venerdì 21 luglio 2023

SAVONA UNA CITTÀ' TRA LA TERRA E IL MARE

SAVONA CITTA' DELLA TERRA

di Nat Russo


https://youtu.be/POq2SXosviQ


IL FUTURO PER LA BIBLIOTECA BARRILI DI SAVONA

























Il progetto di trasferimento della Biblioteca di Savona da Monturbano a Palazzo Santa Chiara, i cui costi sono altissimi, è frutto di una visione autoreferenziale della città ed indice di una visione miope e superata di quello che oggi dovrebbe essere una vera biblioteca. Oggi una biblioteca non è principalmente un contenitore di libri cartacei dove si va a leggere nelle sale di lettura e di studio per socializzare o si va a farsi prestare gli ultimi best seller invece di acquistarli. 

Il patrimonio librario pregiato è costituito solo da una piccola parte che rappresenta le rarità bibliografiche ed antiquarie, ma questo non vale per il 99,99% del materiale custodito. Il patrimonio di pregio va restaurato, va esposto e va studiato in loco in ambienti microclimaticamente ottimali. 

Della parte restante i testi più importanti contenuti nella biblioteca vanno digitalizzati e resi disponibili on line. Oggi esistono macchine che sono in grado di effettuare automaticamente scansioni e classificazione di libri di molte centinaia pagine in pochi minuti. 

Verso questo orizzonte deve guardare la Biblioteca di Savona se vogliamo farla diventare un punto di riferimento utile della cultura in rete. 

La parte restante va gradualmente dismessa perché occupa spazio prezioso inutilmente. E questo spazio costa e vale molto più dei libri che ospita.


UN FAB LAB PER IL RILANCIO DELL'ARTIGIANATO 4.0


Nell'800 si lottava contro l'analfabetismo oggi dobbiamo farlo contro il digital divide. Un fab lab é la struttura giusta per aggregare i giovani, aiutare i maker, stimolare i maestri ad insegnare il coding, aiutare gli anziani ad usare meglio lo smartphone, promuovere nuove attività nel settore dell'artigianato digitale. 

Le attrezzature donate dalla Regione Liguria al Comune di Savona, sono oggi in comodato gratuito presso l'ITIS di Savona. Apriamone l'uso alla cittadinanza e troviamo una sede più accessibile.









Il distretto del Savonese ha una tradizione artistica consolidata che va valorizzata, potenziata, attualizzata e resa disponibile su scala planetaria. Se questo non dovesse accadere diventa inevitabile un suo progressivo scivolamento da realtà viva ed attuale al libro di nostalgie del come eravamo, ultima tappa prima dell’entrata nel dimenticatoio della storia. 

Una responsabilità della classe dirigente e politica è quindi quella di favorire la creazione di una serie di strumenti da affiancare a quelli esistenti, riassumibili nella formula più ampia di Laboratorio di Arte Digitale 4.0.

In esso dovranno essere presenti scanner 3D, tavolette grafiche, stampanti per formato canvas, stoffa e supporto rigido, stampanti 3D per ceramica, plastica, polveri ecc., macchine per taglio ed incisione laser, macchine per fresatura cnc, chromebook, pc, con software per disegno freehand e CAD, STL per proto-tipizzazione rapida. La finalità è molteplice: creazione di pezzi unici certificabili NFT, proto-tipizzazione, piccola seria, ecc.

Accanto a questi strumenti “produttivi” vanno contestualmente attivabili strumenti di tutela della proprietà artistica, divulgazione, esposizione e commercio.

Necessari quindi software per la creazione di Not Fungible Token volti alla tutela dell’autenticità e dell’unicità della creazione digitale (che come tale potenzialmente potrebbe essere riprodotta all’infinito), attivazione di musei e gallerie virtuali dedicati agli operatori dotate dei supporti adeguati alla commercializzazione dei prodotti.

Queste strutture andrebbero affiancate ai laboratori analogici esistenti e la formazione per il loro utilizzo dovrebbe costituire parte integrante dei corsi curriculari delle scuole d’arte.

Il costo per la loro realizzazione è assai contenuto ed i ritorni per coprire il loro funzionamento possono essere coperti dalle quote associative, dai corsi di formazione e dal service per chi volesse operare a distanza.

