mercoledì 4 gennaio 2023

Corso di politica della mobilità: Lezione 16/16 ...e la bicicletta?

https://youtu.be/d49m04_KWzo

La bicicletta
Il militante ecologista ha alcune fissazioni: una di queste è la lotta all'auto privata e l'idolatria della bicicletta. A che serve spostarsi? Masse state ferme dove siete. Caso mai facciamo le piste ciclabili per le masse. Utilissime, specie d'inverno, per decimare gli anziani. Ma i leader verdi girano per il mondo, in aereo e taxi, i no TAV con i loro pulmini da globe trotter sono ovunque, Green Peace usa motoscafi da altura milionari per difendere le balene. Vorrei vederli spostarsi in bicicletta ed in canotto. Per ogni giusta causa (la massa che non deve andare in auto) c'è una causa ancora più giusta (il leader può andare in taxi ed in aereo ovunque per dire che gli altri non lo devono fare). Per la ferrovia ci sono versioni contrastanti, treni sì ma lenti.
Il militante ecologista istruisce tutti con dati pseudoscientifici nella maniera più acritica possibile al solo scopo di sostenere una tesi politica. I dati che sciorina provengono da un indottrinamento avuto nella sua associazione, l'unica degna di una fede che si rispetti... quella cieca. Da buon pseudo scienziato è impermeabile a qualsiasi smentita: ha sempre ragione. Ama in maniera smodata ed acritica ogni possibile ciarpame della medicina alternativa. Confonde la numerologia con la matematica, l'astrologia con l'astronomia, l'alchimia con la chimica, la climatomanzia con la climatologia. Crede cioè in un'arte divinatoria che deduce dal comportamento umano il futuro climatico della terra, con l'idea propria di ogni pseudo religione di prescrivere a ciascuno degli atti penitenziali.














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