https://youtu.be/8-noPpa0Yn4
Quadro europeo competenze digitali per i cittadini
Il 22 marzo scorso è uscito il DigComp 2.2, aggiornamento del Quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini. Vediamo insieme il focus e le principali novità inserite nel Report, che è il risultato di un processo articolato guidato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea.
Dopo una gestazione durata poco più di un anno, è uscito il 22 marzo 2022 l’ultimo aggiornamento del Quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini noto come DigComp. Vediamo insieme il focus e le principali novità inserite nel Report DigComp 2.2.
DigComp 2.2: il risultato di un processo ampio e partecipato
DigComp 2.2 è il risultato di un processo articolato guidato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea, che ha visto all’opera 12 gruppi di lavoro tematici nella comunità di pratica DigComp (DigComp CoP) e altri esperti e stakeholder per oltre 100 persone attivamente coinvolte. Il percorso ha previsto anche il confronto con gli organismi internazionali che utilizzano il DigComp (quali Banca Mondiale e Unesco) e un momento finale di feedback e validazione online che ha coinvolto di nuovo i membri della CoP e altri soggetti, concluso a dicembre 2022
Definizione di competenza digitale e le diverse versione del DigComp
Per chiarire in breve di cosa stiamo parlando, il Consiglio Europeo nel 2006 e poi nel 2018 ha definito che la competenza digitale implica l’uso sicuro, critico e responsabile delle tecnologie digitali per l’apprendimento, il lavoro e la partecipazione nella società. Con il quadro DigComp, il JRC ha tradotto questa definizione generale in uno schema che vede 5 aree di competenza e 21 competenze specifiche descritte su 5 dimensioni. Come quadro di riferimento, DigComp è adottato sempre più diffusamente in Europa e a livello internazionale per varie finalità: definire le politiche di sviluppo delle competenze digitali dei cittadini; creare strumenti per valutarle ed eventualmente certificarle; e progettare corsi e altre risorse formative per apprenderle.
DigComp, uscito originariamente nel 2013, ha già visto due precedenti aggiornamenti:
la versione 2.0 del 2016 che ha rivisto il quadro concettuale, precisando i titoli e i descrittori delle 5 aree e 21 competenze specifiche (le dimensioni 1 e 2 del Quadro);
la versione 2.1 del 2017 che ha portato da tre a otto i livelli di padronanza della competenza previsti dal Quadro (dimensione 3) e fornito nuovi esempi per i due scenari -occupazione e apprendimento- di applicazione della competenza (dimensione 5 del Quadro).
Il focus di DigComp 2.2: gli esempi di conoscenza, abilità e attitudini
Il rapporto chiamato DigComp 2.2 – The digital competence framework for citizens with new examples of knowledge, skills and attitudes mette in evidenza fin dal titolo la principale novità di questa ultima versione: l’aggiornamento degli esempi di conoscenza, abilità e attitudini (KSA in inglese). Nell’approccio europeo alle competenze chiave per la vita e l’apprendimento continuo, tra cui quella digitale, la competenza viene sempre vista come risultante dall’insieme di tali componenti, che costituiscono la dimensione 4 del DigComp.
È importante sottolineare che la versione DigComp 2.2 ha lasciato invariato il contenuto delle altre dimensioni – in particolare titoli e descrittori di aree e competenze – e aggiornato solo la 4, proponendo 250 nuovi esempi KSA (i precedenti risalivano alla prima versione del DigComp di 10 anni fa). Nel capitolo 2 del report viene comunque fornito un utile quadro completo delle cinque dimensioni con titoli, descrittori e altri contenuti per tutte le 21 competenze specifiche, in un comodo formato di 2 pagine frontali per ciascuna competenza. Gli esempi KSA si trovano nella quarta colonna, contrassegnata da un bollino rosso “New in 2.2”.
