lunedì 9 gennaio 2023

Corso di politica nazionale: Lezione 15 E-GOVERNMENT ed E-PROCUREMENT

https://youtu.be/d7e7aIsPJUw

1: La difficoltà di una digitalizzazione pervasiva C’è molto scetticismo, sia dei cittadini ma anche di larga parte dell’informazione, circa l’opportunità di una digitalizzazione pervasiva. Gli argomenti che si sentono più spesso riguardano l’inopportunità di obbligare chi non è pratico delle tecnologie e gli anziani ad uno switch-off verso sistemi di interazione digitale con la PA. La tesi è che sia preferibile e più fruibile per l’anziano l’attuale servizio allo sportello, non essendo così accettabile uno switch off totale verso l’interazione digitale con la PA. Per interagire con la PA l’anziano avrà sempre persone di fiducia ad assisterlo le stesse che lo avrebbero accompagnato allo sportello. Il fatto che grandi enti arrivino al 100% di digitalizzazione viene vissuto dai cittadini non propensi all’uso delle tecnologie come un’imposizione e un fastidio. Il cittadino che vive in un piccolo Comune, dove si fa tutto con modalità fisiche/cartacee e scopre di dover attivare SPID per poter ricevere un incentivo/sussidio statale o di dover usare PagoPA solo per pagare il bollo auto, matura un senso di ostilità verso queste infrastrutture del digitale, vissute non come strumenti che semplificano la vita, ma come l’ennesima complicazione.

2: Lo scarso livello di informatizzazione dei dipendenti pubblici 

I soldi ci sono. Oltre 20 miliardi per investimenti Ict dalla Ue. Queste risorse sono state stanziate al fine di creare un mercato unico digitale in grado di generare potenzialmente una ulteriore crescita stimata fino a 250 miliardi di euro.

Ma c'è un ma. Lo scarso livello di informatizzazione dei dipendenti pubblici. L’età media dei dipendenti pubblici è di oltre 50 anni (e tende a crescere). Una ricerca di Forum Pa ha messo in evidenza che il 32 % ha al massimo il diploma di licenza inferiore il 34% il diploma di licenza superiore, il 34% la laurea. Le immissioni di personale giovane, in buona parte “nativi digitali”, avvengono con ritmi lenti.


3: L’e-Government dell'Italia nel 2019 la pone al 27º posto in classifica 


Solo il 22% dei cittadini interagisce online con la Pa, rispetto alla media Ue del 53%.

Non è un problema di risorse: 5,8 miliardi l’anno.

La domanda a questo punto è: a cosa si deve questo ritardo?


4: I ritardi nella costruzione di un e-Government consolidato

L’Italia è tra i Paesi più in ritardo rispetto alla costruzione di un e-Government consolidato (bassi livelli sia di digitalizzazione sia di penetrazione). Non solo: il miglioramento della disponibilità dei servizi pubblici deve fare i conti con lo scarso utilizzo degli stessi da parte della popolazione.

Il percorso per la conversione della Pa al digitale è ancora lungo. Secondo il Desi (Digital Economic Strategy Index) - è un indice sviluppato dalla Commissione europea in grado di misurare la diffusione del digitale nei paesi Ue - siamo al 25 esimo posto su 28 paesi europei nel 2018 (24 esimi nel 2019) con una velocità di crescita delle iniziative comunque inferiore a quella della media europea sui temi del digitale. L’Italia, è il messaggio, si colloca al terzultimo posto in Europa per attuazione dell’agenda digitale. Il Paese «manca ancora di una strategia globale dedicata alle competenze digitali, lacuna che penalizza quei settori della popolazione, come gli anziani e le persone inattive, che non vengono fatti oggetto di altre iniziative in materia».


5: Il Sistema di gestione dei procedimenti amministrativi nazionali (SGPA)


Eppure le basi ci sono. C'è per esempio il Sistema di gestione dei procedimenti amministrativi nazionali SGPA ha l’obiettivo di garantire l’uniformità e l’interoperabilità a livello nazionale dei flussi documentali associati ai procedimenti amministrativi: la sua realizzazione va pertanto inquadrata all’interno di un complesso di azioni che prevedono una sempre maggiore dematerializzazione della documentazione amministrativa, la diffusione di sistemi di gestione e workflow documentale nelle pubbliche amministrazioni e lo sviluppo della rete nazionale dei poli di conservazione.

