei criteri di promozione e maggiore peso al merito professionale. Previsti anche nuovi strumenti digitali per monitorare l’efficienza dei magistrati e limiti alla permanenza nei ruoli direttivi.

🏛️ Un passaggio parlamentare delicato

La riforma arriva in un momento di forte polarizzazione politica. Il Governo spinge per una rapida approvazione, mentre le Commissioni parlamentari stanno valutando oltre 200 emendamenti. Il clima resta teso e non si escludono modifiche dell’ultimo minuto per cercare una convergenza più ampia.

📌 Perché è importante questa riforma?

  • ⚖️ Per garantire l’indipendenza della magistratura da logiche correntizie
  • 📈 Per valorizzare realmente il merito nella carriera dei giudici
  • 📊 Per introdurre criteri di trasparenza e responsabilità nei ruoli direttivi
  • 🏛️ Per rafforzare la fiducia dei cittadini nella giustizia
  • 💬 Per evitare il rischio di ingerenze politiche nel sistema giudiziario

🔎 Prospettive a confronto

Il dibattito sulla riforma del CSM è cruciale per il futuro della giustizia in Italia.

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martedì 22 luglio 2025

Civicness: Summit G7 a Toronto: focus su AI e sicurezza globale

 

 

🌐 Summit G7 a Toronto: focus su AI e sicurezza globale

Dall’8 maggio è in corso a Toronto il Summit del G7, appuntamento cruciale per delineare le nuove priorità globali in un mondo sempre più instabile. L’edizione 2025 si distingue per un’attenzione particolare a due sfide decisive: l’intelligenza artificiale e la sicurezza globale. I leader mondiali stanno valutando la creazione di un Patto globale per l’uso responsabile dell’AI, tra timori etici e opportunità strategiche.

🤖 Intelligenza artificiale: regolare senza frenare

Le discussioni sul fronte tecnologico puntano a garantire un equilibrio tra innovazione e controllo. La proposta di un patto internazionale mira a prevenire usi distorti dell’AI: sorveglianza di massa, deepfake, decisioni automatizzate non trasparenti. Il Canada, Paese ospitante, si è fatto promotore di una governance multilaterale che includa aziende, ricercatori e società civile.

🛡️ Sicurezza informatica e minacce ibride

Altro nodo cruciale è la cybersicurezza. Si discute di infrastrutture critiche, attacchi ransomware e tutela delle democrazie. La crescente integrazione tra AI e sicurezza impone nuovi standard di protezione e cooperazione. Gli Stati Uniti e il Giappone spingono per la creazione di un centro di allerta condiviso tra le intelligence dei Paesi G7.

🇺🇦 Sostegno all’Ucraina: tra aiuti e deterrenza

Il conflitto in Ucraina resta al centro delle preoccupazioni. Oltre agli aiuti militari ed economici, i leader hanno discusso di AI applicata alla difesa e alla diplomazia predittiva. L’obiettivo è rafforzare la deterrenza e impedire l’uso dell’intelligenza artificiale per destabilizzare scenari geopolitici.

📌 Perché questo G7 è decisivo?

  • 🧠 Per fissare regole etiche sull’uso dell’intelligenza artificiale
  • 🛰️ Per rafforzare la sicurezza informatica su scala globale
  • 🌍 Per rilanciare la cooperazione tra democrazie avanzate
  • ⚖️ Per evitare una nuova corsa agli armamenti tecnologici
  • 🤖 Per costruire un futuro dove l’AI sia alleata dell’umanità

🔎 Prospettive globali

Il Summit G7 a Toronto è molto più di un incontro diplomatico: è una bussola per il futuro.

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lunedì 7 aprile 2025

Corso di politica internazionale: 19 La supply chain italiana


https://youtu.be/zkOP31rsryA

Cari amici che come me avete a cuore gli interessi economici dell'Italia Un saluto da Nat Russo oggi vorrei parlare della dipendenza economica di materie prime che l'Italia ha dai vari paesi del mondo l'Italia è un paese industrializzato e assai ificato quindi dipende da molteplici paesi per l'approvvigionamento di diverse materie prime vediamo Intanto la più importante Forse dipendenza dell'Italia quella da petrolio e gas naturale l'Italia importa gran parte del petrolio e del gas naturale di cui ha bisogno le principali 00:54 fonti di importazione possono includere paesi produttori di petrolio come Russia Libia e Algeria nonché altre nazioni esportatrici di gas naturali come la Norvegia e i Paesi Bassi una forte dipendenza è anche da parte dei metalli ad esempio l'Italia deve importare ferro e acciaio principalmente da Germania Francia e Cina per il rame i principali fornitori potrebbero essere Cile Perù e Brasile per l'alluminio e le Leghe di alluminio l'Italia dipende da Russia Cina e Paesi Bassi passiamo adesso ai prodotti agricoli Nonostante sia molto vasta la 01:43 gamma di prodotti agricoli che l'Italia produce in alcuni articoli specifici Dipende dalle importazioni ad esempio l'Italia importa grano e cereali dalla Francia dagli Stati Uniti e dal Canada per le banane dipende principalmente da eador e da Costa Rica allo stesso modo le importazioni di olio di palma principalmente provengono da Indonesia e malaisia per quello che riguarda il gnl cioè il gas naturale liquefatto l'Italia lo importa principalmente dal Qatar dall'algeria e dal Nigeria per i prodotti chimici in 02:28 generale l'Italia dipende da prodotti chimici e plastica principalmente da Germania Francia e Belgio per quello che riguarda tessuti e abbigliamento le materie prime tessili come il cotone ad esempio dipendono da Paesi quale l'India la Cina e il Pakistan è importante notare che le dipendenze Da paese a paese possono variare nel tempo a seconda delle dinamiche economiche delle politiche globali dei prezzi delle materie prime e di altri fattori geopolitici le importazioni possono anche essere influenzate dalle politiche commerciali 03:11 e dagli accordi bilaterali tra l'Italia e gli altri paesi ma tendenzialmente ci auguriamo che questa dipendenza dell'Italia dalle materie prime da altri paesi diminuisce gradualmente per andare verso una situazione di quasi totale autarchia per oggi è tutto un saluto da natate russo a presto