La classe dirigente alla guida di una città antica ed anziana come Savona ha la responsabilità di rilanciarla verso la contemporaneità con la creazione di presidi pubblici di innovazione permanenti, aperti a professionisti ed hobbisti che operino in presenza ed a distanza. Uno dei tanti strumenti è la creazione di un laboratorio sartoriale, che definiremo 4.0, prendendo a prestito la numerazione da un più ampio processo di rinnovamento delle procedure produttive che investe tutto il pianeta, e dal quale, è opportuno sottolinearlo, non si può tornare indietro invocando impraticabili e nostalgici ritorni alla tradizione dell’artigianato fatto a mano. Le tappe che investono il processo partono dalle app funzionanti sui normali smartphone che permettono la scansione 3D (3D LIVE è solo un esempio), nel nostro caso applicata al rilevamento antropometrico del proprio corpo. Ciò permette un rigoroso recupero delle misure sartoriali effettuato anche a distanza. La seconda tappa avviene attraverso il taglio e l’incisione laser dei tessuti, scelti opportunamente rispetto al tipo di indumento da realizzare ed al decor personalizzato. Quindi l’irrigidimento del tessuto attraverso bagni reversibili di prodotti genericamente definibili come resine fluidificanti, per renderlo rigido a sufficienza per autoportarsi ed essere gestito da un braccio robotico versatilizzabile in sartoriale (i più usati sono quelli della serie Universal Robot UR5 modificati da SEWBO con l’aggiunta di ventose vacuum cup end effector di AXIS AUTOMATION) che pone le singole parti dell’abito in cucitura automatica (la più usata una normale BROTHER CS 6000i). Ma non è che un metodo ed un inizio a cui speriamo ne seguiranno molti altri. Il think tank Civicness, senza presunzione di insegnare ad altri cosa e come fare, ma con il solo scopo di fungere da stimolo alla città, ne suggerirà molti altri.








ATTIVAZIONE DI URBAN FARMING AL DE FRANCESCHINI DI SAVONA







Secondo la FAO nel 2050 ci saranno 10 miliardi di persone nel mondo. Questo renderà necessario un aumento della produzione di cibo del 70% rispetto ad oggi, ma le tecniche di coltivazione attuali non saranno né sufficienti né sostenibili per questa nuova sfida, che vede invece i centri urbani (nel 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città), l’innovazione tecnologica e le nuove forme di partecipazione attiva dei cittadini, sempre più protagonisti. Si chiama Urban Farming e prevede che le colture fuori suolo, in particolare idroponica e acquaponica, contribuiscano alla soluzione per uno sviluppo ambientale economico e sociale sostenibile nel tempo. Le coltivazioni fuori suolo rappresentano la “rivoluzione industriale dell’agricoltura”, hanno rese elevatissime, sono più comode e pratiche nella gestione, più sostenibili rispetto ai metodi tradizionali. L’acquaponica, in particolare, grazie alla presenza di pesci a scopo alimentare, riesce a creare un ecosistema chiuso e circolare. Se le persone saranno sempre più concentrate nelle città, allora è nelle città che occorre produrre nuovo cibo, in modo sostenibile. Le coltivazioni fuori suolo hanno le caratteristiche giuste per questa rivoluzione: rese elevatissime per metro quadro, più raccolti l’anno, risparmio idrico dell’80%-90% rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali, indipendenza dalle condizioni climatiche, possibilità di utilizzare varietà ottimizzate che non richiedono uso di prodotti chimici, salubrità dei prodotti coltivati poiché non vengono utilizzati pesticidi e fitofarmaci.











Oggi una struttura di proprietà del Comune di Savona giace abbandonata. Si tratta dell’ex ostello De Franceschini che sorge in località Conca Verde.
Attiviamo un progetto di residenza protetta dove ospitare soggetti fragili da reinserire socialmente attraverso il lavoro guidato da maestranze specializzate di colture idroponiche e acquaponiche. Il prodotto potrà essere utilizzato da subito nelle mense di carità.