In particolare, la gestione documentale dei procedimenti amministrativi garantisce che l’intero ciclo di vita del documento, dalla sua produzione fino alla sua conservazione, si collochi all’interno di un modello unico di dematerializzazione dei procedimenti che consentirà di predisporre nuove modalità di comunicazione e interazione con cittadini e imprese offrendo servizi  innovativi attraverso un unico punto di accesso,  nel rispetto delle Linee guida di design dei documenti amministrativi orientate alla semplificazione del linguaggio per rispondere ai bisogni degli utenti, cittadini, imprese e dipendenti della Pubblica Amministrazione.


6: SIOPE è il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici


C'è per esempio SIOPE è il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici per la rilevazione degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche. É uno strumento fondamentale per il monitoraggio dei conti pubblici, attraverso la rilevazione in tempo reale del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e l'acquisizione delle informazioni necessarie ad una puntuale predisposizione delle statistiche trimestrali di contabilità nazionale, ai fini della verifica delle regole previste dall'ordinamento comunitario (procedura su disavanzi eccessivi e Patto di stabilità e crescita). 

Il progetto sta procedendo in linea con le previsioni e, man mano che i singoli Enti andranno a regime, i tesorieri e i cassieri potranno accettare solo ordini di pagamento e incasso secondo lo standard OPI, trasmessi attraverso il nodo dei pagamenti SIOPE+.


7: Il sistema nazionale di public e-procurement 


C'è per esempio il sistema nazionale di public e-procurement finalizzato a digitalizzare progressivamente l’intero processo di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle PA, in tutta la catena di valore, cioè dalle fasi di pianificazione e programmazione dei fabbisogni fino al pagamento. Si tratta di un processo che vede coinvolti una pluralità di attori e di sistemi informatici diversi, un insieme di regole di funzionamento, processi, standard tecnologici, modelli semantici, banche dati e sistemi telematici che permetterà di gestire in digitale l’intero processo di procurement delle pubbliche amministrazioni.
Ma intanto?


1 LA SCUOLA INUTILE


In queste 130 pagine sono raccolti e sistematizzati circa 80 post pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/)
sui temi della disoccupazione, della GIG Economy e della scuola. Oggi la disoccupazione giovanile è un tema cruciale della società e dell'economia. Fa da contraltare a ciò una nuova economia dei "lavoretti" provvisori a cui i giovani sono costretti e la cui dimensione, in continua crescita, ha finito per creare una sorta di economia parallela, legata in particolare al web, la cosiddetta GIG Economy. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Una in particolare viene esaminata più a fondo: la crescente inadeguatezza del sistema formativo. Un mondo a sé stante, elefantiaco ed autoreferenziale, costosissimo e dannoso, praticamente irriformabile, che continua ad insegnare saperi obsoleti secondo una logica prenovecentesca che non permette la comprensione della realtà che ci circonda e che non fornisce conoscenze ed abilità utili per essere inseriti nel mondo del lavoro. Questa è la scuola inutile. Come può cambiare? Viene presentata la traccia di un radicale riforma, contenutistica e metodologica, in cui imparare e lavorare non sono più visti come termini in contrasto ed in successione, ma come due facce contemporanee della stessa medaglia.

2 NUOVI MODELLI DI SCUOLA

 
Nuovi modelli di scuola prosegue idealmente il discorso iniziato con La scuola inutile. Come allora si tratta della raccolta sistematizzata dei contenuti pubblicati in una serie di post sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/). Il metodo, già sperimentato con successo, è quello di invertire i criteri di progettazione delle nuove didattiche. Oggi ogni riforma della scuola, parte dalla rielaborazione, con qualche aggiustamento più o meno consistente, dell'impianto formativo esistente.Viceversa, considerando questo sistema irriformabile, la partenza avviene dall'analisi della realtà extracolastica (il futuro è adesso) e degli enormi progressi dell'informatica e della robotica (amico robot). Su ciò vanno calibrate le nuove esigenze formative, le metodologie didattiche, i contenuti, le abilità, il reclutamento dei docenti, un continuo scambio tra scuola e lavoro. Quella a cui assistiamo è una nuova offerta formativa, temporalmente circoscritta e flessibile, modellata a fine percorso sulle opportunità occupazionali immediate dei soggetti.

