L'economia "non osservata" vale in Italia 211 mldOgni anno il Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblica le stime sull’evasione fiscale in Italia. L’evasione fiscale in Italia ammonta a € 200 miliardi per l’Italia, di gran lunga la peggiore d’Europa, dietro di noi la Germania (€ 125,1 miliardi) e la Francia (€ 117,9 miliardi). L’evasione fiscale deriva in gran parte dalla cosiddetta economia sommersa, Le principali componenti dell’economia sommersa sono la mancata dichiarazione delle attività e il lavoro irregolare.
L’economia non osservata è costituita dalle attività economiche di mercato che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta della statistica ufficiale.
Essa comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale che contribuiscono in parti eguali.
Le principali componenti dell’economia sommersa valgono circa 100 miliardi di euro all'anno con un mancato gettito fiscale di quasi 45 miliardi di euro all’anno.
Sono costituite:
da comunicazioni involontariamente o volutamente errate del fatturato e/o dei costi,
da lavoro irregolare, circa 3 milioni,
fitti in nero,
mance.
L’economia illegale include le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, e quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati: produzione e il commercio di stupefacenti, prostituzione, contrabbando di sigarette, pizzo, tangenti per corruzione sui grandi appalti pubblici.
Corruption Perception Index: Italia medaglia d'argento nell'UE (dopo la Grecia) L'indice di percezione della corruzione (noto anche con l'acronimo CPI, dall'inglese Corruption Perception Index) è un indicatore statistico utilizzato per creare graduatoria dei paesi del mondo ordinata sulla base "dei loro livelli di corruzione percepita, determinati da sondaggi d'opinione". La corruzione intesa come "l'abuso di pubblici uffici per il guadagno privato" stima un costo per lo Stato di 60 miliardi l'anno, con l'Italia al terzo posto dopo Messico e Grecia. Secondo la Corte dei Conti, la corruzione nel nostro Paese fa lievitare del 40 % i costi per la realizzazione delle grandi opere pubbliche.
Cosa si può fare?
Ai fini della fiscalità, non conviene contrastare l'economia illegale poiché una volta scoperta non procurerebbe introiti per il fisco. Viceversa la lotta va concentrata principalmente sulle dichiarazioni involontariamente errate che costituiscono la parte più consistente ma soprattutto più facilmente recuperabile.
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