Il Comune di Savona potrebbe così cominciare a costruire il suo futuro di città delle colture fuori terra. Naturalmente questa visione è possibile solo se lo sguardo non è rivolto al passato (tutela della biodiversità, creazione di DOC su produzioni residuali, presidi slow food, ecc.) ma verso il presente ed il futuro, includendo lo studio, l’insegnamento e la pratica delle nuove tecniche robotiche e dei nuovi prodotti dell’agroalimentare.  Ciò può avvenire se si creasse presso nella struttura un istituto di ricerca ed alta formazione destinato a creare un orizzonte occupazionale per i giovani nel campo della sperimentazione sperimentazione. 

Savona potrebbe così diventare uno dei capisaldi della Liguria per quello che riguarda le produzioni particolarmente interessanti dal punto di vista alimentare. Facciamo alcuni esempi: gestione delle microalghe per produrre farine proteiche, cattura dell'anidride carbonica attraverso l'idrolisi per produrre particolari tipologie di prodotti alimentari, riutilizzo degli scarti di produzioni (olivicola, vitivinicola, frutticola, ecc.) per la creazione di oli, creme, medicinali, fibre tessili, ecc. ad alto valore aggiunto.













VALORIZZAZIONE DEL MERCATO CIVICO DI SAVONA


Collocato in posizione ottimale in prossimità della darsena il Mercato Civico di Savona è un centralissimo edificio recentemente rimesso a nuovo che intercetta il flusso turistico dei croceristi che si recano a visitare la città.

Esso però necessita di una decisa valorizzazione per trasformarlo, da generico mercato di generi alimentari, in un polo identitario di raccolta sistematica di tutte quelle che sono le eccellenze locali, i PAT Prodotti Agroalimentari della Tradizione.
Solo trasformandolo in una grande vetrina enogastronomica dei prodotti tipici ed in una tavola di degustazione delle ricette tradizionali del territorio esso può diventare anche un'attrazione turistica sul modello collaudato di altri mercati (Vucciria, Eataly, ecc.). L'ottimizzazione degli spazi esistenti deve riguardare in particolare la vasta terrazza (ristorazione, bar, eventi) che offre un colpo d'occhio stupendo sulla Piazza delle Erbe, dove sorgono le due torri medioevali del Brandale e della Campanassa, sulla Vecchia Darsena del Cu De Beu (storpiatura dialettale del francese quai de bois) e sulla grande Fortezza del Priamar.






BANCA DEL VINO NELLA FORTEZZA DEL PRIAMAR A SAVONA



 














Esistono gallerie sotterranee della Fortezza del Priamar di Savona totalmente inutilizzate che, per suggestione ambientale, accessibilità, dimensione, illuminazione, temperatura e microflora presente nell'aria, possono ottimamente essere trasformate in cantine gigantesche dove ospitare, conservare, far maturare, esporre in un suggestivo percorso enoturistico e commercializzare, le eccellenze enologiche Liguri ed Italiane. La presenza della vicina darsena, dove ormeggiano navi da crociera che garantiscono un flusso turistico costante di quasi un milione di presenze, costituisce un bacino di potenziali visitatori ed acquirenti tale da garantire la sostenibilità economica del progetto. Prendendo a modello altre esperienze analoghe italiane e francesi (Banca del Vino  di Pollenzo, Cantine delle ex cave di bauxite di Les Baux de Provence) si può strutturare un calendario di degustazioni periodiche (orizzontali e verticali) collegato alla presenza delle navi della Costa Crociere ospitato nell'auditorium e centro congressuale collocato nel superiore Palazzo della Sibilla.


CREAZIONE DI UNA SERRA EXPO NEGLI ORTI FOLCONI DI SAVONA






















Gli Orti Folconi sono uno spazio di grande interesse per lo sviluppo della città di Savona. Si tratta di un'area molto vasta, ottimamente collegata logisticamente (Stazione FFSS, Stazione BUS, Capolinea Aurelia bis). Come sottolinea il nome si tratta di un'area fertilissima, destinata in passato all'ortofrutta che veniva venduta nel vicino mercato ortofrutticolo all’ingrosso, il ventre di Savona. Ma oggi?L'area sorge nel quartiere di Santa Rita, sede di una importantissima tradizione secolare che culmina nella festa delle rose di maggio. Ecco allora l’idea di creare una grande serra expo, che parafrasando il celebre verso di Gertrude Stein
 Una rosa, è una rosa, è una rosa”, possa farci esclamare “Santa Rita è una rosa è una rosa”. In essa troverebbero posto roseti di tutte le tipologie, in modo da diventare uno dei punti della rete dei grandi roseti internazionali. Nelle aree limitrofe, gli edifici abbandonati potrebbero ospitare laboratori e di start up per l'innovazione agricola.

