domenica 30 marzo 2025

Corso di politica nazionale: 47 LA SCUOLA INUTILE

 

laureato umanistico fa rima con disoccupato,

https://youtu.be/jFdDUIVxQhc

Cari amici che come me pensate che la nostra scuola che non funziona sia uno dei grandi problemi dell'Italia Un saluto da Nat Russo tempi meravigliosi quelli che viviamo Si fa prima a costruire il futuro che a immaginarlo tanta è la velocità del cambiamento negli ultimi anni viviamo in un'epoca in cui fra Quando un bambino entra alle elementari e quando ne esce nascono e si affermano tecniche linguaggi strumenti modelli mentali e comportamentali impensabili un attimo prima Passato presente e futuro si stanno sovrapponendo e ogni tempo scivola molto più facilmente nell'altro lo studio del passato su cui tutta la nostra obsoleta pratica formativa si basa Non fornisce più alcun insegnamento valido per l'oggi figurarsi per il Domani resta lì a disposizione ben classificato nel web accessibile in Pochi istanti in quantità e qualità una volta impensabili il passato sta lì il passato che ancora pochi decenni fa funzionava come punto di riferimento imprescindibile oggi non è più in grado di offrire soluzioni scenari e questioni come quelle che stiamo vivendo Assolutamente senza precedenti in tutta quanta la storia umana il futuro è messo al mondo ind diretta da chi ricerca progetta inventa sperimenta e proprio in questa combinazione fra presente e futuro che smettiamo di subire passivamente la realtà e ci sentiamo di di essere parte della sua continua evoluzione Ma come siamo messi con questa costruzione continua del futuro male molto male secondo la mckinsey che è la multinazionale di Management Consulting più famosa del mondo il 40% della disoccupazione giovanile italiana dipende dal mancato collegamento tra scuola e lavoro e da un orientamento scolastico che è Quasi inesistente i giovani disoccupati italiani avrebbero un lavoro Se la scuola avesse fornito loro gli strumenti Giusti nei paesi europei il rapporto tra disoccupazione giovanile e adulta è 1o a du mentre in Italia è 4 A1 la quota eccedente rispetto a questo livello europeo dipende da inefficienze proprie del nostro sistema di formazione e transizione dalla scuola al lavoro il nostro sistema educativo è inutilmente lungo e poco orientato alle competenze insomma i nostri studenti escono dalla scuola troppo vecchi e senza saper fare praticamente nulla di quanto richiesto dal mondo del lavoro Ma esiste una misura oggettiva di quanto sono inadeguati alla società attuale alle richieste del mondo del lavoro i nostri studenti Sì esiste il program for International student Assessment in acronimo Pisa cioè i nostri quindicenni sono ben sotto la media oxe tutte le riforme del passato non sono servite a migliorare la qualità dell'insegnamento e le capacità dei nostri studenti le lacune si annidano soprattutto alle scuole superiori quando la distanza tra studenti italiani e quelli stranieri si allunga si allunga si allunga sempre di più e i nostri studenti vengono distanziati da quelli delle altre nazioni europee tutte le riforme pensate per la nostra scuola Insomma non hanno migliorato la qualità degli studenti Stano basse le qualità dei nostri studenti dai test Pisa L'Italia si colloca fra la 30a e la 35a posizione nell'elenco dei 65 paesi ed economie che hanno partecipato alla valutazione ma il dato che fa ancora più male è la scarsa considerazione con cui sono considerati gli insegnanti italiani da parte dei loro studenti Infatti il Global teacher status Index indica che solo il 3% degli studenti nutrono rispetto verso chi sta dietro la cattedra e risultano i più irrispettosi dell'e Europa cioè il 75% degli studenti sostiene che i professori dovrebbero essere pagati in base ai risultati dei loro studenti e quindi parlando per l'Italia dovrebbero essere ancora meno di quello che sono ma perché succede questo ma fondamentalmente Perché molte delle discipline insegnate nella nostra scuola sono discipline autoreferenziali cioè discipline che non servono alla società e offrono come unica possibilità di sbocco occupazionale solo l'insegnamento di esse abbiamo visto che quasi mai ciò che si è studiato a scuola sarà spendibile nella società noi continuiamo a dirci una frase fatta che la formazione fornita ai nostri ragazzi è una delle migliori del mondo ma questo è falso che la libertà e l'offerta di informazione fornita dai nostri media è tra le più alte del pianeta Ma anche questo è fatto e che il genio italico è nel nostro DNA e brillerà ovunque nel mondo ma anche questo è falso e che il popolo italiano si conosce bene e si apprezza disillude Prima di tutto Partiamo dalla ineg del Corpo Docente italiano che non è capace di raccogliere le sfide della innovazione gli insegnati italiani andrebbero come dire rivalutati periodicamente ogni 5 anni almeno perché ogni 5 anni l'aggiornamento dei saperi e delle nuove tecnologie è completo i programmi vanno completamente riscritti e gli insegnanti dovrebbero conoscerli e comunicarli un altro grossissimo neo del nostro sistema scolastico è una formazione professionale che non esiste in Italia esistono due livelli la scuola dei figli di nessuno che è quella professionale e la scuola invece dei figli di coloro che sperano che i loro figli raggiungano delle mette elevatissime che è quella dei licei Ma come mai questo sistema non è premiante per i livelli raggiunti dai nostri studenti i nostri studenti rispetto alle altre nazioni manifestano un Gap formativo professionale altissimo che si riversa poi sulla crisi del nostro Pil Se il numero dei ragazzi gestiti dalla formazione professionale fosse pari a quello delle altre nazioni Possiamo tranquillamente immaginare che una crescita del PIL potrebbe essere stimata attorno al 2% tutte le riforme della scuola italiana hanno fallito da gentile in avanti Ma so so tutto ha fallito l'università che ha distaccato completamente ogni sua connessione con il mondo del lavoro e la sua riforma del 3 +2 una delle peggiori riforme che si potessero immaginare è diventata fondamentalmente la maggiore produttrice mondiale di Net cioè giovani che non studiano e non lavorano la nostra scuola È centrata su una impostazione storico umanistica propria di di una cultura ottocentesca ad un anno dalla laurea i tassi di occupazione sono i seguenti giurisprudenza 24% psicologia 18% lettere 15% scienze sociali 14% lingue 13% fatto 100 il valore medio attualizzato di una laurea per l'economia 5 anni vale 273 per medicina 398 per lettere o storia Il valore è addirittura negativo - 256.
Ma come stanno ad qualità di ricerca e di insegnamento le università italiane Male malissimo nella classifica delle migliori università La Sapienza di Roma che è la prima delle università italiane sta all' 80o posto il Politecnico di Milano che è è sbandierato come uno dei vertici della conoscenza mondiale sta all'86 posto e l'Università di Bologna la più antica università del mondo occidentale la prima ad assegnare il nome universitas a questo tipo di formazione si classifica al 204 posto nella classifica generale Cioè per fare un paragone il piccolo Politecnico Federale di di Zurigo è al sesto posto per importanza il Politecnico Federale di Losanna è al 13o posto Cosa possiamo fare dopo avere individuato tutti questi guasti Beh una piccola proposta di aggiornamento della scuola superiore italiana io ce l'avrei Ed ecco che in una serie di diap posso elencare quelli che sono i punti salienti leggiamolo con cura piano piano riflettiamoci sopra e poi parliamone per oggi è tutto un saluto da Nat Russo a presto