Vediamo più da vicino questi esempi. In pratica, si tratta di un numero variabile (fino a 15 per ogni competenza) di affermazioni riferite a conoscenze, abilità o attitudini ritenute importanti affinché un cittadino possa usare in modo sicuro, critico e responsabile le nuove tecnologie e i servizi digitali di oggi. In particolare, DigComp 2.2 ha considerato i seguenti sviluppi recenti del mondo digitale e le implicazioni per la competenza richiesta ai cittadini:
la dis- e mis-informazione e l’importanza del fact-checking dei contenuti online e delle loro fonti
il lavoro a distanza e il lavoro ibrido (contrassegnati negli esempi con RW di “remote working”)
l’accessibilità digitale (esempi contrassegnati con DA di “digital accessibility”)
la sostenibilità ambientale e interazione con le tecnologie digitali
le nuove opportunità e problematiche del benessere e sicurezza personali in ambienti digitali
l’interazione dei cittadini con sistemi basati sull’intelligenza artificiale e alfabetizzazione ai dati (esempi contrassegnati con AI da “artificial intelligence”)
Le affermazioni sulla conoscenza iniziano con verbi come “Sa/capisce che …”, “Conosce …”, “E’ consapevole di …) ecc. in inglese “Knows that …”, “Aware of…” ecc. Ad esempio, il n. 19 – competenza 1.1 Alfabetizzazione su informazione e dati recita “E’ consapevole delle potenziali distorsioni dell’informazione causate da vari fattori (ad es. dati, algoritmi, scelte editoriali, censura, i propri limiti personali).”
Le affermazioni sull’abilità iniziano con verbi come “Sa come …”, “Può …”, “E’ in grado di …) ecc. in inglese “Knows how …”, “Can…”, “Able to …” ecc. Ad esempio, il n. 47 – competenza 2.1 Interagire attraverso le tecnologie digitali recita “Sa come usare una varietà di funzioni di videoconferenza (es. per moderare una sessione, registrare audio e video).”
Le affermazioni sulle attitudini iniziano con verbi come “Aperto a …”, “Curioso …”, “Preoccupato di …” ecc. in inglese “Open …”, “Curious…”, “Concerned about …” ecc. Ad esempio, il n. 200 – competenza 4.3 Proteggere salute e benessere recita “Incline a concentrarsi sul benessere fisico e mentale, ed evitare gli impatti negativi dei media digitali (ad esempio uso eccessivo, dipendenza, comportamento compulsivo).”
Nel considerare gli esempi DigComp 2.2 è importante tenere presente che queste affermazioni non rappresentano un elenco esaustivo di ciò che la singola competenza comporta, ma sono appunto esempi che segnalano aspetti rilevanti da considerare a chi deve costruire/aggiornare proposte formative, strumenti di valutazione della competenza e così via. I gruppi di lavoro della CoP hanno prodotto molti più esempi di quelli riportati nell’elenco “ufficiale” del capitolo 2. In due casi si ritrovano in appendice al report: la 2 sull’intelligenza artificiale e la 3 sul lavoro in remoto.
1 LA SCUOLA INUTILEIn queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.
2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA
Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.
I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).
4 IL SISTEMA ITALIA
Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).
Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.
2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA
Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.
I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).
4 IL SISTEMA ITALIA
Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhotjjPRmn3_uah0twz1EnGfnYgZXLZeFarqVp0lCy1CzijpLprPIDoOlKRTmI-O_uGBW5PNT2OqGn3Ep7ZYshG-Dw3B-n948In2YwHxrFQzVSS97Jf5L9E2EzNk1lCAinT8dFIv1KRHmu7/w285-h211/Copertina+Sostiene+Nat+Russo+formato+cartaceo.jpg)
Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHp3YSzVkpsXhwPAwH0pju4e23kchYCHt2uusQDf9_fsLN1UBuc5J68lQkROXKOsnEUHUrzXe-RfTFpBQeIqSG40dY38DZkxN_0X-KFYlLXIVvnPR33lI96HSmUcOilQLzCxuxvhrtA2WD/w287-h214/Copertina+Non+mi+rompere+i+tab%25C3%25B9+formato+cartaceo.jpg)
Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.
8 CIVICNESS ITALIA
Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla Civicness. La Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022
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