L'area degli Orti Folconi, sul modello dei più innovativi parchi urbani, si trasformerebbe in un'area destinata ad ospitare attività di ricerca, coltivazione, vendita, esposizione di grande impatto estetico.


SAVONA CITTÀ DEL MARE di Nat Russo
https://youtu.be/tc3q29aTd-I


UN CENTRO STRATEGICO PER IL MEDITERRANEO A PALAZZO S. CHIARA A SAVONA

Sull'acqua Savona ha avuto il suo passato, ha il suo presente ed avrà il suo destino. L’importanza della portualità savonese è nelle cifre: oggi i porti di Savona, Vado e Genova movimentano da soli il 30% del traffico italiano dei containers. Savona trae l'85% della sua economia dal porto.

Quindi Savona è una centrale commerciale internazionale e come tale deve avere una sua visione del Mediterraneo e proporla all'Italia come chiave della sua politica estera. Savona potrebbe riunire nel Palazzo Santa Chiara tutte le culture del Mediterraneo. 

A piano terra sarà ospitata una galleria delle eccellenze delle Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, al piano superiore avranno sede i Consolati ed il Centro Strategico di Studi sulle Culture del Mediterraneo. Nel cortile si potrà dar vita alla rassegna estiva di spettacoli etnici mediterranei. 

Questa struttura si manterrà economicamente con l'affitto delle attività commerciali destinate principalmente alla fruizione turistica dei croceristi e dell’indotto di nuovi visitatori.

Il flusso di visitatori BtoB dei consolati fornirà un indotto considerevole al turismo di fascia alta che potrà essere ospitato nella Torre Bofill nel Quadrilatero e nel Crescent 2

UN MUSEO DI PRATICA DEL MARE E DELLE ESPLORAZIONI A SAVONA

Si propone di creare una struttura museale sistematicamente aperta al pubblico relativa alla pratica di mare e delle esplorazioni nei locali dell'ultimo piano dell'edificio oggi adibito a Liceo Classico in via Caboto a Savona.

La realizzazione di questa struttura potrebbe avvenire trasferendo e rendendoli fruibili i reperti oggi custoditi nel sottotetto di Palazzo Pozzobonello un tempo sede del Museo di Scienze relativi ai reperti delle collezioni relative al capitano Cerruti ed al capitano Bove due importanti esploratori di origine locale che hanno segnato tra la fine dell'Ottocento e i primi del 900 la storia delle esplorazioni.    

In questa realizzazione devono essere coinvolti numerosi soggetti: il Comune di Savona negli Assessorati della Scuola e della Cultura, poiché proprietari dell'edificio, l'Amministrazione Provinciale di Savona in quanto responsabile della gestione degli edifici delle scuole superiori, le Presidenze degli Istituti Scolastici Chiabrera Martini e Ferraris Pancaldo.

CREAZIONE DI UN CENTRO STUDI SUI CETACEI NELLE EX FUNIVIE DI SAVONA


Oggi la salvaguardia della Natura è un imperativo per il mondo intero. Il progetto Pelagos, che prevede un Centro di Studi e Ricerca dedicato al cosiddetto “Santuario dei Cetacei” nelle acque del Mar Tirreno, intende contribuire al raggiungimento di questo obiettivo.

Dotato di spazi adeguati per la didattica e la divulgazione e di propri mezzi nautici per il controllo dell’area interessata, è collocato in posizione apicale rispetto ad essa. La città di Savona può ospitare tale realtà disponendo di un sito ottimale per posizione ed allestimento infrastrutturale nelle aree ex funivie ed in particolare il blocco della Carboniera.