NATRUSSO COMMUNICATION EDIZIONI

COLLANA LA VERTA' PER FAVORE


1 LA SCUOLA INUTILE

https://www.amazon.it/scuola-inutile-verit%C3%A0-favore-Vol-ebook/dp/B09HP3LHD4

In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.

2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA

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Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.

3 I LIMITI DEL GLOBALE

 
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I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera  sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).

4 IL SISTEMA ITALIA

  

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Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE 
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).

5 CARO MARIO TI SCRIVO

  

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Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). 
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
 

6 SOSTIENE NAT RUSSO

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Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

7 NON MI ROMPERE I TABÙ


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Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

8 CIVICNESS ITALIA

Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla CivicnessLa Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022

9 LA SCUOLA CHE VORREI


La scuola che vorrei è un viaggio nel futuro dell’educazione, una riflessione approfondita su come ripensare il sistema scolastico per rispondere alle sfide della società contemporanea. Dal nido all’università, il volume esplora modelli internazionali, metodologie innovative e strategie per una scuola più inclusiva, efficace e connessa al mondo del lavoro. Attraverso un’analisi critica e proposte concrete, il testo affronta temi chiave come la didattica attiva, la digitalizzazione, le competenze trasversali e l’integrazione tra formazione e società. Un contributo essenziale per chi sogna una scuola capace di preparare davvero al futuro.

10 GESTIONE OTTIMIZZATA DI PATRIMONI E IMPRESE


Gestire il proprio patrimonio e la propria impresa con consapevolezza

In un mondo finanziario in continua evoluzione, la capacità di prendere decisioni informate è essenziale per garantire sicurezza e crescita economica. Questo volume offre una guida pratica e completa alla gestione patrimoniale e aziendale, fornendo strategie concrete per ottimizzare investimenti e processi fiscali.

Nella prima parte, il lettore troverà consigli su come costruire un portafoglio bilanciato, diversificare gli investimenti tra obbligazioni, azioni, forex e materie prime, e comprendere il ruolo del settore assicurativo e immobiliare nella protezione del capitale.

La seconda parte si concentra sulla gestione aziendale: dalla scelta della forma giuridica più adatta all’elaborazione di un business plan efficace, passando per strategie di marketing, ottimizzazione contabile e fiscale, fino alla gestione dei rapporti con enti come INPS e Agenzia delle Entrate.

Grazie a un linguaggio chiaro e a un approccio pratico, questo libro è uno strumento indispensabile per investitori, imprenditori e professionisti che vogliono prendere il controllo del proprio futuro finanziario e aziendale.


11 VI PARLO DI POLITICA INTERNAZIONALE



Il mondo che conosciamo è profondamente segnato dai flussi di persone, merci, capitali e informazioni che attraversano i confini nazionali, dando vita a un fenomeno complesso: la globalizzazione. Questo libro esplora i suoi molteplici aspetti, analizzando la sua evoluzione storica, dalle radici imperialiste fino agli sviluppi culturali, economici e politici che oggi definiscono il nostro tempo. Attraverso una riflessione critica, si esplorano le opportunità e le sfide della globalizzazione, evidenziando la centralità di potenze emergenti come la Cina, e il suo impatto su Africa, Europa, America e Asia. In parallelo, si affrontano temi di grande rilevanza per l'Italia e l'Europa, come la crisi migratoria, le nuove proposte di riordino territoriale, la riforma della democrazia diretta e la ridefinizione delle macro-regioni europee. Un capitolo speciale è dedicato alla proposta di una "Nuova Via della Seta" e al ruolo strategico del Mediterraneo, con un focus sulle iniziative infrastrutturali che stanno cambiando il panorama geopolitico. Con uno sguardo rivolto al futuro, l'autore ci invita a riflettere su come il mondo si sta trasformando, suggerendo che, in un'epoca segnata dalla velocità dei cambiamenti, la comprensione dei processi globali è fondamentale per affrontare le sfide del XXI secolo.  

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