NATRUSSO COMMUNICATION EDIZIONI

COLLANA LA VERTA' PER FAVORE


1 LA SCUOLA INUTILE

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In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.

2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA

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Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.

3 I LIMITI DEL GLOBALE

 
https://www.amazon.it/limiti-del-globale-Nat-Russo/dp/B09JBMQ7S6

I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera  sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).

4 IL SISTEMA ITALIA

  

https://www.amazon.it/gp/product/B09JDV851G?ref_=dbs_m_mng_rwt_calw_tpbk_3&storeType=ebooks

Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE 
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).

5 CARO MARIO TI SCRIVO

  

https://www.amazon.it/gp/product/B09JY4TP3C?ref_=dbs_m_mng_rwt_calw_tpbk_4&storeType=ebooks


Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). 
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
 

6 SOSTIENE NAT RUSSO

https://www.amazon.it/gp/product/B08CBHS2PF?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_5&storeType=ebooks 

Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

7 NON MI ROMPERE I TABÙ


https://www.amazon.it/gp/product/B09K58G17Z?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_6&storeType=ebooks  

Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

8 CIVICNESS ITALIA

Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla CivicnessLa Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022

9 LA SCUOLA CHE VORREI


La scuola che vorrei è un viaggio nel futuro dell’educazione, una riflessione approfondita su come ripensare il sistema scolastico per rispondere alle sfide della società contemporanea. Dal nido all’università, il volume esplora modelli internazionali, metodologie innovative e strategie per una scuola più inclusiva, efficace e connessa al mondo del lavoro. Attraverso un’analisi critica e proposte concrete, il testo affronta temi chiave come la didattica attiva, la digitalizzazione, le competenze trasversali e l’integrazione tra formazione e società. Un contributo essenziale per chi sogna una scuola capace di preparare davvero al futuro.

10 GESTIONE OTTIMIZZATA DI PATRIMONI E IMPRESE


Gestire il proprio patrimonio e la propria impresa con consapevolezza

In un mondo finanziario in continua evoluzione, la capacità di prendere decisioni informate è essenziale per garantire sicurezza e crescita economica. Questo volume offre una guida pratica e completa alla gestione patrimoniale e aziendale, fornendo strategie concrete per ottimizzare investimenti e processi fiscali.

Nella prima parte, il lettore troverà consigli su come costruire un portafoglio bilanciato, diversificare gli investimenti tra obbligazioni, azioni, forex e materie prime, e comprendere il ruolo del settore assicurativo e immobiliare nella protezione del capitale.

La seconda parte si concentra sulla gestione aziendale: dalla scelta della forma giuridica più adatta all’elaborazione di un business plan efficace, passando per strategie di marketing, ottimizzazione contabile e fiscale, fino alla gestione dei rapporti con enti come INPS e Agenzia delle Entrate.

Grazie a un linguaggio chiaro e a un approccio pratico, questo libro è uno strumento indispensabile per investitori, imprenditori e professionisti che vogliono prendere il controllo del proprio futuro finanziario e aziendale.


11 VI PARLO DI POLITICA INTERNAZIONALE



Il mondo che conosciamo è profondamente segnato dai flussi di persone, merci, capitali e informazioni che attraversano i confini nazionali, dando vita a un fenomeno complesso: la globalizzazione. Questo libro esplora i suoi molteplici aspetti, analizzando la sua evoluzione storica, dalle radici imperialiste fino agli sviluppi culturali, economici e politici che oggi definiscono il nostro tempo. Attraverso una riflessione critica, si esplorano le opportunità e le sfide della globalizzazione, evidenziando la centralità di potenze emergenti come la Cina, e il suo impatto su Africa, Europa, America e Asia. In parallelo, si affrontano temi di grande rilevanza per l'Italia e l'Europa, come la crisi migratoria, le nuove proposte di riordino territoriale, la riforma della democrazia diretta e la ridefinizione delle macro-regioni europee. Un capitolo speciale è dedicato alla proposta di una "Nuova Via della Seta" e al ruolo strategico del Mediterraneo, con un focus sulle iniziative infrastrutturali che stanno cambiando il panorama geopolitico. Con uno sguardo rivolto al futuro, l'autore ci invita a riflettere su come il mondo si sta trasformando, suggerendo che, in un'epoca segnata dalla velocità dei cambiamenti, la comprensione dei processi globali è fondamentale per affrontare le sfide del XXI secolo.