Alla base di essa una piccola insenatura permette un piccolo porticciolo. Il progetto mira a favorire il recupero di un’area oggi trascurata della città e costituirne uno degli elementi di sviluppo, in correlazione con la sede universitaria (per gli aspetti di studio) e con il terminal crocieristico (per la fruizione turistica).

TERMOVALORIZZATORE IN AREA PORTUALE A SAVONA


 

La recente crisi energetica (epigono delle crisi che ciclicamente si avvicendano) pone l’accento sulla necessità di una dimensione tendenzialmente autarchica che occorre assumere nei settori strategici dell’economia di una grande nazione come l’Italia. 

Il progetto che si propone è quello della realizzazione nell’area portuale di Savona di un termovalorizzatore alimentato a rifiuti (i RSU sono di fatto una fonte permanente quindi assimilabile a rinnovabile) per la creazione di energia elettrica destinata in primis alla elettrificazione dei moli. Oggi infatti le navi che sostano nel porto di Savona sono costrette a tenere accesi i motori ed inquinano l’area urbana limitrofa con un flusso continuo e costante. 

La costruzione di un termovalorizzatore permetterebbe un abbattimento generale dei costi da smaltimento di rifiuti riducendo notevolmente il consumo di territorio destinato a nuove discariche.

VOGLIAMO UN REEF PER RILANCIARE LE SPIAGGE DI SAVONA

Lo specchio di mare antistante Savona è una delle risorse turistiche più apprezzate. Come salvaguardarlo dall'erosione sempre in agguato e renderlo più attrattivo? La proposta del neonato Think Tank Civicness Italia (Sez. di Savona) è la creazione di una barriera soffolta che protegga, contribuisca al ripopolamento e renda i fondali interessanti per attività di snorkeling e diving, sempre che venga attuata una precisa regolamentazione della fruizione secondo i criteri della sicurezza e della sostenibilità turistica. La soluzione è fornita dalla posa sul fondo, in luogo strategico individuato opportunamente, di un primo elemento per la creazione di un piccolo reef artificiale, costituito da materiale totalmente ecocompatibile stampato in 3D secondo un algoritmo matematico particolarmente adatto ad ospitare e facilitare il moltiplicarsi della fauna marina. Questa esperienza, già sperimentata con successo in più ampia scala nel Bahrein, ha costi contenutissimi ed ha suscitato gli interessi per le riprese televisive da parte di Discovery Channel, Superquark e Canale Rossiya 2, trasmissioni la cui autorevolezza scientifica non è certo inferiore alla positiva ricaduta pubblicitaria che potrebbe avere per il sito. 

REALIZZIAMO IL NUOVO PORTICCIOLO DELLA MARGONARA DI SAVONA

La località della Margonara è un luogo turisticamente interessante, una location suggestiva che include lo scoglio della Madonnetta. Il tentativo di creare un porticciolo turistico che potesse ospitare i grossi yacht internazionali è restato al palo intrappolato dai veti incrociati della burocrazia. E’ una delle occasioni perdute di Savona che credo valga la pena recuperare nella versione progettuale di Fuksas, grande architetto di fama internazionale, che aveva avuto il merito di far capire come oggi sono in markland a fare la differenza, condensando tutti i volumi annessi al porticciolo in un unico grosso grattacielo a forma di ciclone.

Tutte le navi che sarebbero passate al largo o quelle che facevano rotta per entrare nel porto di Savona (navi delle crociere Costa o della Corsica Ferry) avrebbero visto questo incredibile edificio, destinato a diventare la Nuova Torretta degli anni 3000. Un attrattore turistico di grandissimo richiamo che avrebbe attratto all’attracco molti grossi yacht implementando un turismo di fascia alta. Oggi la Margonara, “salvata da Fuksas”, giace nel degrado del più desolato abbandono.



1 LA SCUOLA INUTILE


In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.

2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA

 
Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.

3 I LIMITI DEL GLOBALE

 

I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera  sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).

4 IL SISTEMA ITALIA

  

Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE 
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).

 5 CARO MARIO TI SCRIVO

  

Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
 
6 SOSTIENE NAT RUSSO

 

Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

7 NON MI ROMPERE I TABÙ

  

Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

8 CIVICNESS ITALIA

Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla CivicnessLa Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022

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