3 I LIMITI DEL GLOBALE

 

I limiti del globale affronta le problematiche sorte a causa della globalizzazione, fenomeno di lungo corso, ma che negli ultimi 20 anni ha avuto un’accelerazione assai significativa, generando a cascata fenomeni socio-economici difficilmente controllabili. Raccoglie in maniera  sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE (https://civicnessitalia.blogspot.com/). Partendo dai diversi ambiti in cui essa si articola (la globalizzazione) esso ripercorre i vani sforzi degli organismi internazionali per porre rimedio alle disfunzioni più gravi (l’impotenza dell’ONU) fino all'ingovernabilità della situazione europea attuale (la crisi europea dei migranti) ed alle contraddizioni comunitarie (uscire dall'UE).

4 IL SISTEMA ITALIA

  

Il sistema Italia affronta le problematiche italiane degli ultimi 20 anni e la difficoltà delle soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE 
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Partendo dai diversi ambiti sociali delle aree geografiche che compongono la nostra penisola (il sistema Italia), esso si addentra nell'analisi del poco soddisfacente status economico (un’economia drogata), tocca l’inadeguatezza della nostra classe dirigente a risolvere i problemi (una classe poco dirigente) e la forza di interdizione verso ogni semplificazione di gestione operata dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica (burodittatura). Individua infine la strada di una possibile soluzione nello sforzo di ammodernamento digitale che è in atto (agenda digitale).

 5 CARO MARIO TI SCRIVO

  

Caro Mario ti scrivo affronta le criticità italiane più recenti indicando tracce di soluzioni. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Immagina di inviare una serie di lettere a chi ha responsabilità di governo cercando di dare una lettura non banale della realtà italiana (criticità), proponendo soluzioni precise ed articolate (proposte) e mettendole in relazione con le riforme messe in cantiere ma non ancora completate (promesse).
 
6 SOSTIENE NAT RUSSO

 

Sostiene Natrusso affronta sotto forma di metafora il luogocomunismo imperante spacciato sotto la categoria etica del politicamente corretto. Raccoglie in maniera sistematica i post pubblicati sul blog  LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Sono toccati temi sociali (vi parlo di politica), ecologici (bufala verde non avrai il mio scalpo), transfrontalieri (import export) ed economici (pochi maledetti e subito). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

7 NON MI ROMPERE I TABÙ

  

Non mi rompere i tabù raccoglie in maniera sistematica i post grafici pubblicati sul blog LA VERITÀ PER FAVORE
(https://civicnessitalia.blogspot.com/).
Attraverso l’uso di più tipi di grafica umoristica e paradossale (fumetto, solarizzazione, riproduzione caricaturale, ecc.) sono toccati temi artistici (aste televisive), sociali (dandy & milf), politici (non prendeteci per il Colao), giochi linguistici e nonsense (paradoxa). Ne esce uno spaccato anticonformista, vivace ed immediato della vis polemica che l’autore quotidianamente riversa nei suoi seguitissimi social.

8 CIVICNESS ITALIA

Il seguente volume raccoglie in maniera sistematica post apparsi su blog, interventi in conferenze pubbliche, seminari di studio, repliche ad articoli pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili, ecc. In ognuno di essi si può notare come, ad ogni spunto polemico, segua sempre una pars construens in cui si illustra una proposta di riforma o almeno una traccia di soluzione di un problema. A differenza di quanto avvenuto in passato, in cui venivano sviluppate tematiche autoconcluse (La scuola inutile, Nuovi modelli di scuola, I limiti del globale, Il sistema Italia, Caro Mario ti scrivo, Sostiene Nat Russo, Non mi rompere i tabù) in questo caso tutti i differenti elementi convergono verso un unico target dinamico: la creazione di un soggetto politico plurale portatore di una volontà di cambiamento forte basata sulla CivicnessLa Civicness, ossia il senso civico, pare essere la materia più rara (ma più necessaria) oggi in Italia. Prevale un diffuso senso di disimpegno, di menefreghismo, di “basto a me stesso”, di “se posso arraffo”, di “alla faccia degli altri”, di “io sono più furbo e ti frego”, di “dacci dentro con l’assalto alla diligenza”, di “ogni lasciata è persa”, di “ma che il fesso sono solo io?”. L’algoritmo sociale proposto per CIVICNESS va certamente limato ed approfondito, ma allo stato attuale, come ogni progetto open source che si rispetti, esso viene dato in affido alla comunità scientifica perché lo faccia proprio, lo implementi, lo migliori, ne verifichi i punti deboli e le carenze, ne segnali le sempre possibili contraddizioni. Si tratta comunque di un atto fondativo. Civicness Italia nasce oggi. Nat Russo Italia, Liguria, Savona, 1 Gennaio 2022

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